Capitolo 25

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"Nulla quindi stasera dovremmo uscire" sospirò la rossa al mio fianco, l'avevo invitata a stare il pomeriggio da me per allentare i suoi nervi che erano super tesi, per via dell'appuntamento con Shawn Mendes, sua cotta da  troppo tempo ormai

"Lo so Corinne, me l'hai detto circa trenta volte in un quarto d'ora" risi infilando la chiave nella toppa per poi aprire casa mia, che teoricamente doveva essere silenziosa, dato che mio padre era partito per un concorso lavorativo e non si sarebbe fatto vivo per tutta la settimana. Ma non appena io e la mia amica varcammo la soglia di casa delle urla ci perforarono i timpani 

"Figlio di puttana, quel goal spettava a me" sentii urlare mio fratello, così con cautela avanzammo  verso il soggiorno, dove malamente seduti sul divano si trovavano : Calum, Harry e mio fratello, che strano trio pensai, e guardai la mia amica che aveva la mia stessa espressione sul volto

"Ei" mi feci sentire, e i tre si girarono in contemporanea .

"Tesoro" esclamò Harry, la recita gli era entrata nel sangue , gli feci un'occhiolino 

"Madison, Corinne" disse invece Calum sorridendoci spontaneamente 

"Calum, Harry, Mike che ci  fanno loro qua?" chiesi fredda, mio fratello si passò una mano sul viso 

"Mi annoiavo, capiscimi" sfoggiò la faccia da cucciolo abbandonato 

"Ti avevo chiesto la casa vuota, visto che c'è Cori e volevamo passare un pomeriggio in pace, soprattutto non sentendo le vostre imprecazioni contro la playstation " incrociai le braccia al petto e mio fratello sospirò scusandosi con gli occhi "cercate di non fare casino o giuro che prendo quell'aggeggio" indicai la console " e ci passo sopra con la moto" dalle loro espressioni ero stata abbastanza minacciosa, così feci cenno alla mia amica di seguirmi al piano di sopra, nella mia camera.

Non era la prima volta che lei veniva, ma solitamente per via di mio padre e mio fratello andavamo a rifugiarci da lei per stare tranquille, così si sedette sul mio letto e mi guardò, si aspettava che io dicessi o facessi qualcosa.

"Cori, cosa devi dirmi? Non riesco ancora ad interpretare gli sguardi" sorrisi guardandola, mentre si toglieva le scarpe e si metteva con le gambe incrociate sul materasso 

"Sei strana da lunedì, so per certo che nella tua testolina c'è qualcosa che frulla, e vorrei tanto essere partecipe della tua vita, come tu ne sei della mia" scrollò le spalle, era assolutamente vero, ciò che pensava e forse parlarne non mi avrebbe fatto male

"Si, sto solo cercando di riordinare i miei sentimenti" avevo volutamente sganciato la bomba, mentre noncurante camminavo avanti e indietro per la mia stanza

"Sentimenti per Luke, presumo" sospirò, c'era passata anche lei 

"Si, ma è il tuo ex, non lo trovo giusto, parlarne con te" mi morsi il labbro inferiore dubbiosa

"Spero  tu stia scherzando, Luke è stato del buon sesso, ma non c'erano sentimenti, sta tranquilla" mi spronò a parlare.

"Partiamo dal fatto che indubbiamente è un bel ragazzo, uno di quelli che staresti ore a guardare perché ha quell'aria da finto angioletto che fa sangue. Poi io non so cosa mi sia successo, all'inizio era solo una persona che mi infastidiva, una sorta di giochino, anche perché , come tu sai il mio obbiettivo è ancora buttarlo fuori dalla Dark Run, ci ho giocato, all'inizio, mi sono divertita a provocarlo, a sentire come riuscivo a farlo cedere a me.Ma da un giorno all'altro, addormentarmi tutti i giorni tra le sue braccia, vederlo piangere e urlare come un disperato, parlare di niente fino all'alba, è come se lui mi abbia permesso di vedere al di sotto della corazza; non c'è solo il ragazzaccio con la moto e i brutti voti  a scuola, c'è una persona fragile, che a mio avviso ha bisogno di essere salvata." ingoiai il groppo che si stava formando nella mia gola, la mia amica mi ascoltava affascinata " sai, quando lo vedo con altre, non sono gelosa, spero solo che loro riescano a salvarlo dai suoi demoni, dalla cocaina, che fa parte di lui. Però desidero il suo tocco delicato sulla mia pelle e i suoi baci, al solo pensiero mi viene un vuoto all'altezza dello stomaco, come se qualcuno mi avesse appena estratto un'organo vitale, brucia, e spero solo di rivederlo per poter attutire il mio desiderio e riempire il mio vuoto." parlai quasi a macchinetta e solo appena finii il mio discorso mi sedetti accanto alla mia unica amica

