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"Damon vai ad aprire tu! Io sono qui sotto da Stefan" urlo dal seminterrato davanti alla cella di Stefan, qualcuno ha suonato. "Emily! Conosci una ragazza che si chiama Lizzy?" Urla Damon dal piano di sopra, Lizzy? Che ci fa qui? Chiudo la cella allontanando Stefan e corro di sopra felice. "Lizzy!" Mi corre in contro e la abbraccio sorridendo, "voi...come...mmh.." ci indiana Damon, "abbiamo fatto dall'asilo alla seconda superiore insieme" sorrido dandole un bacio sulla guancia, "mi sei mancata ricciolina"  ride Lizzy. "Lizzy!" Caroline e Bonnie erano sulle scale e le corrono incontro buttandola a terra, "voi tutte siete migliori amiche? E quante siete? Deve arrivare qualcun altro?" Chiese Damon scherzando, "no, ora siamo al completo" rispondo abbracciandole tutte e tre contemporaneamente.

***

"Lizzy, come mai sei qui?" Chiedo passandole un bicchiere di bourbon, "mi ha chiamato Bonnie.." la guardo sorpresa e contenta, "pensavo che in quattro le cose si sarebbero risolte" e brindiamo. "Allora, raccontatemi un po'. Come vanno le cose" e tutte quante ritornammo serie di colpo. "Hai toccato un punto forte Lizzy..." sussurra Bonnie nel suo orecchio,
"ok allora vediamo... come non vanno le cose?" Abbozzo un sorriso anche se piuttosto finto, "vieni con me" dico, "le altre ci aspettano su" la prendo per mano e la porto di sotto, "lui è Stefan, il mio ragazzo" sorrido e faccio capire che è piuttosto complicata la situazione,
"Aspetta fuori" mi dice, secondo me non è una bella idea. "Lizzy....Liz-!" Urlo, Stefan le si era buttato addosso, "Emily, vai su e lasciami qui sotto, adesso." Faccio come dice anche se sono piuttosto titubante.


"Stefan..." la sua voce mi risuona nelle orecchie, chi è questa? Sta cercando lei, l'umanità che ho seppellito. Non ho bisogno di tornare me stesso, sono patetico. Mi sento uno straccio, cosa sarà successo? Sento che l'amore che provavo per Emily stava svanendo... Ma lei, Dio se era bella.
Non posso, non posso pensare. Tornerà altrimenti, la mia odiosa umanità tornerà.
"allora ti do due possibilità: la prima, mi fai entrare in quel tuo cavolo di cervello e faccio uscire qualcosa o la seconda, potrei romperti un osso per volta e poi farti soffrire ancora un po', ma penso che tu preferisca la prima" dice ancora quella voce, la vedevo con la vista piuttosto appannata, la verbena nel sangue era troppa.
Decise lei. Prese quello che credo fosse il mio corpo, lo distese per terra, e con una spinta lo portò al muro. Mi sedetti con la schiena contro la parete fredda e antica, l'odore era poco gradevole.
"Ti avviso, fa male. Ora entro" porta le mani sulle mie tempie, sento un peso che continua ad aumentare. Continua e nel mentre riaffiorano ricordi di vari genere, "E-Elen..." sussurro, "D-Dam.." continuo, "Kat-! Ah! Ah!" Urlo dal dolore forte, troppo forte da sopportare. La verbena mi incita a mollare, anche il mio essere vampiro, arrendermi ma non tornare umano. La mia umanità dal profondo però si fa sempre più potente, inizia a riempire un vuoto che sentivo dentro, un solco troppo profondo che mi premeva.
Sta tornando. La sento. Tutti bei ricordi da piccolo con Damon, il funerale di Elena, Lexie... Persino Katherine si fa strada nei ricordi, strano, ormai la mia mente l'aveva quasi cancellata.
Uno colpo. Una fitta profonda e colmante. Dura circa un millesimo di secondo. Eccola, è tornata. Sono di nuovo io.
"E ci hanno messo così tanto?" La voce questa volta è più nitida, la sento più dolce. "Un po' del mio sangue, poi vedo dove hanno le scorte" Apro gli occhi, nonostante abbia ancora lo sguardo appannato vedo meglio la figura, è ancora più bella. Ha i capelli corvini, non noto chiaramente il colore degli occhi quando si avvicina ma intravedo che sono di un colore chiaro. Mi sorride porgendomi il suo polso, "no, non lo f..." inizio sussurrando, le mie forze sono ancora più al limite. "o bevi un po' del mio sangue o muori, sta a te la scelta" risponde, cerco della saliva schiarendo la voce nella gola asciutta. Prende delicatamente con una mano la mia testa e la porta verso il suo polso ma mi ritraggo anche se piuttosto lentamente. "Te lo infilerò nella bocca se sarà necessario con tutta la forza che ho anche se probabilmente sarà facile" e riporta le mie labbra verso il suo polso, non posso fare altro che obbedire. Il suo sangue nel mio corpo fa già subito effetto, ora la gola è meno secca. Le mani e la faccia credo abbiano ripreso un po' di colore roseo anche se sono pallido e riesco a reggermi in piedi. Alzo la testa dopo che la figura mi ha aiutato ad alzarmi, si gira a veder come sto. L'ho già detto troppe volte, ma è ancora più bella ogni volta che la vedo meglio. Gli occhi sono grigi, con un piccolo capolino di celeste attorno alla pupilla. Cavolo, credo di essere morto.


"Avete sacche di sangue?" Chiede la nuova ospite in casa nostra, vedo che sta trascinando qualcosa, credo qualcuno. È Stefan. Arrivo davanti alle tre ragazze ma è innocuo, il bacio che Emily da' a mio fratello mi infastidisce, d'altronde però, sono fidanzati.
-
Sarebbe cambiato qualcosa, lo sentiva.

-spazio autrice-
Strano ma vero sono viva, giuro. Non capisco se questa storia stia piacendo o no. Comunque grazie per le 2mila letture awwww. :))
Il capitolo ho cercato di farlo lungo, è la raccolta di idee venute fuori durante le video lezioni.
-Cosa vorreste per Natale?
-Io delle videocassette e un registratore ;)
Ad ogni modo, cercherò di farvi sapere se sono viva, promesso.

~con affetto e un sorriso,
Emi

nel modo in cui mi baci • the vampire diaries •Onde as histórias ganham vida. Descobre agora