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La mattina dopo sono la prima a svegliarmi e silenziosamente inizio a mettere a posto alcune cose che ancora non avevamo messo in valigia. Il ricordo di ieri sera mi torna in mente e sorrido spontaneamente, è incredibile come io possa aver dimenticato di tutto ed essere addirittura andata contro le mie stesse parole. Mi sono innamorata ancora una volta di Jimin ma non se farglielo presente o meno. Il perché? Non so come la prenderebbe. E' anche vero che come dice Lyla forse lui è ancora innamorato di me ma io ho paura, ho paura che ritornando insieme a Jimin possa succedere ancora una volta un qualcosa che mi farà star male e io non voglio più soffrire. Sono stata un anno da sola, chiusa nella mia minuscola camera dell'università a sentire dolore che si è alleviato quando l'amore che provavo per lui è diventato odio e quando è nato Minki. Già, Minki.. devo dirlo a Jimin ma non trovo mai il momento giusto, tante volte in questi giorni li ho visti giocare insieme, ho visto come si illuminano gli occhi di Minki quando è con lui e ho visto il sorriso perenne di Jimin quando passano del tempo insieme ma nonostante questo no ho trovato il coraggio di dirglielo e oltre a questo in questi giorni ho assillato Jimin per farmi dire quella famosa cosa che voleva dirmi la prima sera che sono andata a dormire lì ma poi mi sono addormentata e non me l'ha detta più, neanche in questi giorni. Mentre sistemo alcuni vestiti sento un lamento e girandomi vedo Jimin che si stiracchia "Buongiorno." sussurro per evitare di svegliare Minki.

"Giorno." mi saluta mettendosi seduto e stropicciandosi gli occhi.

"Che ore sono?" chiede.

" Le sei meno cinque." dico dando un'occhiata all'orologio.

"D'accordo." dice alzandosi e richiudendosi in bagno mentre io mette le ultime cose in valigia e poi mi siedo sul letto accanto a Minki aspettando che l'ora per svegliarlo arrivi.

"Cavolo ho tantissimo sonno." dice sbadigliando e sedendosi accanto a me.

"Tu sei voluto uscire ieri."

"Non dirmi che non ti è piaciuto il giro!" dice sdraiandosi e sorreggendo il peso della sua testa con una mano.

"Non ho detto questo." ribatto girandomi a pancia in su. Jimin resta per un po' a guardarmi e dopo essersi sdraiato completamente poggia il viso nell'incavo del mio collo.

"J-Jimin"

"Shhh! Ti ho sempre detto che sei il mio cuscino personale e continuo a dirtelo!" dice avvolgendo un braccio attorno la mia vita. Arrossisco violentemente ma lo lascio fare "Si però sei pesante!" sbuffo.

"Pesante ci sarai tu!" ribatte e stringe di più la presa "Mi è mancato il mio peluche!"

"Ma non ero i cuscino personale'" chiedo ridendo.

"Sei sia il cuscino personale che il peluche!" dice e io scoppio a ridere per poi notare che erano le sei e dieci "Jimin devo svegliare Minki che alle sette dobbiamo stare all'aeroporto." dico e lui sbuffa lasciandomi andare con riluttanza. Mi giro verso Minki e inizio a scuoterlo dandogli anche dolci baci fino a quando non apre gli occhi "Ciao." lo saluto con un sussurro e gli lascio l'ennesimo bacio sulla guancia.

"Jimin tienilo d'occhio e non farlo riaddormentare io vado a prepararmi." dico e mi rinchiudo in bagno dopo aver preso quello che mi serviva per prepararmi. Una volta fatto esco dal bagno trovando Minki sveglissimo al contrario di Jimin che non riesce a tenere gli occhi aperti. Sorriso e mi avvicino al piccolo per cambiarlo mentre Jimin va a cambiarsi in bagno. Una volta pronti prendiamo le valigie e ci dirigiamo alla hall dove ci sono tutti gli altri e poi insieme con delle macchine affittate per noi ci dirigiamo all'aeroporto, pronti per tornare a casa.
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Spazio autrice:
CIAO! Scusate se il capitolo è corto mi farò perdonare! Comunque che ve ne pare della riappacificazione tra i due? Tornerà la fiamma tra loro? Se volete votate e commentate! Baci.

Or with you or with nobody Where stories live. Discover now