Capitolo 4

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I want the truth.

Pansy e Yves si erano felicemente sposati dopo la scuola, i due ragazzi erano stati per molto tempo sulla bocca di molte persone soprattutto dopo la gravidanza della mora.
Il loro piccolo Francois aveva due anni e mezzo ed era uno splendido bambino amato da tutta la sua famiglia, dopo la rottura tra Draco e Hermione la ragazza aveva perso i contatti con quest'ultima e doveva ammettere che ne sentiva la mancanza, Yves le aveva detto che con il tempo sarebbe passata ma non fu così. Ricordava perfettamente il giorno in cui Draco in lacrime le raccontava di come l'aveva malamente lasciato, l'unica volta in cui aveva messo a nudo il suo lato più umano nel momento peggiore.
Blaise e Daphne erano stati invitati a cena da loro quella sera, anche loro con la loro primo genita Lucy, una bambina dolcissima con gli occhi verdi della madre.
«Draco ha rivisto Hermione» questa fu la notizia bomba che diede l'uomo entrando in casa Moreau, le due donne spalancarono la bocca scioccate e scattarono entrambe in piedi alla velocità della luce.
«Che cosa si sono detti?» chiese la bionda osservando il marito che sorrideva leggermente.
«Niente di particolare, ma Draco ha scoperto che la Granger ha un figlio, se non sbaglio compirà tre anni a giugno.»
«Blaise!» esclamò scioccata Pansy dopo un veloce calcolo portandosi entrambe le mani sulla bocca.
«Cosa?» chiese non capendo la reazione della mora che adesso camminava avanti e indietro per il salotto.
«Nove mesi prima di giugno era ottobre, Draco è il padre del bambino!» Daphne credette di sentirsi male, Blaise invece, come Yves, sputò il Firewhisky che stava sorseggiando restando immobile.
«Perché è andata via sapendo di essere incinta?» chiese visibilmente arrabbiata Daphne, privare Draco di una cosa così non aveva scusanti.
«Non lo so, magari non voleva farlo.» pensò ad alta voce il moro.
«Insomma Hermione lo amava da morire, forse qualcosa l'ha costretta ad allontanarsi» spiegò Yves accarezzando la moglie che lo guardava ed annuiva pensierosa.

Dopo essere stato dimesso dall'ospedale si recò immediatamente a casa di Hermione, dopo aver bussato insistentemente al portone bianco il piccolo Scorpius aprì la porta.
«Ciao Draco!» esclamò il piccolo sorridendo contento.
Hermione sentendo il figlio corse alla porta e Draco credette di avere un'allucinazione, la donna con i suoi foltissimi ricci indossava un semplice maglione di lana lungo fino alle ginocchia e dei semplici calzettoni grigi, la guardò per minuti interminabili e il bambino restò abbastanza confuso.
«Che fai qui?» chiese Hermione sentendo la gola incredibilmente secca, poi si girò verso Scorpius e sorrise teneramente.
«Tesoro vai a finire i compiti, se non li finisci non giochi.»
«Ma io voglio stare un po' con Draco.» disse mettendo su il broncio e incrociando le braccia al petto, prima che Hermione potesse ribattere si mise in mezzo Draco.
«Sai Scorpius che se non finisci i compiti dovrò andare via e non tornare più? Fai il bravo e vai a finirli.» disse sorridendo e scompigliandogli i capelli mentre lui ridacchiava e correva nel salotto per terminare i compiti.
«Dobbiamo parlare.» disse brusco entrando in casa di Hermione e trascinandosela nella prima stanza che trovò, la cucina.
«Non ho niente da dirti.» rispose la donna brusca incrociando le braccia al petto.
«E poi questa è violazione di domicilio, potrei chiamare gli Auror.»
«Mezzosangue io sono un Auror» disse sogghignando esattamente come faceva ai tempi di Hogwarts.
«Non m'interessa. Vattene.»
«Mi devi risposte Granger!»
«Non ti devo un bel niente» i toni di voce si stavano alzando e il piccolo bambino si distrasse fin troppe volte, così dato che i due adulti avevano dimenticato di insonorizzare la stanza si mise ad ascoltare e capì che parlavano di lui.
«Scorpius ti sembra niente! È mio...»
«No! Lui non è niente per te.»
«Perché menti!? Perché!» era arrabbiato ed Hermione non l'aveva mai visto in quel modo.
«Draco, ti prego.»
«A quanto pare ero l'unico dei due a tenerci alla nostra storia d'amore.»
«Cosa!?»
«Nascondermi una cosa così! Questo dimostra che sei un'egoista! Che non ti è mai importato niente di tutto ciò che ti ho raccontato di me!»
«Tu non sai un bel niente, Draco io ti amavo e per amore ho dovuto fare quello che ho fatto! Avrebbe ucciso Scorpius!» le lacrime ormai sgorgavano senza che lei potesse farci niente, erano libere, a quella affermazione il cuore di Draco si fermò.
«Chi?» chiese provando a calmarsi e avvicinandosi a lei poggiandole una mano sulla spalla.
«Chi Granger!?» provò a spronarla senza successo.
«Granger, maledizione dimmi chi!» era troppo nervoso per potersi calmare questo ormai lo avevano appurato entrambi, ma la ragazza aveva troppa paura.
«Non posso...» sussurrò tra i singhiozzi mentre  l'uomo difronte a lei non riuscì a non addolcire lo sguardo, l'amava ancora e vederla in quello stato gli fece male.
«Hermione ti prego, dimmi chi...»
«Draco ti prego, no»
«Dannazione Granger! Perché sei così testarda, ho il diritto di sapere chi mi ha privato della cosa più bella della mia vita!»
«Tuo padre e Astoria Greengrass.» disse in un sussurro abbassando lo sguardo sui suoi piedi, si vergognava troppo, non riusciva più a guardarlo nello stesso modo, Draco invece senti una fiammella di rabbia esplodere nel petto diventando un enorme falò.
«Cosa!?»
Hermione sospirò e si allontanò dall'uomo che amava più di ogni altra cosa insieme a Scorpius, ovviamente.
«Siediti, vuoi del FireWhisky?» chiese mentre l'uomo annuiva e si sedeva ad uno degli sgabelli presenti in cucina.
Dopo avergli servito da bere inspirò profondamente e cominciò a raccontare.

Era il due dicembre, aveva scoperto il giorno prima di essere rimasta incinta, avrebbe voluto dirlo a Draco quel giorno ma sfortunatamente sulla sua strada si trovò Astoria Greengrass che, non sapeva come, aveva scoperto della sua gravidanza. Lucius Malfoy ormai da tre mesi le mandava lettere minatorie dove le chiedeva di lasciare il figlio e abbandonare ogni idea inerente a un futuro insieme, finalmente dopo qualche settimana aveva contattato la bionda che cercava vendetta e le aveva insegnato una potente maledizione molto antica. Se scagliata correttamente fa si che quando viene data una notizia a qualcuno un pezzo o una vita completa vengono distrutti.
Dopo averla incontrata e avvisata Astoria le aveva puntato contro la bacchetta, iniziò così un duello tra le due ma dopo aver abilmente barato la Serpeverde l'aveva velocemente colpita con quella maledizione così la ragazza non potè più dirgli la verità.
«Lucius e io ti avvisiamo, se starai ancora con Draco, o se resterai nel mondo magico sia tuo figlio che la tua famiglia moriranno, a te la scelta.» la ignorò inizialmente ma quando il giorno dopo alla Wilkins'House ci fu un enorme incendio capì che quei due non stavano giocando.
Terrorizzata da quello che sarebbe potuto accadere decise di lasciare Draco e salvare tutta la sua famiglia anche a costo di frantumare la sua stessa felicità.
Dopo il parto avrebbe voluto avvisarlo ma la paura di cosa sarebbe potuto accadere se l'avesse fatto l'aveva tormentata per troppo tempo, così provò ad andare avanti e dimenticare pur sapendo che il suo cuore sarebbe stato sempre e solo di Draco.

Draco aveva ascoltato tutto in silenzio mentre la rabbia cresceva prepotente in lui, aveva finito tutto il FireWhisky in una volta sola e si era alzato in piedi accarezzando le spalle della ragazza.
«Saresti dovuta venire da me o nel caso avresti dovuto mandarmi Potter! Sciocca Grifona. So che avevi paura ma adesso non c'è più nessuno che può farti del male. Lucius è in Galles senza bacchetta nè aiutanti mentre Astoria per via di una grave malattia ereditiera dopo il parto del suo bambino è venuta a mancare.»
«N-non lo sapevo.»
«Non frequenti più il mondo magico, è normale.»
«Draco mi dispiace tanto, avevo paura e...»
«Shhh, è tutto a posto. Non posso ancora crederci, abbiamo un figlio, Scorpius è mio figlio.»
«Si abbiamo un figlio.»
A quelle parole il piccolo spalancò la porta della cucina ed Hermione lo guardò scioccata e spaventata allo stesso tempo.
«Scorp...»
«Tu sei il mio papà?» chiese con la voce rotta dalle lacrime, la donna provò ad avvicinarsi ma il bambino si scansò guardandola male.
«Avevi detto che non sapevi dove fosse!» esclamò arrabbiato in direzione della madre mentre Draco si inginocchiava per essere alla sua altezza, gli sorrise dolcemente e allungò una mano.
«Sono il tuo papà, e mi dispiace tanto non esserci stato, ma ti prego perdonami.» disse guardandolo negli occhi così simili ai suoi, il bambino non riuscì a sopportare tutte quelle emozioni e dopo essere scoppiato in lacrime abbracciò forte l'uomo che aveva davanti singhiozzando copiosamente.
«Non lasciarci più papà» e fu in quel momento che il biondo sentì finalmente il cuore leggero strinse a se' il bambino e lo cullò fino a farlo calmare.
«Non vi lascerò mai più.»
Hermione osservò la scena con un nodo alla gola, vedere Draco con in braccio il loro bambino le aveva provocato un tumulto di emozioni troppo grandi e forti tanto da sconvolgerla completamente.

Come back to me||Dramione Where stories live. Discover now