Capitolo uno

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Salve a tutte, bellissime lettrici! Eccoci qui con una nuova storia ed una nuova avventura insieme! Questa storia è molto, molto carina, ci è entrata nel cuore e speriamo possa piacere anche a voi. Quindi, senza ulteriori indugi, vi presentiamo The Lonely Planet Guide To Second Chances! Questa è una travel!AU, da come avete potuto capire, e a fare da sfondo alla storia d'amore di Harry e Louis ci saranno alcune delle città più belle d'Europa. La storia è composta da otto capitoli in tutto, molto lunghi, ma abbiamo deciso di non dividerli, quindi pubblicheremo non una volta a settimana, bensì dopo 10 giorni o giù di lì, ma saremo sempre puntuali, o almeno cercheremo di esserlo.
Potete trovare il link alla storia originale su ao3 , mentre nelle immagini sono i permessi dell'autrice, che è stata dolcissima!
Bene, abbiamo detto tutto, come sempre grazie alla dolce Federica, alias @shiningblueyes su twitter per il bellissimo banner, ed enjoy il primo capitolo! <3







The Lonely Planet Guide To Second Chances








Capitolo uno.






Londra, primavera 2018

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Londra, primavera 2018.


"Viaggiare è vivere." - Hans Christian Andersen





Harry stava gestendo bene la rottura, tutto sommato. Si stava predendo cura di se stesso, mangiava correttamente, usciva con gli amici e annaffiava le sue piante grasse. Quella sera era uscito per andare al pub con Niall, vestito un po' più carino del solito, perché ehi – forse era arrivato il momento di andare avanti e incontrare qualcuno di nuovo – e aveva ordinato qualche cocktail per svagarsi.
La tequila era sempre stata una sua debolezza.
"Perché veniamo in questo bar, Niall?" Domandò Harry dopo aver bevuto un sorso del suo margarita. Nel mentre si esaminò le unghie sotto la luce fioca del locale. Forse era arrivato il momento di farsi fare la manicure da Gemma. "Non succede mai niente di interessante."
Beh, quella era una bugia bella grossa. Dopotutto, questo era il bar dove Harry aveva incontrato Louis per la prima volta. Ma Harry non voleva pensare al suo ex ragazzo quella sera, doveva assolutamente andare avanti con la sua vita.
Niall si voltò per scrutare la stanza intorno a lui, sorridendo alle poche persone presenti nel locale. Era ancora abbastanza presto.
"Non guardare, ma quel ragazzo al bar ti sta fissando," sogghignò Niall dopo aver preso un sorso dal suo boccale di birra.
Harry ridacchiò, sentendosi piacevolmente alticcio, e non troppo velatamente si voltò a guardare l'uomo. Infine, sbuffò e scoppiò a ridere. Harry non sapeva cosa aspettarsi, ma ciò che vide fu un uomo d'affari ben robusto, di almeno quarant'anni, avvolto in un completo non adatto a lui e gli occhi furbi che lo fissavano insistentemente. Non era affatto il suo tipo. Harry si voltò di nuovo verso il biondo e lo fissò con uno sguardo confuso.
"Ti dico solo una cosa," disse Niall con un luccichio malizioso negli occhi blu. "Sarebbe uno Sugar Daddy perfetto."
Harry sentì le guance andare a fuoco e alzò gli occhi al cielo. "Giusto, ecco perché sta ordinando una-" il riccio si girò a fissare di nuovo quell'uomo, il quale stava sorseggiando una birra lanciandogli un'altra intensa occhiata. "Una Coors Light. Hai buon occhio, Niall."
"Sta risparmiando soldi per poter pagare te, per comprarti quei nuovi stivali di cui ti sei innamorato."
Harry, a quelle parole, scoppiò a ridere così forte che non riusciva più a respirare e a pronunciare parole di senso compiuto, il viso arrossato e gli occhi lucidi per le lacrime trattenute. Non poteva voltarsi a guardare l'uomo in quel momento, non mentre la sua fronte era schiacciata contro il tavolo sporco del locale e ansimava per riuscire a respirare correttamente. Era sicuramente una scena non molto carina da vedere, ma per lui era tutto fantastico, si sentiva felice e spensierato a causa dell'alcool che aveva ingerito. In quel locale facevano un margarita delizioso, il tempo fuori era mite e persino Niall il traditore quella sera era adorabile e simpatico.
