Capitolo 16

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La settimana era praticamente volata e i preparativi erano giunti a termine da tutte e tre le parti. I cacciatori però erano ignari dell'attacco a sorpresa che di li a poco avrebbero ricevuto e con i sorrisi stampati sulle labbra non vedevano l'ora di portare un po' di morte e distruzione tra le fate. Il sorriso più grande era quello di Gerald. quell'uomo non vedeva davvero l'ora di sterminare tutte le fate. Alexander lo guardava da lontano mentre stringeva tra le mani la collana che gli aveva dato Xavier. Non l'aveva più tolta da quando il ragazzo gliela aveva messa addossi, e non aveva nessuna intenzione di farlo. Non vedeva l'ora di vedere la faccia sconvolta di quel mostro. Distolse velocemente lo sguardo e iniziò a inserire diversi pugnali nella sua divia marrone. Anche quel giorno doveva indossare quella cosa orribile!

- Alexander dov'è tua madre?- chiese Gerald al nipote guardando attentamente i movimenti del ragazzo, puzzava sempre più di fata e la cosa iniziava veramente a dargli fastidio.

- ha detto che sarebbe tornata durante la battaglia e di non aspettarla-

- quella sgualdrina!- disse l'uomo prima di voltare le spalle e andarsene come se niente fosse. Alexander si controllò per non urlargli addosso, grazie anche al tempestivo intervento di John che gli strinse forte il braccio sinistro e con l'altro prendeva i coltelli senza lavanda che Alex aveva lasciato per lui. Si erano messi d'accordo sul fatto che anche John avrebbe combattuto dalla parte delle fate. Anche perché Alex gli aveva spiegato tutta la questione di Xavier, ovviamente chiedendo prima al suo ragazzo se poteva, e John era stato super mega felice quando aveva scoperto che si erano rimessi insieme. Erano anche gli unici a sapere dell'imboscata che gli stavano tendendo le fate sugli alberi. Xavier ed Aline avevano approfittato dell'assenza di Scarlet per andare quasi ogni giorno dal rosso e spiegargli nei dettagli il piano che avevano ideato per non farlo cadere nella loro trappola, e lui lo aveva detto a John intimandogli di rimanergli appiccicato prima dell'attacco, altrimenti le fate l'avrebbero preso di mira.

- Alex a cosa stai pensando?- chiese John quando tutte le truppe iniziarono a muoversi e loro aspettarono per rimanere nelle ultime posizioni.

- a mia madre. Spero vivamente che arrivi a battaglia conclusa- John guardò il ragazzo concordando con lui. l'ultima cosa che gli mancava era il Diavolo rosso che iniziava ad uccidere fate a destra e a manca.

- quella donna mi fa paura, riesce a scorgere la presenza di fate grazie all'odore che emanano- disse John stringendosi le braccia intorno al petto per una scarica di rividi che aveva avvertito.

- allora mi puoi spiegare come mai non ha minimamente sospettato di Xavier? - disse il rosso che era rimasto altamente confuso dal comportamento della madre.

- questo non lo so Alex, probabile che sia molto bravo a celarlo, nemmeno tu te ne eri accorto-

- è di mia madre che stiamo parlando..-

- oppure lo sa ma non ha voluto fare niente perché ti ha visto finalmente felice- Alex soppesò le parole del ragazzo biondo al suo fianco.

- comunque credo che mi avrebbe detto qualcosa, invece ha fatto come se niente fosse-

- l'unica cosa che puoi fare è chiedere direttamente a lei il perchè- Alex annuì e solo una volta alzato lo sguardo si accorse che erano appena arrivati nella radura che i cacciatori avevano contrassegnato come ingresso del regno delle fate. Gerald fece segno a tutti di fermarsi e controllò la zona con circospezione.

Non trovando nulla di strano fece cenno a due ragazzi che stavano in prima fila di avanzare. Nel mentre Alex si guardava intorno cercando di capire dove potevano essersi posizionati Xavier ed Aline, ma non riuscì ad individuare nessuno e riportò lo sguardo sulla testa del gruppo, non voleva far insospettire nessuno.

Dal canto suo Xavier sull'albero affianco al padre aveva perfettamente visto Alex e lo stava seguendo con lo sguardo mentre si sentiva addosso lo sguardo del padre. Aline era dalla parte opposta insieme alla madre. Avevano deciso di dividersi in quel modo per far si che le due guardie individuassero quali erano i ragazzi che non dovevano assolutamente colpire.

- gli hai messo la collana al collo!- fu l'affermazione fatta a due millimetri dall'orecchio di Xavier che guardò il padre con un po' di paura. Quando aveva dato la collana al ragazzo sapeva che molto probabilmente suo padre non l'avrebbe accettato e lo sguardo truce che l'uomo stava rivolgendo al rosso in quel momento confermava perfettamente i sospetti di Xavier che non disse niente. Non voleva iniziare una discussione con il padre in quel momento. Avrebbe affrontato la questione una volta che la guerra fosse finita con Alex al suo fianco per far vedere al padre quanto quel ragazzo fosse importante per lui.

Quando i due uomini di testa raggiunsero il centro della radura vennero entrambi colpiti da delle frecce scagliate dall'alto. Gerald guardò con stupore i due corpi a terra.

- cosa sta succedendo qui?- chiese con rabbia l'uomo e mentre faceva ciò davanti ai suoi occhi vennero interamente circondati dalle fate che erano andati a cogliere di sorpresa. La sua espressione passò dalla sorpresa alla rabbia furente.

- CHI È STATO! CHI HA RIVELATO IL NOSTRO PIANO?- gridò l'uomo furioso mentre sguainava la sua spada pregna di lavanda pronto a scontrarsi con le fate.

- io. Sono stato io- disse Alex avanzando e ponendosi difronte al nonno che lo guardava con sguardo sempre più furente.

- come hai osato piccolo essere insignificante! Era per questo che puzzavi sempre più di fata in questi giorni. E pensare che tua madre non ha scoperto niente, piccolo figlio di puttana- Alexander non si scompose difronte le parole dell'uomo, anzi rimase fermo e impassibile mentre le fate continuavano ad aumentare.

- non importa! Tanto vinceremo lo stesso e tu piccolo pezzo di merda morirai con loro- Alex sostenne lo sguardo dell'uomo mentre sorrideva strafottente.

- vedremo chi sarà il primo a morire-

FATEWhere stories live. Discover now