Un tunnel senza fine

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L'essere scontrosa, la confusione, la vista offuscata...
Erano tutti dei sintomi di ciò che ben presto avrebbe portato Y/n in un tunnel senza uscita.

Farmaci, cure, chemioterapie.

La sua vita era diventata quella, sapeva che sarebbe morta eppure non smetteva di sorridere.

Hyunjin non l'aveva prese bene, cercava di non darlo a vedere ma il giorno della notizia tornò a casa e in preda alla rabbia e alla disperazione spaccò qualsiasi cosa trovò per casa.

Ogni giorno la vedeva sempre più debole, ogni giorno le accarezzava i capelli e casualmente una ciocca si staccava costretto così a nasconderla in tasca per poi buttarla nel cestino segretamente solo per non far preoccupare lei.

Partecipò alla sua rasatura a zero.

Quel giorno Y/n pianse e pianse, si, erano solo capelli ma a quale ragazza non farebbe male vedere i propri capelli scomparire così?

Hyunjin però la trovava bella comunque e non perse occasione di farle l'ennesimo regalo; gli regalò una cuffia che tanto amava, la sua preferita.
Y/n l'adorò fin da subito, aveva il suo profumo, toccandola poteva ricordarsi di lui.

Ebbene si, aveva perfino paura a dimenticarsi di lui da un giorno all'altro per quel tumore.

I ragazzi... anche loro soffrirono talmente tanto da andare a trovare la ragazza ogni volta che potevano.
Ma come si poteva essere così sfortunati da ammalarsi una seconda volta?

Y/n rientrava in quella categoria.

E per quanto riguarda Wooseok... il giorno della verità si chiuse in camera senza voler parlare con nessuno.
Rimase chiuso li dentro per 2 giorni esatti e quando uscì urlò nel bel mezzo del corridoio di quanto fosse fiero che la sua migliore amica lottasse ancora.

Voleva far sapere al Mondo di come Y/n affrontasse la cosa a testa alta, se ne uscì così; e lei per prima fu felice nel vederlo sorridere nonostante gli occhi lucidi.

Ma lei a differenza di tutti aveva deciso di liberarsi di qualsiasi pensiero.
Troppi pensieri in testa?
Lei non lo voleva.
Non si sentiva a posto con se stessa se pensava troppo e a troppe cose.
Ormai non si curava nemmeno più a ciò che diceva.
Ciò che le veniva in testa diceva, a volte poteva sembrare scema, a volte scorbutica, altre volte apatica.

Ma tutti la conoscevano bene, tutti sapevano che non era davvero lei a parlare ma era solo la malattia.

Perché ormai Y/n non esisteva più.

Esisteva solo il tumore.

...

"Domani è il grande giorno eh..." cominciò Hyunjin guardando il tramonto dalla terrazza dell'ospedale.

"Grande giorno? Sarà un giorno come gli altri... penso."

"Per te potrà pur essere così... ma per me no. Io so che tu domani ti sveglierai."

"E se non mi svegliassi?" lo guardò.

"Tu lotterai vero?"

"Lo farò. Per te."

Hyunjin la baciò mentre la luce del sole li illuminava, il cielo rosa, con le nuvole che sembravano zucchero filato...
Sembrava quasi l'ultimo giorno sulla Terra, era tutto così bello da renderlo indimenticabile, perché infatti, Hyunjin non avrebbe mai dimenticato quella sera, come non avrebbe mai dimenticato il giorno prima e il giorno prima ancora.

Aveva impresso nella sua mente anche il più stupido dei momenti perché se vissuto con lei allora era speciale.
E ne andava fiero.
Ne andava fiero eccome.

FC//Hwang HyunjinWhere stories live. Discover now