Capitolo 4: Valzer

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Avvertenze di contenuto: attacchi di panico

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Mood Music: Medley da Frozer e Mayura (piano) - arrangiamento da Corpington

Non posso credere che lo stia facendo, non posso credere che lo stia facendo, perché lo sto facendo, questo é altamente stupido, questa é davvero una cattiva idea, perché ci sto passando, vado bene, ho il lucida labbra sui denti, perché devo aprire la mia grande bocca, perché devo diventare una testa di legno quando lui é nei paraggi, perché dev'essere così dannatamente meraviglioso e bello e gentile e... Ladybug ansiosamente divagava e si picchiava mentalmente, mentre camminava verso il punto d'incontro stabilito al Trocadero.

Sospirando, guardò l'ora dello spettacolo della domenica sera per la decima volta, e controllo le tasche del suo cardigan (ancora), per essere sicura che avesse portato abbastanza soldi per gli snack. Dato che sapeva che Adrien poteva permettersi di pagare il suo, non era sicura che dovesse essere lei a pagare dato che era stata lei ad invitarlo.

Qual é il protocollo per un appuntamento?! Qual é il protocollo per un appuntamento quando sei un SUPEREROE?

Marinette era andata solo a pochi appuntamenti; nessuno era andato oltre a tenersi le mani in maniera imbarazzata, io magari un veloce bacio sulle guance alla fine. I suoi genitori erano fidanzati dal liceo, il che significava che non le  erano di grande aiuto, perché avevano passato praticamente ogni singolo momento insieme da quando erano bambini. Il modo in cui la loro corteggiamento era stato completamente rilassato, naturale e informale. Quindi essenzialmente, lei era completamente priva di esperienza in questo campo.

Infine notò l'oggetto del suo affetto appoggiato contro un pilastro indossando una felpa rossa con cerniera, come promesso. Teneva il cappuccio alzato, e tuttavia sembrava quasi brillare etereo, nonostante la fioca luce della sera. Preso un respiro profondo, camminò verso di lui cosa che lei sperò sembrasse un'andatura rilassati e disinvolta e non come un polpo, che era come si sentiva nel suo disagio. Prese in prestito la frase di una sua nemica di scuola: estremamente ridicolo.

A quasi una dozzina di metri di distanza, Adrien si strofinava nervosamente le mani, quindi optò per nasconderle nelle tasche per cercare di evitare di attirare l'attenzione su di sé. Plagg lo aveva sbeffeggiato per tutto il tragitto e anche ora continuava a emettere incontrollabili risatine molto spesso. Adrien roteò gli occhi. Forse Plagg aveva ragione e quella era un'orribile idea. E anche se Plagg aveva eventualmente rinnovato il concetto di andare ad un appuntamento con Ladybug, Adrien sospettava che era perché volesse vederlo con la sua cotta e bruciare.

Scosse la testa determinato, ricordando a sé stesso che era li in missione: doveva investigare e determinare se Ladybug fosse affidabile o aveva una doppia faccia.

Dietro di lui qualcuno si schiarì bruscamente la gola. Voltò lo sguardo a chiunque stesse cercando di attirare la sua attenzione e si ritrovò faccia a faccia con una giovane donna mozzafiato, che indossava un cardigan alla moda dalle maniche lunghe e una gonna svolazzante di media lunghezza. I suoi lunghi capelli corvini erano legati in una bassa coda e sfoggiava  dei grossi occhiali di Hello Kitty con le lenti scure che sembravano fuori luogo con il resto dell'assemblaggio, ma nonostante ciò,  in qualche modo tenevano insieme l'aspetto.

"Ciao!" salutò. "Posso aiutarti?" Il pensiero che gli attraversò la mente fu che forse era una delle sue fan e che l'avesse riconosciuto nonostante il cappuccio.

"Ehm" rispose la ragazza, sfregandosi il braccio nervosamente. "Ciao Adrien. Sono io." Lo salutò con una mano guastata e sorrise timidamente, le sue labbra scintillanti con leggero lip gloss rosa.

Discordant Sonata (Italian)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora