Capitolo 29

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"Non può andare avanti così!"
"Finirà con l'ammalarsi"

Sento i borbottii di Josh e Tessa. Sono tre giorni che non esco dalla mia stanza. Rivivere il ricordo dell'incidente mi ha portato a chiudermi in me stessa. Sembrava tutto così vero, mi è sembrato di rivivere ogni terrificante istante. Josh e Tessa entrano nella mia stanza, mi copro con la coperta fin sopra la testa sbuffando. Perché non capiscono che voglio restare sola? Non possono andare a dormire? Insomma è tardi!

«Basta Avery! Devi alzarti dal letto!» strilla Josh strappando via le coperte dal mio corpo. Reprimo un urlo di frustrazione schiacciando il mio volto sul cuscino.

«A ragione! Basta stare male per quel cretino di Sunway, ci sono tanti pesci in mare» dice Tessa.

«Io non sto male per quel idiota» puntualizzo parlando contro la superficie morbida del cuscino, infatti non so se hanno capito cosa ho detto ma non mi interessa.

«Ora o ti alzi con le buone o con le cattive» dice Josh. Un mugolio di protesta esce dalle mie labbra.

«Bene! Aiutami Tessa» Josh mi afferra il braccio e mi strattona facendomi sedere sul letto.

«Mi vuoi aiutare?» strilla Josh.

«Non mi dire che non riesci a tirarla su... Peserà venti chili vestita» Josh la fulmina con lo sguardo e la bionda si affretta ad afferrarmi dall'altro braccio facendo finta di non sentire le mie proteste.

«Sei proprio una femminuccia» lo prende in giro Tessa tirandomi fuori dal letto contro il mio volere.

«Ora Avery datti una sistemata che usciamo» sorride Tessa.

«Io non voglio uscire» mi lamento.

«Ma tu lo farai» esclama Josh.

Mi trascino in bagno a passi pesanti, senza la minima voglia. Guardo il mio riflesso allo specchio e per poco non mi spavento. Ho un aspetto orribile! I capelli sono tutti ingarbugliati, lo sguardo è spento e le occhiaie invadono le guance.
Sospiro e inizio a darmi una sistemata. Mi infilo sotto la doccia e quando l'acqua calda tocca la mia pelle i muscoli si rilassano portando via i miei pensieri.

***

Siamo in discoteca, contro il mio volere. Il pensiero di scappare e tornare a rifugiarmi sotto le coperte passa costantemente nella mia testa ma lo respingo.

«Allora per divertirci abbiamo bisogno di alcol» urla Josh.

«Io passo» dico facendo una smorfia.

«Io sto con lei, vai tu» urla Tessa per sovrastare la musica.

«Vieni Avery!» Tessa mi afferra la mano e mi trascina in mezzo alla pista. Inizia a dimenare i fianchi mentre io sono ancora concentrata sul beat della musica tecno incapace di sciogliermi.
Forse ha ragione Josh, c'è sempre bisogno di un drink per divertirsi.
Tessa possa le mani su i miei fianchi muovendoli leggermente. Oh al diavolo! Al diavolo Travis e il passato! La vita è una e bisogna divertirsi. Inizio a ballare dimenando i fianchi e le braccia in aria al ritmo di musica quando due mani si posano sulle mie spalle, e non sono quelle di Tessa.
Mi giro pronta ad allontanare chiunque ci sia dietro di me quando vedo Thomas.
I capelli ricci ricadono leggermente sugli occhi color miele, coprendolo e sorride facendo luccicare il piercing al labbro sotto le luci stroboscopiche.
Lo stringo in un abbraccio, non l'ho ancora ringraziato per ciò che ha fatto per me l'altro giorno.
Sicuramente gli sarò sembrata una disperata con un urgente bisogno di un babysitter o in questo caso di un badante siccome lui è più piccolo.

Kiss me under the sunshine #wattys2019Where stories live. Discover now