"Niall, come hai potuto dire una cosa del genere." Ridacchiò ancora Harry, sedendosi composto e togliendosi i riccioli dalla faccia. "Ho soltanto pensato che avrebbe potuto essere una buona idea quando avevo tipo... diciotto anni. Te l'ho raccontato in confidenza."
Niall si strinse nelle spalle, per nulla pentito per quello che aveva detto. "Sto solo cercando di aiutarti. Dal momento che hai detto che ti senti pronto per andare avanti con la tua vita. Comunque, com'è andata a lavoro?"
In qualche modo, le conversazioni generali portavano spesso a domande più specifiche da parte di Niall, e prima che Harry riuscisse a rendersene conto, si ritrovano in un territorio pericoloso. Territorio Louis. Il tutto era iniziato abbastanza innocentemente, perché anche se Harry si sentiva ancora ferito e tradito, in fondo era una brava persona e voleva sapere come stava Louis. Le cose si erano spostate man mano verso un argomento più delicato. Al terzo o quarto drink, Harry bevve un lungo sorso, l'uomo al bancone del bar ormai completamente dimenticato, posò il bicchiere sul tavolo e sospirò pesantemente.
"Solo che- Niall? Mi stai ascoltando?"
"Sì amico, vai avanti."
"Grazie." Borbottò Harry. "Dicevo... dovevamo andare a vedere il mondo insieme, lo sai?"
"Metaforicamente parlando?" Chiese Niall. "Tipo 'Avremmo potuto avere il mondo ai nostri piedi'?"
Harry abbassò le spalle. "No, letteralmente parlando. Saremmo dovuti andare a Venezia, Parigi e tanti altri posti carini."
Niall annuì con uno sguardo comprensivo sul volto e cominciò ad elencargli alcuni modi per far sì che potesse ancora visitare tutti quei posti meravigliosi, forse con qualcuno di nuovo, ma il riccio non lo stava ascoltando. C'era qualcosa nella sua testa che non gli dava pace. Cos'era?
Dovevamo vedere il mondo insieme.
Non avrebbero dovuto entrare nell'argomento Louis, sapeva che non avrebbe potuto farcela. Harry ebbe dei ricordi improvvisi di loro due raggomitolati sul divano una domenica mattina, mentre sognavano ad occhi aperti tutti i luoghi che avrebbero voluto visitare. Nella sua mente, Harry riusciva quasi a sentire i capelli spettinati e morbidi di Louis contro il suo viso, poi le sue labbra morbide mentre gli lasciava un bacio sulla guancia chiedendogli "dove andremo?"
"Ovunque." Aveva risposto Harry con tono sicuro. Presto erano passati a parlare di altri argomenti, dimenticando per un attimo la loro voglia di viaggiare. Ma Harry non l'aveva mai dimenticata per davvero.
Dovevamo vedere il mondo insieme.
Perché Harry era un romantico senza speranze e non poteva non esaudire il desiderio del suo ragazzo. Aveva quindi fatto una piccola ricerca su Google riguardo eventuali tour in Europa e aveva trovato tantissime offerte. Dopo aver letto le recensioni dei partecipanti, aveva trovato il viaggio perfetto. I dettagli erano piuttosto sfocati nella sua mente, ma Harry ricordava l'e-mail di conferma nella sua casella di posta, che annunciava che il loro viaggio attraverso il continente era stato confermato e prenotato.
Sicuramente Harry lo aveva già cancellato, giusto? Si erano lasciati da sei mesi ormai, sicuramente Harry aveva già annullato la prenotazione... vero? La realtà delle cose gli piombò improvvisamente addosso, mentre era seduto in quel pub rumoroso, e quasi si soffocò con il margarita che stava sorseggiando.
"Merda." Sussurrò Harry.
"Cosa c'è?" Chiese Niall, bloccando il suo discorso sulla possibilità di andare avanti e farsi una nuova vita con uno sugar daddy. Era un dibattito che riprenderanno in un'altra occasione.
"Ho detto merda. Sono nei guai."
"Perché?" Domandò l'amico.
Harry bevve l'ultimo sorso del suo drink, poi seppellì il viso tra le mani. "Louis mi ucciderà."




The Lonely Planet Guide to Second Chances (Italian Translation)حيث تعيش القصص. اكتشف الآن