capitolo 2 - un abbraccio inaspettato

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-Io... - non sapevo cosa rispondere. notai di essere un po' in mezzo, mi spostai verso la parete. - Scusa...

Tenevo lo sguardo basso, mi vergognavo. 

-Tranquilla...

Quella voce aveva qualcosa di particolare, di bello, di caldo, di accogliente. Fu in quel momento che alzai lo sguardo. La prima cosa che vidi erano gli occhi. Erano un misto tra azzurro e grigio. Sulle ciglia c'era un po' di mascara, un altro po' era colato intorno. Anche lei stava piangendo? Aveva i capelli poco più lunghi dei miei (cioè abbastanza corti), di un blu elettrico. Indossava un vestitino nero che le arrivava sopra le ginocchia e le scopriva le gambe. Ai piedi aveva un paio di scarpe col tacco. Doveva essere leggermente più bassa di me. 

Mi sembrava di riconoscerla...

-Ci conosciamo? - chiesi dopo un attimo di indecisione. 

-Non so, forse ti ho vista su Instagram. Dovresti essere amica di gente che conosco...

Improvvisamente mi ricordai.

-Sei Alya? 

-Si! Ahh, mi ricordo di te. Ci eravamo scritte una volta quest'inverno. - Mi abbracciò. Non me lo aspettavo. Nessuno mi aveva mai abbracciato la prima volta che ci incontravamo. Nessuno mi aveva mai abbracciato così. Era un abbraccio dolce, morbido, e per un attimo mi sentii bene.

-Che serata di merda... - disse lei, dopo. 

-Concordo. - risposi io. Avevo smesso di piangere, dopo che lei mi aveva abbracciato. Uscimmo dal bagno e iniziammo a parlare.

-Ho litigato con la mia ragazza... - confessò lei. 

-Wow... anche tu non sei etero! - mi sembrò una cosa così stupida da dire, ma non riuscii a trattenermi. Confermava che tutte le persone con cui andavo d'accordo non lo erano. 

-...anche tu?!

Annuii: - Prima ho visto la ragazza che mi piace baciare un ragazzo.

-Mi dispiace... - rispose lei. Restammo in silenzio. Non sapevo bene cosa dire. Sono sempre stata troppo fottutamente timida. E forse lo era anche lei. O forse era giusto che stessimo in silenzio. Rientrammo nel locale della festa. Daniela mi guardò male. Non capii perché. 

-Beh, allora, devo tornare dalle mie amiche... - feci io.

-Sì, anche io. Ciao. - mi abbracciò. Wow. Chi se li aspettava due abbracci in una sera? Non abbracciavo mai nessuno, e mi ero convinta che mi stesse bene così, ma la verità è che amai quegli abbracci, e pensai che non ne avrei mai avuti abbastanza. 

-Ciao. - sorrisi.

Andai dalle mie amiche.

-Scusate se me ne sono andata, l'ho vista baciare quel tipo e...

-Sì, tranquilla. - disse Ilaria. Daniela invece restò in silenzio, con lo sguardo dall'altra parte.

-Dani, tutto bene? - chiesi io, vedendola così.

-Sì... cioè no. Mi sta sul cazzo la tipa con cui parlavi prima. 

-E quindi? Mica è venuta a parlare con te! - dissi io, un po' arrabbiata. In fondo quella ragazza era stata gentile. Daniela non poteva venire a dirmi con chi potevo parlare e con chi no. 

-Sì, ma lei non mi piace come persona in generale. - ribattè lei.

-è solo stata gentile! - risposi io, alterata. - E visto che non tutti lo sono con me l'ho apprezzato. Sentiamo, che problema hai esattamente con lei?

Daniela sospirò. 

-Andavamo alle elementari insieme, lei se la tirava un sacco, in classe seguivano tutti quello che diceva lei. Alla fine ho cambiato classe per questo. 

-Ma è stato anni fa! Le persone cambiano. Anche io da piccola ero molto diversa da come sono adesso. Non intendo giudicare nessuno basandomi sul giudizio di una persona che non ci parla da anni perché ci ha litigato alle elementari! è stata gentile con me e basta.

-Adesso basta! - strillò Ilaria. - Avete davvero intenzione di rovinarvi la serata per questo? Non parliamone mai più di questa storia e fine. Venite, andiamo a prendere da bere.



voglio solo te // LGBTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora