Los Angeles 2 - Danger SOSPESA

4

Saliamo su due taxi e tutti insieme ci dirigiamo a Venice Beach.

"Scusa, ho dormito male" mi sussurra all'orecchio.

Lo guardo e sembra sincero.

Gli stampo un bacio sulle labbra e mi giro a guardare le case che scorrevano.

Mi sembrava un ambiente così famigliare...e lo era.

***

"Oh mio dio no!Non ci provare!" Grido correndo inseguita da Alex che cerca di buttarmi in acqua.

Non è caldissima e non sono pronta ad avere freddo.

"Madison sono più veloce di te!" Grida e mi fermo
arrendendomi.

"Hai ragione, tregua?" Chiedo speranzosa.

"Tu mi hai buttato tutta la sabbia addosso quando ero bagnato!"

"Scusa?" Sorrido indietreggiando.

Si ferma e lo faccio anch'io.

Improvvisamente comincia a correre ancora più velocemente e mi prende su una spalla come se fossi un sacco di patate e corre dentro l'acqua.

"Stronzo!" Dico mentre mi tiro via tutti i capelli dalla faccia.

Forse avrei dovuto ascoltare Jac.

"Fra un po' è il tuo compleanno, possiamo dare il via agli scherzi del pre-festa"

"Uffaaaaaa" mi lamento cominciando a nuotare prendendo confidenza con la temperatura dell'acqua.

Lui ride mentre nuotiamo per andare dagli altri.

Giochiamo un pochino a beach volley come dei bimbi e poi passiamo la maggior parte del tempo ad abbronzarci.

Verso le 19 io e le ragazze decidiamo di ritornare a casa per cominciare a prepararci per stasera siccome abbiamo bisogno di più tempo.

"Hai risolto con Jac?" Chiede curiosa Sam.

"Si, si è scusato prima"

"Credo di essermi ustionata" si lamenta Cass.

Alzo lo sguardo dal telefono e in effetti è rossissima.

"Ho una crema dopo sole se vuoi" parla Emily.

"Cazzo grazie, fa malissimo" sussurra di nuovo la mia migliore amica.

"Cosa facciamo dopodomani?È il 6" Chiede di nuovo Sam.

Metto via il telefono nella borsa e alzo lo sguardo verso la sua figura dubbiosa.

"Oltre a cena e discoteca non saprei cosa proporvi" sorrido.

"Nah, Madison sono 18 anni, organizzeremo noi qualcosa di figo"

"In due giorni?" Chiede Emily.

"Ce la possiamo fare" finisce la riccia mentre scendiamo dal taxi.