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La settimana è passata velocissima.

Mi risveglio a causa del sole.
Mi siedo sul letto e inizio a contemplare il nulla per circa 5 minuti.

"Cugina allora?Svegliti dobbiamo andare" mi comunica la voce odiosa di Ester. Avevo dimenticato che ci sarebbe stata anche lei.
Lei mi guarda schifata ed esce dalla stanza.

Sbuffo e scendo dal letto. Il sorriso ritorna quando inizio a realizzare che passerò un'intero weekend con i miei amici e con Dylan.

Vado velocemente in bagno e mi faccio una doccia calda ma veloce. Mi vesto con un maglione nero e dei jeans chiari. Per le scarpe, inutile dire, che indosso le mie adorate fila.

Asciugo i capelli lisci solo perchè non ho voglia di prendere il diffusore per i capelli ricci.
Metto un po' di profumo e prendo la valigia che avevogià preparato due giorni fa.

Scendo le scale e vado giù in salotto dove per mia sorpresa mi ritrovo la bionda e la rossa nel mio salone.

"Ma buongiorno occhi azzurri, sei pronta per un weekend da fuoco?" Dice Giulia.

Io arrossisco subito

"Cosa intendi?" dico imbarazzata.
Lei si sbatte la mano in fronte e scuote la testa ridendo.

"Poi sarei io quella pervertita" dice Giulia.

"Guarda che sei tu che hai fatto una domanda a trabocchetto" Clarisse si aggiunge alla discussone.

"Visto?" Dico io con aria vittoriosa.

Lei alza gli occhi al cielo e sbuffa.

Tyler arriva dalla cucina seguito da James e Ester. Quest'ultima è munita di specchietto e rossetto.

"Allora quando si parte?" Dice sbuffando.

"Genio se non arriva Dylan come vuoi partire?"dice Giulia.

Io mi faccio scappare una risata e lei si gira verso di me e mi guarda malissimo.

Nell'esatto momento i cui lei va nel salotto a salutare i nostri genitori, il campanello suona.

Sto per andare ad aprire i0, ma Tyler mi precede.

Appena entra Dylan il ricordo delle sue labbra sulle mie si fa spazio nella mia testa. Arrossisco violentemente.

Quando mi abbraccia, mi rendo conto che ha appena salutato tutti e io per tutto il tempo sono rimata a fissarlo fantasticando sul nostro bacio.

Ricambio l'abbraccio e sorrido.

"Come va?" Mi sussurra all'orecchio.

Lo stringo ancora un po' e sussurro.

"Ora molto meglio" lui si stacca dall'abbraccio e lo vedo tentato nel baciarmi. Ma alla fine stringe il mio naso tra le sue dita e mi sorride.

Quando si gira verso gli altri ci rimango un po' male, ma alla fine non dobbiamo correre, giusto?

"Allora noi adulti andiamo in questo villaggio-il padre di Dylan mostra l'opuscolo dell'albergo in cui. alloggeranno loro-mentre per voi, queste sono le chiavi della casa. Buon divertimento! Ah Dylan non correre."

All'ultima frase, Dylan rotea gli occhi e sbuffa. Io mi lascio scappare una piccola risata e la madre di Dylan si avvicina a me.

"Vai tu in macchina con lui ti prego, quando ci sei tu lo vedo più tranquillo" mi dice sorridente.

La mia faccia è un misto tra il "scioccata" e "oddio" e "sono felicissima".

Because of you||Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora