Capitolo 9

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Era già sabato mattina, e io ero euforica, per tutta la settima non avevo avuto nessuna notizia di Ashton, avevo evitato Luke come la peste e avevo aperto un mondo con Corinne, mi sentivo finalmente in una vera amicizia.

Quel giorno decisi di non andare a scuola, volevo essere super attiva per quella sera, ci sarebbe stato il secondo girone della Dark Run, e io non avevo avuto il tempo e l'allenatore per allenarmi.

Scesi saltellando giù dalle scale di casa, e mi irrigidia appena, quando vidi mio padre e mio fratello conversare in tranquillità seduti, mentre facevano colazione

"Buongiorno Madison" disse mio padre scostando la sedia per  farmi sedere accanto a lui

"giorno" sorrisi per poi prendere una barretta al cioccolato e una tazza di caffe bollente

"Programmi per stasera ragazzi" ci chiese l'uomo, che chiamavamo padre, ma che almeno io non sentivo tale 

"Io sono a casa di Harry, da una specie di festicciola" mentì spudoratamente ,mio fratello, eio risi sotto i baffi, poi lo sguardo di mio padre passò a me 

"Ashton ha prenotato una cena al ristorante italiano, quindi magari andrò a dormire da lui" mi nascosi sotto l'orlo della tazza, abbassando lo sguardo 

"Non è affidabile" sbottò mio padre

"Come scusa?" risposi a tono 

"Dopo un anno che state insieme, ho fatto delle indagini su di lui, è stato portato dentro un paio di volte, per droga" diventai rossa dalla rabbia 

" Primo, ne ero a conoscenza, secondo, pensa a tuo figlio, prima di parlare" guardai mio fratello "scusami Mike" mi alzai sospirando, mio padre fece per ribattere ma parlai bloccandolo "Non sei mai stato realmente presente, quindi non fare il papà geloso, sei solo lo sceriffo del Northside di Detroit" e uscii di scena, salendo le scale e chiudendomi nella mia stanza.

***

La mia fastidiosa suoneria mi risvegliò da un pisolino che era durato fin troppo, infatti vidi che erano le tre del pomeriggio, risposi alla chiamata, con la voce impastata

"Mad, ti ho svegliato" la voce del mio ragazzo mi fece sorridere

"Si, ma ho praticamente dormito tutto il giorno, quindi tranquillo, cosa dovevi dirmi?" chiesi, mettendomi seduta con le gambe incrociate 

"Staserta, ci vediamo direttamente alla Base, ok?" la sua voce mi sembrò quasi distante e corrugai la fronte 

"Tutto ok Ashton" affermai, anche se non sapevo bene il perchè

"Si certo, vieni mezz'ora prima, così stiamo un po' insieme" sorrisi per la sua uscita, quando voleva sapeva essere davvero tenero 

"Va bene, ci vediamo la " sospirai e chiusi la chiamata.

***

Alle otto in punto ero pronta, con una tuta con le rifiniture fuxia fluo mi sentivo particolarmente bene quella sera, la porta della mia camera si aprì e io mi trattenni dall'imprecare

"Michael, devi bussare, sempre" lo fulminai con lo sguardo, lui si strinse nelle spalle e chiuse la porta dietro di lui 

"Sapevi davvero di Ashton, e delle sue piccole visite alla prigione del Southside?" lui si che mi conosceva 

" No Mike, ma sinceramente me lo aspettavo, mi ha raccontato di Luke che era il suo migliore amico e che si faceva, non pensavo lo facesse anche lui, ma non posso farci nulla" mio fratello mi guardò sottecchi 

"Sai, non ho ancora capito se tu lo ami o meno, state insieme da un anno, e avete questa relazione  che o vi vedete ogni santo giorno, o vi ignorate per un bel po'" disse più a se stesso che a me, mentre io sapevo benissimo dove voleva andare a parare, perchè infondo stava facendo ciò che io avrei fatto se lui fosse stato nella mia situazione.

Dark Run || L.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora