VIII

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Due giorni dopo l'operazione andai alla sede del club di calcio della Raimon, tutti i ragazzi della squadra mi accolsero sorridendo, << quando potrai tornare a giocare? >> chiese Jack << circa tre settimane >> dissi sorridendo.

<< capitano chi é la prossima squadra contro cui giocheremo?>> chiese la squadra in coro e prima che il ragazzo potesse rispondere, la porta si apri di colpo, e una ragazza dai capelli castani << giocherete contro l'Istituto Occult, e vi avverto! se perderete la squadra verrà sciola, invece se vincerete potrete partecipare al Football Frontier. Buona fortuna >> disse lei uscendo con uno strano sorriso.

<< quanto la odio quella >> dissi ringhiando, << calma tigre >> disse Kevin, io mi girai a guardarlo, << come mi hai chiamato? >> chiesi guardandolo con sguardo assassino, << Kevin non osare chiamarmi mai più così>> dissi, il resto della squadra rideva.

<< capitano non puoi chiedere ad Axel di giocare?>> chiese Sam, Kevin andò su tutte le furie, << Axel non é l'unico che può fare quelle cose >> disse lui arrabbiato, << é vero ma Axel é stato l'unico a segnare >> disse Jack, io mi alzai << in realtà l'hanno lasciato segnare, perché King si é buttato dal altro lato, non ha neanche cercato di pararlo >> dissi, tutti mi guardarono stupidi dalle mie parole, << quindi loro volevano solo vedere Axel in azione. Non gasatevi tanto perché non avete vinto, vi ricordo che loro hanno abbandonato. >> aggiunsi e tutti ancora mi guardarono depressi.

I ragazzi  si allenarono fino al tramonto al campo al fiume,  io facevo da allenatore.

I ragazzi si fermarono un attimo a bere, << Dea per caso te hai già giocato contro la Occult >> chiese Max, << no, ma mi sono informata >> dissi, << peccato che Axel non voglia giocare con noi >> disse Tod, Kevin si trattenne dal tirare un pugno al ragazzo con il cerotto sul naso.
<< Avete visto tutti che anche Dea é riuscita ad arrivare quasi in area di rigore, e voi vi concentrate solo su Axel >> disse lui guardandomi, << é vero maaa... >> disse Jim << ma niente. Lei avrebbe anche segnato se solo non gli avessero fatto fallo >> disse Kevin << non sottovalutare King, é un portiere molto bravo >> dissi calma.

*

Michael mi venne a prendere in macchina, quando il telefonino di Mike iniziò a suonare, << Dea rispondi te >> disse lui dandomi il cellulare, << pronto>> << ciao Dea! Sei in macchina con nostro fratello?>> chiese Zach dall'altro lato del telefono << si perché?>> << perché ho surriscaldato il motore della moto e ora non parte più. Non é che potreste passare a prendermi?>> chiese lui imbarazzato << Mike non é possiamo passare a prendere Zach, ha fuso il motore della sua moto >> chiesi al mio fratellone che iniziò a ridere, << va bene, chiedigli dove si trova>> disse lui ancora cercando di non ridere.

Appena arrivammo dove lui ci aveva detto, ed eccolo, Zach appoggiato alla sua moto nera, i capelli lunghi e neri erano in perfetto disordine, gli occhi oceano risplendevano, era  appoggiato alla sua moto, << ce ne avete messo di tempo >> disse Zach avvicinandosi a noi, << quamto veloce andavi?>> chiese Mike << non tanto, solo che ho sentito uno strano rumore e poi il motore si é spento e ha iniziato a fumare>> disse il più piccolo, << sai che non ti credo quando dici che andavi piano >> disss Mike scompigliando i capelli di nostro fratello che lo insultò.

Appena tornammo a casa io andai nella mia camera.
Sbuffai evidenziando un altro paragrafo del libro di Geografia quando mi arrivò un messaggio, era di un numero non salvato in rubrica, "vieni alla torre di ferro tra un ora""no se prima non mi dici chi sei " scrissi, non ottenni nessuna risposta.
Mi arrivò una chiamata dallo stesso numero sconosciuto, << Pronto>> dico rispondendo alla chiamata, << SONO LUKA! ADESSO PUOI VENIRE ALLA TORRE DI FERRO? PORTA LA CHITARRA! >> mi urlò il ragazzo dall'altro lato del telefono.

