Capitolo 15

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A Christmas gift.

La mattina di Natale arrivò in fretta e l'emozione del periodo si fece sentire in tutte le case del Mondo Magico. Draco ed Hermione stavano beatamente dormendo nel loro letto quando un urlo acuto li fece sobbalzare e puntare la bacchetta contro la porta. Scorpius era lì emozionato che saltellava felice sotto lo sguardo sconvolto dei due adulti.
«Papà, Mamma Babbo Natale è venuto e ha mangiato tutti i biscotti! C'era una lettera, dice che ha fatto una magia e che da adesso in poi vivremo tutti insieme! Il miglior regalo di sempre!» Hermione si voltò verso Draco incredula mentre lui se sorrideva sornione.
«Dargli un fratellino mi sembrava eccessivo così ho pensato di accontentarlo, almeno in questo. Poi se starete entrambi qui sarò più che contento dato che potrò tenervi d'occhio e proteggervi nel caso Lucius decida di mettersi in mezzo.» affermò serio guardando gli occhi della ragazza farsi lucidi.
«Draco...io non...non lo so.» sussurrò sincera e spaventata mentre lasciava libere due lacrime che prontamente il biondo asciugò.
«Proviamoci, ti chiedo solo di provarci.»
«Va bene»
Si alzarono e uscirono dalla stanza per potersi preparare al pranzo di Natale che da lì a poco si sarebbe tenuto al Manor.

Uscire dalla tenuta in Galles fu abbastanza facile, gli Auror che sorvegliavano la porta si erano fatti stordire da un incantesimo di confusione velocemente e Lucius era riuscito a fuggire. Non si poteva materializzare così dovette trovare un altro metodo per raggiungere Londra, non poteva camminare, ci avrebbe messo giorni e sarebbe arrivato lì esausto perciò quando vide un villaggio magico sfrutto la disponibilità di una docile e cieca donna che l'aveva cortesemente invitato in casa.
«Scusi per il disordine ma sa' non sono io che curo la casa, da tre giorni mia figlia non la sistema» disse mortificata la donna che Lucius analizzò molto attentamente.
Era bassa e fasciata in un abito nero tipico delle streghe del '900, aveva un'enorme gobba sulla schiena infatti camminava sorreggendosi ad un bastone in legno di quercia. Aveva un viso strano, il naso era lungo e pronunciato, il mento piatto e curvo e i suoi occhi sembravano di vetro. Il fatto che non potesse vederlo era sicuramente a suo vantaggio.
«Non si preoccupi» mormorò guardandosi intorno nella casa vecchia e in legno dell'anziana signora. Tutto richiamava l'antico, il legno scuro e rovinato, le pentole e gli utensili appesi ovunque e la poltrona semi-squartata accanto al camino spento.
«Volevo chiederle se potesse farmi un favore.»
«Mi dica pure Signore»
«Posso utilizzare la Metropolvere per raggiungere mio figlio a Londra?» la donna a quella domanda rise e si sedette sulla vecchia e logora poltrona.
«Tu credi che non abbia capito chi sei? Sono cieca non stupida e soprattutto sono una strega. Lucius Malfoy. Sei qui per vendicarti di tuo figlio ma sappi che non riuscirai nel tuo intento.» il biondo drizzò le spalle e osservò scettico la donna che fissava un punto indefinito del muro come se potesse effettivamente vederlo.
«Lucius, tuo figlio e la sua futura consorte sono troppo potenti per te. Il loro bambino ti sconfiggerà.»
«Cosa Merlino blateri vecchia!»
«Arriverai a Londra stanotte ma non riuscirai ad uccidere Scorpius, a meno che tu non riesca ad indebolire i due adulti.»
Il biondo si bloccò e guardò scettico la donna che aveva davanti. Lentamente le si avvicinò e sorrise.
«So quello che devo fare. Dammi la metropolvere.» affermò con sicurezza
«Non funzionerà.»rispose indicando la mensola sul camino, senza più darle retta afferrò il sacco e s'infilò nel camino esclamando con convinzione.
«Nocturne Alley.» sparendo così grazie a una fiammata verde.

L'aria di festa che si respirava al Manor rendeva sempre più felice Scorpius che osservava contento la sua famiglia. Finalmente potevano definirsi felici dato che solitamente la sua mamma piangeva di notte e non parlava mai del suo papà perchè le provocava tristezza, ora invece lui la stava abbracciando e ridevano contenti con lo Zio Blaise e Zia Daphne. Lucy Zabini era accanto a lui e gli sorrideva contenta di aver trovato un nuovo amico.
«Giochiamo con la neve?» chiese ad un tratto James correndo verso di loro, dopo aver chiesto il permesso ai genitori uscirono in giardino e cominciarono a creare un pupazzo di neve.
Mentre Francois e James sistemavano la neve sul terreno, Scorpius e Lucy trasportavano una grande palla di neve verso il grande albero del cortile, una figura incappucciata si parò davanti a loro e con un gesto fulmineo afferrò Scorpius sussurrando a Lucy.
«Entra in casa e dì che Lucius Malfoy sta per avere la sua vendetta.» poi senza più affermare niente si materializzò via portando il bambino con se'.

Come back to me||Dramione Onde histórias criam vida. Descubra agora