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Josephine's POV


"Sono uscita solo mezz'ora fa e già ti manco?"

Sono in sala mensa. Piove a dirotto altrimenti mi sarei allungata in quel bar dove il caffè è decisamente più buono di questa schifezza sporca che sto bevendo.

"Dove sei?" domanda la mia amica Alex non appena rispondo.

"In mensa... te lo avevo detto, sto ricopiando degli appunti prima della lezione."

"Hero è andato via 5 minuti fa." Mi avvisa Alex euforica a telefono. "Ha portato a tutte la colazione ma in realtà era espressamente per te."

Cosa?

"Era cosi carino..." ammette Alex con voce dolce. "Impacciato ma carino."

Ieri prima che ci interrompessero mi stava dicendo qualcosa in merito alla colazione ma l'ho completamente ignorato.

Primo non pensavo fosse serio. Secondo ero troppo concentrata sull'interrogatorio che Alex mi avrebbe fatto una volta andati via i ragazzi.

Mi sento un po' in colpa devo ammetterlo.

"Hai il suo numero?" domando visto che non ce li siamo ancora scambiati.

"E' libero questo posto?" domanda una voce alle mie spalle facendomi sobbalzare.

Mi volto e vedo Hero con una felpa bianca addosso, jeans neri strappati , un berretto nero, un paio di caffè tra le mani e una busta con qualcosa d'asporto dentro.

"Posso mandartelo su whats..."

"Lascia stare, ti richiamo." Dico ad Alex staccando la chiamata. "Che... buongiorno."

"Buongiorno a te." Dice Hero guardando sul tavolo che ho occupato i rimasugli di una colazione non consumata. "Non dirmi che hai già fatto..."

"In realtà no." Ammetto imbarazzata. "Ci ho provato ma il caffè qui fa schifo e..."

"Ieri non ho avuto modo di chiederti di fare colazione insieme..." ammette sedendosi accanto a me. Sento subito nell'aria l'odore della soia.

Se n'è ricordato.

"Si... è che ero più concentrata ad inventare delle scuse plausibili per Alex vista la nostra assenza."

"Anche lei ti ha fatto l'interrogatorio come Felix?"

"Eh già.." sussurro. Hero mi porge il mio cappuccino ancora caldo e poi fa un sorso del suo caffè. "Cosa... cosa gli hai detto?"

Alex e Felix ci hanno beccati in pieno mentre ci stavamo baciando fuori la porta della nostra stanza. Quindi non ho potuto inventare tante bugie. Anche se avrei voluto per rendere le cose meno ufficiali.

"Solo l'ovvio... ovvero che ci stiamo conoscendo." dice tranquillo.

"Hai tutta la felpa zuppa." Gli faccio notare cambiando discorso toccandogli l'indumento che indossa. "Ti verrà un'accidenti."

Lui in tutta risposta si alza e se la sfila velocemente, restando cosi solo con una t-shirt a mezze maniche bianca. Mentre lo fa, i miei occhi cadono inevitabilmente sui boxer che fuoriescono dal jeans.

"E pensare che ieri si moriva di caldo e stavamo facendo il bagno al lago." Sussurra malizioso sedendosi di nuovo mettendomi in testa il suo berretto nero.

"Si sa il tempo in Inghilterra è altalenante." Preciso scrollando le spalle bevendo un lungo sorso di bibita. "Ma ... grazie per questo."

"Non è finita qui..." ammette prendendo la busta della caffetteria strappandola a metà mostrandomi due muffin all'interno. "Mirtilli o cioccolato?"



Da Hero: non prendere impegni stasera.

Sono in classe a seguire la lezione di astronomia, uno dei tanti esami a scelta che devo sostenere il primo anno anche se non c'entra nulla con la laurea in letteratura che devo conseguire qui al college.

La professoressa continua a spiegare la nascita di una stella e di come questa diventa una supernova mostrandoci degli ologrammi sul soffitto.

Vedo il cellulare vibrare sul banco e lo prendo, ma non riesco a vedere nulla visto che ho la luminosità bassissima. Voglio evitare di disturbare la lezione cosi che lo nascondo di nuovo sotto al quaderno, e riprendo a seguire la spiegazione.

L'aula è al buio, e la voce della professoressa risuona tra le pareti amplificandosi visto il silenzio che ci circonda.

Poi però sento la porta dell'auditorium alla mia sinistra aprirsi, sott'occhio noto uno strano movimento, e quando mi vado a girare, qualcuno prende posto accanto a me cosi velocemente manco fosse un ladro che si sta nascondendo dalla polizia.

"Che stai facendo?" sussurro divertita.

"Imparo qualcosa sulle stelle." Sussurra Hero in netta difficoltà visto che è seduto in una posizione davvero scomoda vista la sua altezza.

"Intendo dire cosa ci fai qui." Aggiungo guardandolo.

E' passata una settimana dalla nostra nuotata al lago. Questo sabato siamo stati tutti insieme e siamo andati a ballare in una discoteca proprio fuori al campus. E' stato divertente, e per ora le cose con Hero procedono tranquille.

Ci conosciamo, un paio di volte abbiamo anche studiato insieme in biblioteca. Cioè io ho studiato, lui faceva finta di sfogliare i libri.

"Stasera non prendere impegni." Sussurra rimettendosi dritto con la schiena.

"Manca un'altra settimana al nostro secondo appuntamento." Puntualizzo divertita.

"No quello della prossima settimana sarà il quinto o il sesto... non ce la faccio ad aspettare." Rivela sincero prendendo dalla tasca un foglietto ripiegato porgendomelo.

Lo apro anche se sono sicura di non leggere nulla per via del buio e degli occhiali.

"Cinema in auto." Mi chiarisce Hero facendomi entusiasmare subito. "Proiettano Captain Marvel."

Sapeva che era uno degli ultimi film Marvel che mi mancava all'appello per completare la lista. Mancava ad entrambi in realtà. Sono una grande fan dei film sui supereroi, e me ne vanto anche visto che ricordo anche i più piccoli collegamenti tra i vari film.

"Che dici?" chiede conoscendo già la risposta.

"Ci sto ovviamente..." sussurro contenta. "Ma penso io alla cena."

Odio il fatto che debba pagare anche per me. Solitamente quando usciamo è sempre cosi. Ed è una cosa che non sopporto visto che posso permettermi di pagare per me e se volesse per entrambi. Mio padre mi passa tutti i mesi dei soldi che non uso. Prendono solo polvere all'interno della borsa.

"Non ricominciare Jo." Sussurra e noto che alza gli occhi al cielo.

"Hai appena alzato gli occhi al cielo con me?" chiedo citandolo testualmente visto che qualche giorno fa ho fatto la stessa cosa anch'io e lui per punirmi mi ha baciato con tanta foga e passione da farmi venire il fiatone e le labbra gonfie.

"E se anche fosse?" domanda sfidandomi.

"Me lo ricorderò..." preciso prima di riprendere a seguire la lezione, e le varie proiezioni che accompagnano la voce della professoressa.

Sento gli occhi di Hero su di me, ma lo ignoro di proposito. In realtà prima che arrivasse la lezione era interessante mentre ora... ora sono distratta da altro.

Quando lo vedo sporgersi verso di me, mi irrigidisco di colpo e mi mordo istintivamente le labbra.

"Hai idea di quanto tu sia bella in questo momento?" mi sussurra direttamente all'orecchio facendomi venire la pelle d'oca prima di darmi un bacio sulla guancia per poi appoggiarsi alla mia spalla. 

It's youWhere stories live. Discover now