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Josephine' s POV


"Non correre cosi veloce ti prego!" esclama con il fiatone Alex mentre cerca di tenere il passo.

"E' un po' un controsenso sai, visto che di solito chi corre lo fa velocemente." Puntualizzo rallentando un po'.

Quando ha accettato di venire a correre con me stasera ne sono stata contenta ma la cosa mi ha sorpreso molto. Alex non è mai stata una tipa atletica neanche al liceo eppure madre natura le ha donato un corpo da urlo. Io a differenza sua ci ho sempre tenuto alla forma, praticando sempre sport diversi fin da bambina. Perciò al quarto anno con la scusa dei crediti formativi, sono entrata nella squadra delle cheerleader con Pia, diventandone nel giro di qualche mese anche capitano.

"Fermati un secondo..." mi dice abbassandosi poggiando le mani su entrambe le ginocchia. "Devo... devo parlarti."

"Parlarmi?" domando confusa facendo jogging verso di lei cosi da non fermarmi. "Non possiamo farlo dopo?"

"No è una cosa importante... cioè non proprio importante ma gli ho promesso che ne te avrei parlato perciò..."

Gli ho promesso?

Ho la vaga impressione di sapere già dove voglia arrivare con questo suo giro di parole.

"Stamattina in caffetteria c'era anche l'amico di Felix,Hero."

Alzo subito gli occhi al cielo avendo capito tutto.

"Mi ha fatto un sacco di domande su di te."

"Tu non gli hai risposto giusto?" chiedo sicura di me. Ma quando vedo la sua faccia, inizio seriamente a preoccuparmi. "Alex...non gli avrai risposto davvero."

"Voleva sapere cosa ti piace fare, cosa ti piace mangiare, se eri fidanzata... non sapeva neanche il tuo nome perché mi ha detto che non gliel'hai voluto dire."

"Puoi darmi torto?" domando retorica. "Senti non ne voglio neanche parlare."

Riprendo a correre e sento Alex seguirmi anche se con non poche difficoltà.

"Perché non ci vuoi neanche uscire? Ma l'hai visto bene? E' un figo pazzesco." Ritenta Alex non mollando la presa.

Certo che l'ho visto. E si, non posso nascondere che è un bel ragazzo ma non ci tengo ad essere l'ennesimo nome da aggiungere ad una qualunque lista.

"Certo che l'ho visto e so che ragazzi cosi portano solo guai."

"Come sei melodrammatica." Dice Alex. "Siamo al college devi goderti la vita!"

Mi blocco di colpo quando arriviamo all'entrata del dormitorio femminile con la scusa di volerla aspettare.

"Preferisco godermela con una persona che voglia impegnarsi seriamente."

Ci ho già provato. Una relazione solo sesso non fa per me. 

Dylan al liceo mi aveva convinto ma dopo pochi mesi ho capito che oltre all'interesse fisico stavo impiegando anche altro in quella relazione. E lui, al momento della scelta, ha preferito andare a letto con il vice capitano della mia squadra.

Mi sono ripromessa di non cascarci più. Va contro tutti i miei principi.

"Lui di sicuro vuole godersela con te." Puntualizza Alex voltando l'angolo con me mentre io prendo le chiavi.

"Qualcosa mi dice che riuscirebbe a far godere anche una lesbica." Aggiungo aprendo la porta entrando camminando all'indietro per guardare Alex. "Voglio dire non posso negare che sia un bel ragazzo ma..."

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