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Josephine's POV


"Chiama e contatta tutti i giorni!" esclama mia madre Elisabeth abbracciandomi all'uscita del dormitorio del college.

Spero solo che non pianga. Odio vederla piangere anche se credo che le sue sarebbero lacrime di gioia.

"Mamma è il college non un corso di sopravvivenza." Preciso sperando di tranquillizzarla.

Il college. Un'emozione unica per me che aspetto da tutta la vita, un po' meno entusiasmante per mia madre non pronta a dire addio alla sua figlia minore.

"Lo so ma... la casa sarà cosi vuota senza di te e Kat." Ammette lasciandomi andare.

Katherine è mia sorella maggiore. Una volta terminato il liceo qui a Londra, ha preferito lasciare il nido amorevole dei nostri genitori per andare a studiare recitazione in America. Nel frattempo frequenta anche l'università di legge nel caso in cui non riuscisse ad entrare nel mondo dello spettacolo.

"Tesoro per favore ne abbiamo già parlato ricordi?" domanda retorico mio padre Stephen raggiungendoci pronto a salutarmi. "E poi distiamo solo un'ora da lei non è cosi una grande tragedia."

"Immagina se fossi andata a studiare in America come Kat." Puntualizzo.

"Se avessi bisogno di qualunque cosa, qui studia anche il figlio di un collega di tuo padre...." Inizia mia madre accarezzandomi il viso. "Com'è che si chiama tesoro?"

L'ultima cosa che voglio è fare affidamento su un estraneo. Non è proprio da me.

E' poi sono all'università di Birkbeck, a solo un'ora da casa. Cosa potrebbe mai succedere?

"Mamma... condivido l'appartamento con Pia e Alex ricordi? Se avessi bisogno di qualunque cosa, chiederei a loro e non ad un estraneo." Preciso prima che mio padre possa anche risponderle.

Alex e Pia. Pia e Alex.

Le mie migliori amiche del liceo. Quando mi sono trasferita da Perth sono state le prime con cui ho fatto amicizia. Abbiamo sognato questo giorno per tanto tempo, e finalmente è arrivato. Non solo frequentiamo lo stesso college, ma mio padre è riuscito anche a metterci in stanza insieme.

"Si ma è più grande, frequenta già il terzo anno potrebbe...."

"Ora perché non vi mettete in macchina e mi lasciate tornare dentro cosi che possa disfare i miei scatoloni?" domando interrompendola facendole capire che non ne voglio proprio sapere della sua assurda idea.

Guardo mio padre che accenna un sorrisetto divertito, per poi avvicinarsi per darmi un lungo bacio sulla fronte.

"Occhi aperti principessa. " mi raccomanda premuroso.
"Sempre grande capo." Rispondo facendogli il saluto da scout.


Rientro nella mia stanza 10 minuti dopo, a causa della poca memoria fotografica che mi ritrovo , perdendomi tra i corridoi del dormitorio femminile. Tutto sembra cosi uguale, non ci sono indicazioni, e le altre matricole arrivate oggi di certo non mi hanno reso le cose facili.

"Stavamo per chiamare la polizia." Esclama divertita Pia quando apro la porta dell'appartamento che ci è stato affidato per questo anno scolastico.

"Mi sono già persa." Rivelo imbarazzata. "La sera vi toccherà lasciare delle briciole di pane nel corridoio cosi seguirò la scia."

"Tempo qualche giorno e ci ambienteremo." Dice sicura di se Pia mentre collega i cavi della televisione nel salotto.

Fortunatamente ci hanno assegnato dei nuovi appartamenti, dotati di tre stanze singole, un bagno, un salotto e un cucinino anche se nel campus c'è la mensa quindi difficilmente lo utilizzeremo.

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