"Sei innamorata di lui" mi guardò negli occhi dicendo quella frase che mi creò un'ansia assurda "Tutto quello che hai detto, non può essere solo tensione sessuale, c'è ne sicuramente, ma tu vuoi salvarlo." Aveva maledettamente ragione, io avevo bisogno di salvarlo "Lui in un qualche modo ti ha salvata, lo sta facendo, Maddy, non sei più la ragazza che eri a settembre; sai che non dici più di avere l'ansia per tuo padre o per la scuola? E c'è anche il fatto che finalmente non fumi più" la guardai stranita, non le avevo mai detto che fumavo "Vivendo in una famiglia di fumatori, riesco a sgamare le persone a metri di distanza, non lo fai più e ti vedo più spontane; devo ricordarti che oggi hai risposto a tono alla professoressa d'economia?" rise di gusto, non mi ero resa conto dei miei cambiamenti finchè qualcuno non me li aveva messi davanti al naso.

Quindi era davvero probabile che io mi stavo innamorando di Luke.

"Bene, si è fatto tardi, e tu devi andare ad un'appuntamento, quindi mettiamoci a lavoro" mi alzai nuovamente dal letto e aprii il mio armadio, avevo un paio di vestitini che io non avrei mai usato, ma alla rossa sarebbero stati da dio.

Iniziò a provarsi i miei abiti, due in particolare le donavano particolarmente, uno rosso, che lasciava scoperta la schiena e uno nero che invece aveva una scollatura profonda, questa si che era una situazione di crisi.

"Davvero, non so se a Shawn possa piacere questo nero, penso che mi guarderebbe solo le tette " ridacchiai alla sua uscita , mentre gesticolava davanti lo specchio 

"Quindi affermo che non piace a te perché  lui ti guarderebbe le tette e non il contrario" il mio sguardo inquisitore la fece annuire 

"Quello rosso" dicemmo in contemporanea, e scoppiammo a ridere, ma fummo interrotte da due colpi sulla porta "avanti" dissi, e mentre la porta si apriva, Calum Hood spuntava da dietro di essa

"Madison, potremmo parlare in privato, due secondi " sorrise il presentatore 

"Io vado in bagno a cambiarmi" Corinne prese l'abito rosso e si defilò chiudendo la porta della mia camera.

"Dimmi Calum" mi irrigidii

"Luke, non ha mai smesso di farsi, e so che tu e mia sorella stavate cercando una scusa per buttarlo fuori." si passò una mano tra i capelli "Non posso più squalificarlo per questo, lui ne ha bisogno" sospirò pesantemente 

"Sicuramente c'è qualcosa su Luke che tu sia e io no, perché so perfettamente che non ha mai smesso di farsi, ma ovviamente non so il motivo" mi appoggiai alla scrivania 

"Io e Harry abbiamo tirato tuo fratello e Luke fuori dai casini svariate volte, so molto più di quello che credi" sorrise tristemente 

"Quindi sai perché mio fratello è finito dentro" costatai, lui annuì

"Impedii quella fine a Luke, era più piccolo, preferimmo salvare lui, anche se effettivamente, l'abbiamo solo distrutto" cosa stava dicendo, io non capivo, non riuscivo a capire. Nessuno mi aveva  mai voluto dire il motivo dei sei mesi di carcere di mio fratello.

"Cal, di a tua sorella che io mollo" mi grattai la nuca "Che vinca il migliore, senza giochini" scosse la testa 

"Non vincerà il migliore, ma solo il più oscuro, chi è nero dentro" fece un cenno ed uscì dalla camera, scontrandosi con Corinne, vestita di tutto punto.

"Sei bellissima" le dissi sinceramente prima di abbracciarla.

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EII

CIAOO

Allora, non c'è molta azione in questo capitolo, ma in compenso abbiamo uno specchio sui sentimenti di Madison, spero vi siano chiari e che vi sia chiara la conversazione con Calum .

non saprei che altro dirvi, buona continuazione e alla prossima.

Vi chiedo un favore.
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Grazie se mi farete questo favore e se potete, fate votare anche alle vostre amiche.
Grazie ancora.

Dark Run || L.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora