12

533 21 0
                                    

Era un bel giorno a Mystic Falls.
Anche se in casa Salvatore bisognava ripulire il disastro della sera prima non mancava allegria da parte di Damon.

Il nostro Damon stava fischiettando il motivetto di una canzone di cui non ricordava il nome.

Era felice perché si era convinto che una volta riportato indietro suo fratello Emily avrebbe scelto e anche se non avesse scelto lui le sarebbe rimasto il suo ricordo nel cuore come una ferita che, anche se sapeva che non sarebbe mai guarita, avrebbe portato con sé per sempre.

"Buongiorno" sbadigliò Caroline entrando seguita da Emily e Bonnie nel salotto della grande pensione, "ti aiutiamo" incitò Emily e sta volta furono Caroline e Bonnie a seguirla.

"Grazie" sorride Damon e le tre ragazze gli ricambiarono un sorriso all'unisono.

"Dopo accompagno Emily e Bonnie a compare le ultime cose per la festa della prossima settimana" annuncia Caroline appena sistemato anche l'ultimo sacco nero fuori dalla porta.

"Pos-" comincia il ragazzo ma Caroline gli rifila uno sguardo di fuoco "io, Emily e Bonnie sappiamo camminare" e gli volta le spalle dirigendosi verso le scale acchiappando il braccio sinistro di Emily che a sua volta si aggrappa a quello di Bonnie e la prima biondina le trascina entrambe su per le scale.

"Ehiii" l'aveva intimata Emily quando erano entrate nella loro stanza e Caroline aveva chiuso la porta a chiave. Bonnie osservava la scena.

"NOI ADESSO USCIAMO DALLA FINESTRA DAMON SE NON LA SMETTI DI ORIGLIARE!!" urlò verso la porta Caroline e poi rise sentendo i lamenti del ragazzo dal piano di sotto, "tu non esci in maglietta e pantaloncini" Caroline squadra prima Emily e poi Bonnie, mi correggo. Voi non uscite in maglietta e pantaloncini" poi continua "vi presto dei miei vestiti e poi dopo compriamo tutti vestiti, scarpe, pantaloncini e magliette nuovo per i vostri poveri armadi che chiedono pietà" esclamò la bionda rivolta verso le sue migliori amiche, "ok, ok.." si arresero presto entrambe le vittime.

Con loro sorpresa i vestiti di Caroline non erano niente di male, a Emily toccò un vestito azzurro che stava bene con la sua carnagione e arrivava sopra il ginocchio e una giacca di pelle nera seguita da occhiali di sole. Stivali filo ginocchio e via. Mentre a Bonnie, vestito rosso chiaro, felpa nera classica ma elegante, sneakers nere e occhiali da sole per tenere sui capelli legati molli.

Le ragazze erano pronte per uscire. Tutte bellissime.

"Non c'è così tanto sole" disse Emily aprendo la porta, "sono per bellezza gli occhiali da sole, devi usarli per tenerti su i capelli" rispose Caroline indicando Bonnie e sistemandoglielo per bene sulla testa della ragazza davanti a lei.

"Con che a-" inizia Bonnie e Caroline sventolò con la mano delle chiavi di una macchina, cerca spiegazioni negli occhi di Emily ma sono divertiti e lei alza le mani in segno di innocenza.
"Sono le chiavi della macchina di Damon..." disse Emily e poi risero insieme mentre si avviavano verso la vettura.

"Se ci arrestano per furto andiamo dentro insieme" disse Emily e Bonnie seguita da Caroline acconsentì sorridendo e girando le chiavi nella macchina per accenderla.

"Ehi! Voi tre! Giù dalla mia auto! Ora!" gridò Damon correndo verso le ragazze sulla sua macchina "troppo tardi" urlò Caroline e Bonnie, che era quella che sapeva guidare meglio, fece partire l'acceleratore, "ciao!" salutò con la mano Emily Damon mentre quest'ultimo guardava la scena a bocca aperta. "Dopo faremo i conti!" urlò Damon e tutte le ragazze fecero finta di non aver sentito.

Dopo aver fatto un po' di acquisti le biondine più Bon Bon, così le chiamavano Damon.Si avviarono verso la vecchia pensione Salvatore pronte per il discorso di Damon riguardo il furto delle chiavi e della macchina stessa.

"È stato bellissimo!" urlò Emily seguita da Caroline che sorrise entrando con le borse piene di roba mentre Bonnie le seguiva ridendo.

"Ora mi dovet-" comparì Damon iniziando a parlare ma fu interrotto da Emily che gli saltò addosso abbracciandolo inaspettatamente.

Caroline fece segno a Bonnie di seguirla avviarsi verso le scale per l'imbarazzo e decise che entrambe se ne sarebbe tenute fuori dalle storie "amorose" di Emily anche se tutte e due le volevano davvero bene...

Avrebbero capito entrambe meglio quando Stefan sarebbe tornato e Emily avrebbe scelto, pensò la ragazza, si distese sul letto lasciando i pacchi per terra e buttò Bonnie accanto a lei sul letto ed entrambe chiusero gli occhi pensando a cose differenti ma in qualche modo correlate...

"Ciao Damon..." espresse Emily quando il silenzio e l'imbarazzo dopo che lei gli era saltata addosso si erano fatti poco pesanti,"ciao Emily" la sua voce era calma, ma dentro la sua testa mille pensieri iniziarono a farsi strada.

"Senti... Stefan ha spento le sue emozioni per colpa mia, per colpa nostra" disse Emily, Damon le rivolse uno sguardo confuso e lei continuò "pensa che fra noi due ci sia qualcosa ma..." non riusciva a finire la frase, non poteva negare di non provare qualcosa per Damon...

"Ma cosa Emily?" chiese Damon con speranza, Emily era pietrificata, non riusciva a sbloccare le parole dalla sua gola e Damon chiese di nuovo sta volta avvicinandosi di più "ma cosa?" chiese ancora il ragazzo, Emily riusciva a sentire il suo respiro sul suo collo...
Aveva il desiderio di baciarlo, di finire fra le sue braccia, di stare con lui. L'istinto, il corpo, il cervello, tutto, le diceva di andare con lui. Ma il cuore, il cuore pretendeva rispetto per il suo ragazzo e non voleva che Emily gli voltasse così le spalle eppure..

...."Ma nulla Damon. Io amo tuo fratello. Lui ha spento la sua umanità per una menzogna, per niente. Lo troverò e lo farò tornare fra noi" annunciò Emily e fu quello il momento in cui il cuore di Damon si ruppe in mille pezzi, cadde a terra e iniziò a fissare il soffitto...

"Damon?" lo chiamò ancora Emily, sembrava paralizzato sul pavimento, "lasciami stare" disse con un filo di voce Damon mentre continuava a fissare il vuoto, "ma p-" Damon zittì Emily e disse "non pronunciare mai più un ma" e tornò a fissare il soffitto o qualcosa di simile. Emily si stava avvicinando alla porta del salotto quando si fermò, Damon solo se voleva poteva sentirla e allora lei parlò e disse quello che prima Damon le aveva proibito di dire "ma io non lo penso. Perlomeno non lo pensavo. Per me c'è davvero qualcosa..." e Damon si alzò, scoprendo di aver immaginato la scena più brutta degli ultimi 500' anni e la guardò andarsene sorridente forse felice o forse no, Emily prese le scale e raggiunse in fretta la sua camera. Ora che aveva perso Damon, chi avrebbe ancora dovuto perdere?

Emily iniziò a piangere e qualcuno arrivò alla porta. Con sua sopresa si trovava in un'altra camera e non in quella che condivideva con le sue amiche, fece due più due guardandosi intorno.

Era in una camera familiare ma non sapeva bene quale, una dei due fratelli Salvatore e capì di chi fosse solo quando vide chi era la persona sulla soglia.

Emily lo guardò e i suoi occhi si riempirono di altre lacrime bagnate che percorrevano le sue guance, "s-sei qui" disse con un filo di voce Emily e lui rispose "sono tornato" e a Emily si illuminarono gli occhi, sorrise e chiese aspettandosi una risposta vera "Stefan?" chiese speranzosa "in carne e ossa" annunciò il ragazzo "sei ancora senz-" Stefan la precedette "non verrei mai da te senza umanità, non vorrei mai farti del male" e la baciò, le lacrime di Emily gli bagnarono le labbra ma poco importava, finalmente erano di nuovo insieme.

nel modo in cui mi baci • the vampire diaries •Where stories live. Discover now