Finale alternativo

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[Giorno in cui i genitori di Y/n decidono di spegnere le macchine]

Y/n era li.

Su quel lettino d'ospedale in una stanza cupa che non era la sua, una stanza grigia, non c'era niente che potesse dire "Questa è davvero la stanza di Y/n."

Hyunjin era li.

A stringerle la mano.

Era passata una settimana e quel giorno i genitori avevano deciso di spegnere le macchine e lasciare andare via la figlia.

Il perché?

Non volevano fare lo stesso errore con il suo fratello gemello.
Lo avevano tenuto in vita talmente tanto a lungo sotto i ferri che divenne una tortura vederlo senza che muovesse nemmeno un muscolo.

Non volevano commettere lo stesso errore.

L'avrebbero lasciata andare così com'era giusto fare.

Quel giorno passarono nuovamente tutti e i genitori stessi decisero che Hyunjin potesse essere l'ultimo a vederla prima di staccare la spina.

E per questo era li.

Ad accarezzarle la mano con il pollice mentre quel continuo ticchettio della macchina accanto lo disturbava incessantemente.

Quando Yoorim arrivò abbracciò il ragazzo e si diresse verso le macchine.

"Ora spegnerò le macchine... potrebbe sembrare che stia soffrendo in un primo momento... la vedrai espellere gli ultimi respiri dal suo corpo ma... è normale..." disse spegnendo pure la macchina con quel dannato ticchettio.

"Abbi coraggio." gli massaggiò una spalla con la mano prima di lasciarlo solo.

Hyunjin si avvicinò a lei prendendo quella mano come fosse la cosa più preziosa che avesse ancora.

"Sai... avevo intenzione di cantarti quella canzone... te lo avevo promesso Y/n..."

"We'll take the highway to heaven and i can't wait to love you all alone."

"We'll take the highway to heaven on the 101, let's just see where it goes."

Hyunjin rimase li qualche minuto tenendo gli occhi chiusi continuamente chiusi.

Non riusciva a guardare il suo grande amore mentre dava gli ultimi respiri, era qualcosa di impossibile e spaventoso.

Volle comunque rimanere li.
Fino a quando Yoorim, che nel mente era fuori dalla stanza a monitorare la situazione tramite il vetro trasparente della stanza, sarebbe rientrata ufficializzando la data e l'ora del decesso.

Il tempo sembrava passare a fatica.
Sembrava che passassero ore e invece l'ora cambiava solo di un minuto.
Davvero stressante.

I respiri di Hyunjin divennero sempre più affannati, sostituiti dai suoi singhiozzi che erano l'unica cosa a far rumore nella stanza.

D'un tratto però fu preso alla sprovvista, una scossa si liberò dal suo corpo quando la mano che stringeva la strinse a sua volta.

FC//Hwang HyunjinDonde viven las historias. Descúbrelo ahora