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"Alice-dice-Alice O'Brien"

Aspetta, cosa?Chi è Alice O'Brien?

Mi giro verso di lui confusa. Continuo a fissare il soffitto ma riesco a percepire la tristezza che emana quel nome.

"Chi è Alice O'Brien?"chiedo mettendomi su un fianco.Lui si gira e mi guarda diritto negli occhi, il suo sguardo il questo momento sta appiccando un incendio nella parte più profonda della mia anima.

È così concentrato a guardami negli che occhi che secondo me riesce a percepire ogni mia emozione.

"La causa del mio bipolarismo" dice quasi in un sussurro. Ancora non riesco a capire.

"Dylan.." dico il suo nome come un tono di confusione.

"Quando avevo 6 anni avevo una sorellina di nome Alice. Eravamo così legati nessuno poteva separaci. I nostri genitori sapevano quanto era importante per me Alice, era tutto per me.
A 10 anni mia sorella iniziò ad avere sempre dolori per tutto il corpo, così i miei genitori la portarono dal dottore-una lacrima scivola sulla sua guancia e i suoi occhi fissi suoi miei mi gelano l'anima-aveva una brutta malattia.Le cure non servivano a niente, anzi sembrava peggiorare. Fin quando non si è spenta tra le mie braccia" singhiozza e io inconsapevolmente prendo la sua mano e gliela accarezzo.

"Ti starai chiedendo cosa centri tu. Lei era identica a te, io impazzisco quando ti vedo, mi sale la rabbia, tristezza, timore, delusione...-nell'udire quelle sue parole lascio la sua mano e abbasso il capo

"-I-Io gli avevo promesso che l'avrei salvata, l'avevo promesso" dice mentre si mette a sedere.

Mi metto vicino a lui e appoggio la testa sulla sua spalla.

"Mi vuoi abbracciare?" chiedo un po' imbarazzata. Lui alza il suo sguardo verso di me e si piomba tra le mie braccia. Mi stringe forte.

"Ti voglio bene Alice" mi dice mentre mi guarda negli occhi.

"Dylan..." dico con la voce spezzata e le lacrime agli occhi.

Non avrei mai pensato di dirlo, ma mi fa male vederlo così.

"Ti prego Dylan" dico scoppiando a piangere

"Come mi hai chiamata?" chiedo con voce tremante.
Lui mi guarda e scoppia a piangere. Questa volta però è diverso, sta avendo un'attacco di panico.

"N-non r-riesco a-a r-r-respirare" si butta a terra.

"Cerca di trattenere il respiro Dylan" dico e lui inizia a piangere

"N-no" si è fermato non riesce a mettere insieme due parole-

"S-stella a-aiutami" mi sussurra mentre perde le forze .

Senza pensarci due volte prendo il suo volto tra le mie mani e lo bacio. Gli metto le mani dietro la nuca e aspetto finché non ho bisogno di aria e mi stacco.

Lui mi guarda incredulo e sussurra un
"Grazie" sorrido leggermente e mi asciugo le lacrime. Mi alzo e lui fa lo stesso.

"Io ora vado, ti lascio fare le cose da donna" mi dice un po' imbarazzato.

Mentre sta per aprire la porta richiamo la sua attenzione.

"Dylan"si gira verso di me "Ti perdono" dico mentre una lacrima riga il mio volto.

Sulla sua faccia si forma un sorriso grato.
Ed esce dalla stanza.

Mi siedo sul letto per realizzare cosa è appena successo. Mi faccio una doccia per spazzare via tristezza e stupore.

Mi metto una maglia rossa con dei patoloncini che Giulia mi aveva costretto a comprare.
Scendo giù e saluto tutti.

"Amica mia-Giulia mi abbraccia forte-buongiorno" gli do un bacio sulla guancia.

"Buongiorno piccola" mi saluta mio
fratello.

"Buongiorno" dico sorridendo.

"EHIII" mi urla nell'orecchio Jace.

"SEI PER CASO IMPAZZITO?" urlo mentre mi metto una mano sull'orecchio e lui mi lascia un leggero bacio sulla guancia.

"Ehi ma sapete cosa c'è che non va con Dylan?" chiedo Tyl guardando Dylan che sta fissando il vuoto sul bordo piscina.

Io lo guardo con le lacrime agli occhi percependo il suo dolore.

"Non lo so sta così da più o meno 10 minuti"risponde Jace mentre mette il suo braccio sulla mia spalla.

"Già, Stamattina si è svegliato alle 4" dice Tyler. Condividono la stanza, sono diventati abbastanza uniti.

Tutti guardano il mio volto perso mentre guardo la figura di Dylan sul bordo piscina.

Così passo gli occhi su tutti e faccio una tosse leggera per portare in dietro le lacrime.

"Avete per caso litigato"chiede Giulia. Faccio un cenno(no)con la testa e sorrido leggermente.
Tyler e Jace si guardano e poi guardano Giulia.

"Vai a parlare con lui, penso che la tua presenza lo faccia stare bene"dice Tyler.

"Da cosa lo deduci-si intromette Jace- gli sta rovinando la vita" Giulia lo guarda arrabbiatissima.

"Okey okey" alza le mani il biondino. Prendo coraggio e vado verso la piscina.

Sento il suo singhiozzare e inizio a piangere anche io.

"Dylan.."dico con voce spezzata. Si gira lentamente, mi guarda e poi si gira nuovamente.

Mi metto seduta vicino a lui. Metto la mia mano sulla sua e appoggio la mia testa sulla sua spalla. Lui appoggia la sua testa sulla mia e piange ancora di più.

"Se vuoi io ti lascio andare per non causare più quel dolore"dico io rimanendo in quella posizione.

"Io invece ti chiedo di restare perché solo tu puoi colmare quel dolore." Risponde sottovoce.

Il mio cuore perde un battito.Mi stringo ancora di più a lui.

Ho trovato il mio posto.

Spazio autrice
un po' piccolo ma un capitolo importante 🖤

Because of you||Dylan O'BrienWhere stories live. Discover now