Epilogo

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Londra. Estate 2016.






Harry stava gestendo bene la rottura, tutto sommato. Aiden era stato uno stronzo fin dall'inizio, ed era stato sciocco da parte sua pensare di poterlo cambiare grazie al suo amore e alla sua pazienza. Ma stasera Harry non stava pensando ad Aiden. Harry stava andando avanti.
Aveva ricevuto un messaggio da Niall quel giorno: Stasera usciamo, quindi togliti quei brutti jogger e vestiti decentemente.
Harry amava Niall. Harry amava tutti all'interno del loro pub, in effetti. I tavoli erano appiccicosi per chissà quale sostanza, ed era sempre troppo affollato, inoltre il servizio era terribile. Ma Harry lo amava. Sorseggiò il suo margarita alla fragola e sorrise. Stasera, stava andando avanti.
Aveva tirato fuori i suoi skinny jeans neri che non indossava da settimane. Anche quando stava insieme ad Aiden, il suo ragazzo odiava uscire. Aveva abbinato i jeans con una camicia floreale mezza trasparente e i suoi stivali preferiti.
Lui e Niall erano seduti ad un tavolo in mezzo al pub. Stavano bevendo allegramente e la gente nel locale li guardava. Harry aveva proprio bisogno di uscire e prendere un po' d'aria, oltre a divertirsi con gli amici.
"Sai una cosa, Ni?" Disse Harry, finendo il suo drink. "Sapevo che non era quello giusto."
"Aiden? Quello stronzo. Pensavo che non dovessimo parlare di lui stasera, H."
"Sto solo dicendo la verità. Non amava uscire, non aveva il senso dell'aventura, nessuna aspirazione, nessun sogno."
"Per fortuna vi siete lasciati. Ehi, penso che prenderò un altro drink, tu cosa vuoi?" Domandò Niall.
"Un margarita, grazie."
Niall si avvicinò al bar per procurarsi da bere ed Harry sospirò profondamente guardandosi intorno. Vide le stesse persone che andavano nel locale ogni venerdì sera. Le sue riflessioni vennero interrotte da una voce sconosciuta.
"Ehi amico, questa sedia è libera?"
Harry si voltò verso la voce misteriosa e si bloccò sul posto. In piedi accanto a lui c'era la persona più bella che avesse mai visto in tutta la sua vita. Il ragazzo era più basso di lui, e magro. Indossava una semplice maglietta e jeans neri. I suoi occhi erano di un blu brillante e il sorriso pieno di speranza. Perché sperava di riuscire a prendere la sedia di Niall.
Harry si rese conto di aver fissato il ragazzo più del previsto, e arrossì vistosamente. "Io, ehm," iniziò a dire, schiarendosi la gola. "È del mio amico, in realtà."
"Bene. È un amico invisibile?" Domandò il ragazzo, contenendo una risatina sarcastica.
"Niall?" Chiese il riccio. "È, uhm, andato al bar a prendere da bere. Al bar."
"Ah," il ragazzo annuì, uno scintillio divertito negli occhi. "Beh, grazie lo stesso."
"Una volta ho avuto un'amica immaginario, però," rispose Harry, senza riuscire a controllare la sua bocca. Cosa stava dicendo? "Si chiamava Sara."
L'altro ragazzo sorrise e quel piccolo sorriso illuminò l'intero locale. "Dici davvero?"
Harry arrossì di nuovo, annuendo. "Era molto gentile. Scusa, mi chiamo Harry comunque."
Le sopracciglia del ragazzo si sollevarono e sorrise dolcemente. "Louis. Piacere di conoscerti."
"Piacere mio. Sei nuovo da queste parti?"
"Uhm, sì in realtà," replicò Louis. "È una lunga storia, ma in breve sono tornato a scuola per studiare e diventare un insegnante. Tu?"
"Abito qua vicino," rispose Harry, sollevando il bicchiere vuoto di margarita. "Sono un grafico."
Qualcuno chiamò il nome di Louis, il ragazzo si guardò alle spalle e alzò una mano verso l'amico.
"Rimani nel locale per un po'?" Domandò Louis, guardandolo di nuovo con un sorriso. "Mi piacerebbe conoscere meglio te e il tuo amico immaginario."
Harry annuì. "Saremo qui, certo. Canti al karaoke?"
"Io? Assolutamente no," Louis ridacchiò. "Tu sì?"
"In questo pub? Certo," rispose il riccio. "Ti canterò una canzone più tardi, se rimani."
"Oh, veramente? Allora resterò. Cosa hai intenzione di cantare?" Domandò Louis, incuriosito.
Harry sorrise malizioso. "È una sorpresa."
Louis alzò gli occhi al cielo e sorrise. "Farò il tifo per te, allora. È stato un piacere conoscerti, Harry."
"Anche per me, Louis," rispose Harry facendo un cenno col capo. Guardò il ragazzo tornare verso un tavolo affollato e spiegare ai suoi amici che la sedia era già occupata. Dopo qualche minuto, Niall tornò da lui portando un margarita per lui e una birra per se stesso.
"Hai visto qualcuno che ti interessa?" Chiese Niall, alzando il boccale di birra per brindare.
"Forse," rispose Harry, lanciando uno sguardo verso Louis.
Un'ora e parecchi sguardi più tardi, Harry si ritrovò in piedi sul piccolo palco improvvisato nell'angolo del locale, con un microfono tra le mani. "Ciao, mi chiamo Harry," disse al pubblico. "Questa canzone è per il mio nuovo amico, Louis."
Le note di apertura della sua canzone preferita di Billy Joel iniziarono a suonare dalle casse ed Harry incontrò gli occhi di Louis attraverso il pub affollato e rumoroso. Louis gli fece l'occhiolino ed Harry sorrise di rimando. Mentre cantava l'introduzione di 'Only the Good Die Young' non poté fare a meno di sentire che la sua fortuna stava finalmente cambiando in meglio.















E siamo arrivate alla fine anche di quest'altra storia. Abbiamo vissuto con i nostri Harry e Louis un bel viaggio, e abbiamo visitato alcune città del mondo insieme a loro mentre il loro amore sbocciava di nuovo. Noi vi ringraziamo per aver letto questa storia, per averla amata, commentata, per averci accompagnate in quest'altro viaggio. Grazie a voi è sempre bellissimo tradurre e condividere con voi le nostre traduzioni, siete speciali.
Vi aspettiamo per la prossima avventura, grazie davvero di tutto.
Sil&Chia

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