-Come stai?- mi spinge delicatamente verso le scale e sorrido, scendendole.
-Non lo so.- mormoro, mentre accarezzo le scritte sulle sue braccia.
-Neanche io.- le sue labbra screpolate finiscono sulla mia fronte.
Mi prende la mano e intreccia le nostre dita.
-Portami con te, per favore.- mi prega.
-Non lo so Luke, a casa c'è Sean.- i suoi occhi brillano.
-Non posso.- mugola e sospira.
Ho un disperato bisogno di piangere.
James arriva e mi mette una mano dietro la schiena.
-Andiamo April.- mi sprona, aiutandomi ad allontanarmi da lui.
Le mie dita si sciolgono dalle sue e vengo spinta fuori dal locale.
-Io voglio tornare a casa.- annuisce e mi bacia una guancia.
Entriamo in macchina e torno a casa, ma prima saluto James.
Calum si è addormentato sul divano, lo sveglio.
-Hey Cal.- gli tocco la spalla -April.- il groppo in gola cresce.
-Ho visto Lukey.- sorride.
-E cosa vi siete detti?- scuoto la testa -Praticamente niente.- sbuffa.
-Va bene, io ora devo andare.- annuisco e si alza.
Mi stampa un bacio sulla guancia -Buonanotte April.- accenno un piccolo saluto con la mano e guardo l'orologio.
Mezzanotte.
Vado in bagno e mi strucco, mi lavo e mi infilo il pigiama.
Tiro le lenzuola e mi sdraio su di esse.
Non ho sonno, sono troppo incasinata per dormire.
Chiamo Cecilia, so che è sveglia.
-Hey?- la sua voce sottile è confortante in questi momenti.
-Oggi non sono venuta al lavoro, scusa, ma sono stata male.- mi lamento, stiracchiandomi.
-Tranquilla,ma ora tutto bene?- sospiro e mi siedo sul letto.
Un rumore mi distrae dal suo chiacchierare e guardo la finestra.
La interrompo mentre mi sta raccontando qualcosa su David e aggrotto la fronte.
-Scusa, ti devo lasciare.- il rumore continua e termino la chiamata.
Mi avvicino e apro la finestra, e l'aria calda mi accarezza.
Il piccolo pesco che ho piantato è veramente bello, e sta dando i frutti proprio in questi giorni.
Mi accovaccio a terra e guardo i piccoli sassolini.
Sicuramente, sono stati lanciati da qualcuno contro il mio vetro.
-April.- una voce mi chiama.
Guardo giù dal balcone, Luke mi sta fissando.
-Non sei troppo vecchio per questo genere di cose?- indico i sassolini, sorridendo.
-Andiamo, ho solo venticinque anni, e sono ancora agile.- ride e si arrampica sui rami dell'albero.
Stacca una pesca da uno di essi e mette un piede sulla ringhiera di metallo del balcone.
Ha ancora le Converse nere, rovinate e con la suola consumata.
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Stay with me || Luke Hemmings
Fanfiction-Luke?- sussurra. -April.- sorrido. -Starai con me?- chiude gli occhi e appoggia di nuovo la testa contro la ruvida corteccia. Quella sua pelle delicata e pallida mi appare così bella, illuminata dai raggi del sole. -Per sempre bambina- gli alzo il...