Capitolo 20

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I mesi erano passati velocemente e Lucas e Susan erano diventati a tutti gli effetti una coppia. Quando si incontravano nessuno poteva separarli e questo aveva fatto si che Michael e Scarlet passassero moltissimo tempo insieme tanto che i due si stavano anche frequentando a insaputa dei due amici. Non è che volessero tenera segreta la loro relazione, ma perché nessuno dei due era sicuro che sarebbe durata.

Infatti con il passare del tempo Scarlet aveva capito che i suoi sospetti erano fondati e che quei due ragazzi erano veramente due fate e molto probabilmente stavano cercando la centrale dei cacciatori. l'altro motivo riguardava le due fate, infatti Susan aveva rivelato a Lucas di essere una cacciatrice di fate e il ragazzo l'aveva subito riferito al suo principe. Lucas comunque non poteva cancellare i suoi sentimenti per la ragazza che si erano fatti ogni giorno più forti e aveva continuato a vederla nonostante rischiasse molto. Michael d'altra parte aveva capito che anche Scarlet era una cacciatrice, ma anche lui aveva deciso di continuare a frequentarla, anche perché quella ragazza gli piaceva troppo. Entrambi si stavano assumendo i rischi di quelle relazioni.

- credo che Scarlet e Michael stiano insieme- se ne uscì una sera Susan mentre era accoccolata nelle braccia del suo ragazzo che la guardava mentre giocava con le ciocche castane dei suoi capelli.

- anch'io, ma non capiscono perché non ce lo vogliano dire- disse l'uomo sbuffando. Aveva avuto una brutta conversazione con Michael quel giorno. Perchè vi state chiedendo? Perchè il povero moro aveva scoperto indirettamente che Scarlet era il Diavolo rosso, nonché la persona che Michael voleva uccidere con tutte le sue forze. Il biondo gli era sbiancato davanti agli occhi e aveva iniziato a ripetere no un'infinità di volte. Poi gli aveva praticamente detto fra le lacrime che si era innamorato di quella ragazza e Lucas aveva compreso tutto.

Sinceramente il moro non sapeva se stare tranquillo oppure no. Sapeva perfettamente che il Diavolo rosso riusciva a avvertire l'odore di una fata anche a distanza quindi il fatto che non li avesse ancora uccisi cosa significava? In un primo momento aveva sperato che la ragazza non se ne fosse accorta, ma ricordandosi come li aveva squadrati quella prima sera che avevano mangiato a casa delle ragazze avvertì la consapevolezza che lei sapeva. Sapeva, ma non aveva fatto e detto niente. Anzi, molto probabilmente usciva senza problemi con Micheal nonostante gli avesse praticamente ammazzato tutta la famiglia.

- a cosa stai pensando amore?- gli chiese Susan accarezzandogli la guancia con dolcezza, da qualche giorno quella ragazza era diventata improvvisamente dolce, troppo dolce.

- sai cosa sono?- chiese ad un certo punto il ragazzo senza rispondere alla domanda che gli era stata fatta.

- sei il mio ragazzo- disse lei senza scomporsi. Lucas la guardò per un bel po' di tempo facendole capire che non era quella la domanda che le aveva fatto.

- si so che sei una fata, e allora?- chiese la donna arrendendosi finalmente alla verità del fatti, non poteva di certo continuare a tenergli nascosto che lei sapeva, infondo aveva rivelato la sua identità da cacciatrice solo quando aveva scoperto la natura di lui, non voleva obbligarlo.

- perché non mi hai ancora ucciso?-

- perché ti amo e non mi è mai piaciuto uccidere fate. Ti ho già detto che sono entrata nei cacciatori solo perché ero un'orfana e quelli ingrossano le loro file prendendo bambini senza famiglia- Lucas annuì e strinse più a se la ragazza.

- e poi sono incinta di tuo figlio, perché mai dovrei ucciderti?- disse d'un tratto la ragazza facendo girare verso di lei il ragazzo sconvolto.

- tu cosa scusa?-

- sono incinta- ripeté la ragazza in tutta calma.

- questo non va per niente bene!- disse il ragazzo sciogliendo l'abbraccio e alzandosi prendendosi la testa tra le mani

- c'e qualche problema?- chiese Susan stringendosi la pancia spaventata.

- Michael- disse solo il moro per poi stringere forte la ragazza a se. - devo trovare un modo per convincerlo a farti diventare una di noi. Altrimenti non potrò più vederti, anzi vedervi- disse il ragazzo con le lacrime agli occhi mentre continuava a stringere la ragazza a se.

- sai perché siamo qui?- chiese dopo qualche minuto di silenzio Lucas. Susan negò con la testa.

- Michael si vuole vendicare della morte dei suoi genitori e l'assassino è...-

- Scarlet- quella di Susan non era una domanda. La castana sapeva che i due terzi delle fate morte lo erano perché era stata Scarlet ad ucciderle. Lucas non disse più niente e continuò a stringere la ragazza a se.

Scarlet guardava felice il pancione di Susan che iniziava a intravedersi. La castana era al quinto mese ed era stata esonerata dal lavoro fino a quando non avrebbe partorito, quindi la ragazza si godeva la bella vita parlottando tranquillamente con il suo ragazzo mentre Scarlet faceva il doppio, se non addirittura il triplo, del lavoro. Nonostante tutto però era tremendamente felice di vedere la sua migliore amica al settimo cielo per la sua gravidanza.

- secondo te che nome posso dargli?- le chiese la ragazza sedendosi sulla sedia con uno sbuffo di fastidio.

- non dovresti sceglierlo con Lucas? E poi non sai ancora il sesso- disse la rossa giocherellando con una ciocca dei suoi capelli mentre le saliva improvvisamente la nausea. Era da un po' di giorni che si sentiva abbastanza debole e la nausea la perseguitava. Aveva subito pensato che era stato per il fatto che vedeva Susan vomitare minimo due volte al giorno, ma poi era diventata una cosa troppo presente. Tanto da convincerla a comprare un test di gravidanza che non aveva ancora usato. Non per mancanza di coraggio, ma perché voleva essere da sola a casa e non far insospettire Susan, che sapeva avrebbe spifferato tutto al ragazzo che a sua volta avrebbe detto tutto a Michael il quale non doveva sapere assolutamente niente di quello che doveva fare, anche perché il ragazzo era diventato parecchio gelido nei suoi confronti e non sapeva spiegarsi nemmeno il perché.

- lo so, ma lui ha detto che non ci vuole pensare per il momento. Ogni volta che nomino il bambino inizia a diventare irrequieto e iperprotettivo- disse la castana sbuffando. - e poi sei la mia migliore amica, voglio un consiglio!-

- non sono brava con i nomi io!- le rispose Scarlet sorridendo.

- adesso andrò a chiedere a Michael, probabile che sia più propenso ad aiutarmi di te e Lucas- disse la castana per poi incamminarsi davvero verso la porta e l'appartamento dei ragazzi. Dopo un piccolo momento di smarrimento, perché di solito erano sempre i due ad andare da loro per non far stancare Susa, Scarlet colse la palla al balzo e si rintanò in bagno.

Quello che vide sul test le fece gelare completamente in sangue nelle vene.

FATEWhere stories live. Discover now