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Quindi li deve trovarsi per forza un'altra stanza, ma è nascosta."

Ray ci assegna gli incarichi: lui controllerà cosa c'è oltre il muro, io lo aiuterò dato che sono brava ad arrampicarmi sugli alberi mentre Emma e Norman controlleranno che la mamma non sospetti di niente e quindi che di conseguenza ci venga a cercare.

Con il piano pronto, abbiamo iniziato ad agire il giorno dopo.

Emma aiuta la mamma in cucina, per sistemare dopo il pranzo, mentre Norman controlla il giardino.
Io e Ray corriamo furtivamente verso il confine. In teoria stiamo fingendo di giocare ad acchiapparello.
Ray si arrampica su un albero abbastanza alto e io faccio lo stesso con un albero vicino per controllare se c'è qualcuno.
Alzo lo sguardo per vedere se Ray fosse riuscito nell'impresa e quando lo vidi aveva uno sguardo perso mentre guardava da lassù.
"Ray cosa vedi?" chiedo incerta.
"..."
Improvvisamente non lo vedo più, spaventata,  salgo anch'io sul muro.
La scena che mi si presenta davanti è straziante. Trovo Ray svenuto, non capisco cosa possa essere successo. Guardo in sù per vedere cosa c'è...un campo di forza.
Maledetti bastardi di demoni
Corro verso Ray, che era ancora disteso a terra.
"Ray svegliati ti prego!" mi metto a piangere ininterrottamente.
Non può essere morto, giusto?!
Non sapendo più cosa fare così lo abbraccio e continuo a piangere.

Ray pov
**Cosa? Dove sono? È tutto buio. Mi alzo e vedo una specie di orologio, "ma è della mamma!". Appunto lei lo afferra e lo guarda. Si intravede una specie di mappa, sembra quella di Grace Field e compaiono anche diversi puntini. "Aspetta quello serve per..."**

Riapro gli occhi e vedo (t/n) che mi abbraccia e piange chiamandomi.
Cosa è successo?
Ah la scossa elettrica del campo di forza mi aveva fatto svenire.
"D-dobbiamo c-correre via" le dico ricordandomi del sogno e del localizzatore della mamma.
"Cosa?" chiede ma era troppo tardi. La mamma ci stava guardando da sotto il muro.
caxxo, vaffan-, mərdä!!!!
Ci tende una mano come per dirci di scendere, e lo eseguiamo.
"Allora ora vi siete arresi finalmente?"
chiede pacifica per poi fare un inquietante sorriso con aria di sfida.
Non la guardiamo negli occhi.
"Come immaginavo. (T/n) vorrei parlare un attimo con te, puoi seguirmi?"
Nooo! Cosa le vorrà dire? La spedirà?
Se lo fa giuro che la ammazzo!!

(T/n) pov
caxxo, caxxo, caxxo, caxxo...
Entriamo nella camera della mamma e mi dice di sedermi su una sedia.
Cos'è un interrogatorio?!
"Sai (t/n) era già da un po' che volevo parlarti..."
Non dico niente, ho il cuore che mi batte a mille per la paura.
"Quando eri piccola avevi detto che volevi diventare come me, una mamma" dice sorridendo.
"Beh è passato un po' di tempo da allora..."
"Devo dire che scoprendo la verità mi hai semplificato le cose... vedi volevo dirtelo il giorno della tua spedizione ma...perché la mia idea iniziale da quando eri piccola era che tu diventassi una mamma, proprio come me."
"Cos- ah." (elaboro i dati nel mio cervello e mi sconvolgo ancora di più)
"Ho un patto da proporti..."
"Sarebbe...?" chiedo diffidente.
"Tu mi aiuterai a non far scappare i tuoi amici e cosi ti farò diventare come me. Con una vita tranquilla senza pericoli. Ma, se non rispetti l'accordo ti farò spedire come da programma. Prova a pensare: essere mangiata da dei mostri, non sarebbe molto bello e questo è il tuo destino anche se scapperai. Quindi ascoltami, io ti voglio solo aiutare..."
Ma,ma che sostanze stupefacenti hai assunto?! Sei matta?!
"Ecco...v-va bene!" dico forzando un sorriso.
"Ah, non mi aspettavo un sì. Sono molto fiera di te (t/n)!!!"
"Eheh" fingo una risata.
Io: "Allora ti devo dire le loro mosse e quello che programmano, giusto?"
"Esatto, ti aspetto domani sera, penso che ora tu sia esausta, va pure a dormire."
"Ok buonanotte mamma!" le sorriso e fuggo via.
Mi dirigo in bagno. Chiudo la porta alle mie spalle, non riusco più a trattenere le lacrime e scoppio in un pianto silenzioso.
Ci mancava solo la mamma, ora dovrò fingere pure con lei!
Dunque...secondo il mio piano le riferirò informazioni sbagliate o superficiali, quindi non sospetterà niente. Devo ricordarmi che ho detto di sì solo per prendere informazioni da lei.
Vedo delle forbici.
Scusa Ray, per quello che sto per fare
Prendo le forbici e per la prima volta le infilzo decentemente nella carne del braccio. Esce un fiotto si sangue.
Sai una cosa mondo: VÃFFÅNČŪLÖ!
Sciacquo il braccio sotto l'acqua corrente anche se continua a sgorgare sangue. Prendo delle bende da un cassetto e le lego strette al braccio.
Mi guardo allo specchio: stavo sorridendo in modo inquietante.
"D'ora in poi mi sa che sarò una persona diversa..."
Guardo soddisfatta le ferite che mi hanno fatto tornare il sorriso e successivamente vado in camera.
Apro la porta ma rimango lì in piedi quando mi accorgo che tutti e tre i miei amici mi stanno fissando.
"Mi dispiace tantissimo, scusa!" dice Emma saltandomi addosso con le lacrime agli occhi.
"Di cosa?"
"Che la mamma vi abbia visti e che poi ti abbia portata via con sé! Era un mio compito avvisarvi!"
"É vero dispiace tantissimo anche a me" dice Norman triste .
"Tranquilli ragazzi non è stata colpa di nessuno di voi. Piuttosto Ray come ti senti?" chiedo girandomi verso il ragazzo che avevo nominato. Era rimasto in disparte e guardava il pavimento.
"Sto bene, non ti preoccupare! dice accennando un sorriso.
"Cosa ti ha detto la mamma?"
"Ecco..."



Heyyyyy! É bello mettere suspense😂 (☝︎ ՞ ՞)☝︎.
Spero vi sia piaciuto anche questo capitolo.
~ surry per eventuali errori~

~LoL~

❤️𝒢𝓇𝒶𝓏𝒾𝑒 𝑅𝒶𝓎 𝓅𝑒𝓇 𝑒𝓈𝓈𝑒𝓇𝒸𝒾 𝓈𝑒𝓂𝓅𝓇𝑒 𝓈𝓉𝒶𝓉𝑜❤️Where stories live. Discover now