Mi feci portare in macchina dal mio maggiordomo, appena arrivai alla torre di ferro trovai Luka.
Luka era un ragazzo alto, i capelli neri con le punte azzurre come gli occhi, indossava una maglietta bianca con dei Jeans scuri.
Era un ragazzo molto dolce anche se era molto timido, ma con me aveva stretto subito amicizia.

Era seduto su una panchina, intanto accordava la chitarra basso.

<< Eccoti Dea! Mi é venuta in mente una cosa!>> disse Luka, <<ciao anche a te Luka >> dissi sorridendo e lui mi abbracciò << scusa non ti ho nemmeno salutato. Come stai? Ti ho visto alla partita eri fantastica >> disse lui sedendosi affianco a me sulla panchina io arrossì lievemente, << che idea ti passa per la testa? >> chiesi guardandolo negli occhi << il club di musica sta per essere chiuso, potremmo fare un concerto >>  disse << certo mi sembra una buona idea! >> risposi.

Restammo un paio di ore a parlare e a fare musica, adoravo stare in compagnia di questo dolcissimo ragazzo, << Dai ti accompagno a casa>> disse sorridendo, mi porse una mano per aiutarmi ad alzarmi, << grazie >> dissi tirandomi su ma caddi tra le sue braccia, diventai rossa, << sei carina quando arrossisci >> disse, Ok ero diventata ancora più rossa ma quando alzai lo sguardo anche lui era rosso sulle guance.

Mentre mi accompagnava a casa abbiamo continuato a parlare, poi quando stavo per entrare in casa lui mi diede un bacio sulla guancia e poi se ne andò, ero rossissima in viso.

Entrai in casa e come prima cosa trovai Mike sorridente, << ci scommetto qualcosa che lui ti piace >> disse sorridendo << allora se le piace tu ti fai i capelli corti >> disse Zach arrivando, << pensatela come volete, adesso vado a prendermi un antidolorifico e poi vado a dormire >> dissi e subito il mio cane arrivò, << vieni dai, facciamo i gentiluomini fratello e aiutiamo questa dolce e indifesa ragazza a prendere le cose dello scaffale più alto >> disse Mike, << Michael Thompkins, se continui così e ti sveglierai senza quella bella chioma bionda che ti trovi in testa >> dissi sorridendo.

La mattina dopo mi svegliai nel modo peggiore, ero caduta dal divano proprio sul ginocchio che mi faceva male, l'idea di dormire sul divano della mia camera non era stata la migliore ma almeno ero riuscita a dormire bene.

<< Dea stai bene? >> chiese Zach entrando in camera mia un po' preoccupato, << sono solo caduta, grazie fratellone >> dissi, << stai mentendo, si vede che ti fa male il ginocchio, dai se vuoi ti do una mano anzi un ginocchio. >> disse lui ridendo, << volevo nascere figlia unica >>  dissi sbuffando.

*

Mike mi accompagnò a scuola con la macchina.
Andai nella sede del club di calcio e Mark mi salutò sorridendo a trentadue denti, << Dea ciao! Allora non é che potresti farmi un favore >> chiese imbarazzato e si passò una mano tra i capelli, << certo chiedi pure Mark>> << non é che potresti parlare con Axel e chiedergli di unirsi alla squadra?>> io sbuffai, << vedo cosa posso fare, adesso scusami devo andare da una persona >> dissi uscendo dalla sede.

Arrivai davanti alla porta rossa del club di musica e appena l'apri trovai un Luka sorridente che appendeva un poster, << Ciao Dea! >> << Ciao Luka, cosa fai?>> chiesi avvicinandomi << appendo la locandina del concerto >> disse orgoglioso facendomi vedere la locandina fatta tutta sui colori del nero del blu e dell'azzurro, con sopra disegnati degli strumenti e la scritta argento CONCERTO con sotto la data.
<< Bellissimo! quando lo hai fatto? >> << ieri sera appena dopo averti acconpagnata a casa >> disse con le guance rosse, << ho anche appeso il foglio per quelli del club che vogliono partecipare come "volontari" >> disse facendo le virgolette con le dita, << sarà fantastico! Bravo Luka! >> dissi abbracciandolo con un po' di fatica per colpa delle stampelle.

Soltanto Unici     ~Inazuma Eleven ~Where stories live. Discover now