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«Vuoi che te la restituisca? Che richiesta irragionevole. I demoni non hanno diritto di possedere una croce.» Incupì lo sguardo scuro, per assicurarsi che la creatura afferrasse il concetto seriamente. «Per l'eternità.»
E per la prima...
𝕴ɴ quella notte funesta, affiancato e guidato da Orochimaru, Sasuke stava percorrendo i corridoi di quell'immenso castello, che sarebbe stato la tomba di suo fratello. Gli tremavano le mani al solo pensiero di rivederlo e ucciderlo.
Per tutto ciò di cui lo aveva privato da anni.
Per non aver onorato i propri genitori.
Per aver mentito.
Per aver ucciso.
«Ogni notte ha luogo un'asta», gli spiegò Orochimaru. «Molti accorrono per accaparrarsi il demone più bello. Da un paio di anni hanno introdotto degli afrodisiaci efficaci anche sugli organi demoniaci, ma la gente sembra nuovamente annoiata.»
«Nh.» Non gli interessavano quei particolari. Provava solo ribrezzo per certi tipi di atti. Lui era un cacciatore, non un vecchio arrapato che aveva solo una cosa in testa.
«Avete una maschera con voi? È necessaria per accedervi.»
Sasuke lo guardò e allungò una mano sotto la sua veste nera attraverso le larghe tasche: ne aveva portata una. Era totalmente nera come i suoi occhi e si prolungava sulla fronte in una croce gigliata. Se la legò dietro al capo con un semplice fiocco.
«Voi non entrate?» domandò Sasuke, notando che Orochimaru non aveva indossato alcuna maschera.
«Oh, no.» Ridacchiò malizioso, portandosi dinanzi alle labbra una mano coperta dall'ampia manica del suo abito. «Ho dei demoni che mi aspettano.»
