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"(T/n) mi ero dimenticato! Cazzo! Domani è il tuo sedicesimo compleanno... avrai raggiunto la massima età prima di essere spedita..."
"Ti ci è voluto un po' di tempo prima di ricordartelo."

"M-ma lo sapevi e non mi hai detto niente! Deficiente!
Io non voglio che ti uccidano..." l'ultima parte la dice sottovoce mentre delle lacrime gli rigano il viso.
Si porta una mano sulla bocca per bloccare i singhiozzi e corre ad abbracciarmi. Anche io ricambio l'abbraccio.
Dopo circa cinque minuti in cui abbiamo continuato ad abbracciarci lui smette di piangere.
Io: "Tranquillo non è colpa tua..."
Le braccia mi dolevano un sacco, ma era più importante Ray che il mio dolore fisico (i tagli sulle braccia).
Ora eravamo seduti sul letto e i nostri visi erano lontani di pochi cm.
"(T/n) devi scappare!"
Gli sorrido dolcemente "Non ti preoccupare per questo"
"Come potrei se l-la persona che... amo sta per andarsene per sempre."
Avvicina le sue labbra alle mie e mi bacia. Il bacio diventa sempre più passionale e ci stacchiamo dopo un po' per mancanza d'aria.
Lo guardo nei sui occhi scuri e gli sussurrò all'orecchio: "Non ti preoccupare di questo.
Per domani mattina non saremo più qua"
"Eh cosa?! Che...che intendi?"
"Scapperemmo. Non ti preoccupare, ho già tutto sotto controllo" e gli faccio l'occhiolino.
Continua a guardarmi stupito.
*Lui in 10 minuti è riuscito a farmi recuperare quello che avevo perso in un mese: tutte le emozioni*
"Non dire niente a Emma e Norman. Lo scopriranno più tardi"
Detto questo andiamo insieme in biblioteca e passiamo una mattinata come non la passavo da tanto tempo, con la persona più importante della mia vita.

SKIP TIME (la notte)
Avevo capito perché avevo quegli strani attacchi di pazzia, la mamma metteva  una specie di droga nelle barrette al cioccolato. La mettiamo così? Bene allora che abbia inizio il mio piano.
Ero ancora sotto l'effetto di quella specie di droga quindi sembravo pazza.
Vado in cucina senza fare rumore e prendo un coltello. Questo stato di adrenalina mi faceva quasi mancare il respiro.
Vado in camera della mamma e impugno il coltello. Era nel letto che stava dormendo ma questo era solo quello che mi voleva far credere...era solo un manichino. Entro in una stanza segreta, da una botola nascosta sotto un tappeto.
C'era la mamma mentre parlava con qualcuno attraverso un apparecchio strano.
Mi nascondo e aspetto che finisca.

SKIP TIME (30 min dopo)
Io:"bene, bene, bene..."
Sorrido in modo perfido e la mamma si gira pietrificata.
"(T/n) cosa ci fai qui?"
"Ah sai com'è...delle certe droghe messe da te mi stanno facendo diventare pazza. Comunque vado dritta al punto"
Tiro fuori il coltello che avevo dietro alla schiena e glielo punto alla gola.








^eheheh suspense!^












"Che vuoi fare con quello...è pericoloso."
"Uhhh dici di serio? Ahahah. Non continuare a fingere con me! "Bastarda!"
"Seria? E tu cosa saresti sentiamo? Tu sei peggio di me!"
"Non costringermi a farti del male
(t/n)"
"Mh io invece ci tengo tanto...a farti soffrire."
Infilzo il coltello nel suo braccio.
"Ops"
"Ahhh"
Mi prende il collo per stritolarmi ma le pugnalo la guancia.
"Peccato che il divertimento finisca così presto..."
*finta faccia triste*
"Vabbè, bye bye!"
Le mie pupille si stavano dilatando molto, sorridevo come una psicopatica e non vedevo l'ora di compiere la mia vendetta.
Impugno il coltello e lo avvicino alla pelle della mamma, prima del momento fatale...



🤪🤪Hey! So che è un capitolo corto, ma forse c'erano un po' troppe emozioni.
Non spoilero niente del prossimo capitolo ma dico solo che tra tutti è probabilmente il mio preferito di questa storia.
Detto questo ciau!( ^ω^ )🤪🤪

~LoL~

❤️𝒢𝓇𝒶𝓏𝒾𝑒 𝑅𝒶𝓎 𝓅𝑒𝓇 𝑒𝓈𝓈𝑒𝓇𝒸𝒾 𝓈𝑒𝓂𝓅𝓇𝑒 𝓈𝓉𝒶𝓉𝑜❤️Where stories live. Discover now