Capitolo 7. A nudo

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-Sei stranamente silenziosa.- mi dice quando iniziamo a percorrere il corridoio che conduce alle camere, non mi ero neanche resa conto di essere quasi arrivata a destinazione.

-Non mi e' venuta in mente nessuna domanda.- gli dico tranquilla, anche stare in silenzio con lui e' piacevole e naturale.

-Impossibile.- mi dice prendendomi in giro con una risatina divertita che subito mi contagia come se non ne potessi fare a meno.

-Anche io ogni tanto non ho niente da dire sai?- gli chiedo ironica proprio nel momento in cui ci fermiamo di fronte alla mia camera da letto, e a quel punto mi viene davvero in mente una domanda.

-Forse una ce l'ho.- gli dico con una risatina divertita quando lo vedo alzare gli occhi al cielo esasperato e allo stesso tempo molto divertito.

-Avanti allora.- mi dice con gli occhi illuminati dal divertimento mentre finge un espressione esasperata che rischia di farmi scoppiare a ridere.

-Mi stavo chiedendo se qui vi sono solamente i miei alloggi.- gli dico con un sorrisetto divertito per la sua espressione di poco fa.

-Ci sono anche i miei, poco oltre la curva del corridoio.
Il motivo di questa domanda?- mi chiede solamente incuriosito dalla domanda venuta fuori dal nulla che non ho neanche esitato a porgli, forse non ha tutti i torti ad esserne rimasto incuriosito dato che è abbastanza stravagante.

-Sono una tipa strana Lucifero, lascia perdere.- gli dico ostentando un sorriso divertito da me stessa, ma la verità è che gli avvenimenti della notte precedente mi rendono ancora inquieta e poco incline a dormire su due guanciali come niente fosse.

-Jo, puoi dormire tranquilla qui.
Nessuno oserà avvicinarsi così tanto ai miei alloggi, e dopo questa sera se tengono alla vita neanche a te.- mi dice posandomi la mano sulla spalla dopo aver compreso profondamente il vero scopo di quella domanda - sapere se qualcuno si sarebbe trovato abbastanza vicino nel caso in cui mi dovessi trovare di nuovo in difficoltà - ed io lo guardo sconvolta quasi, sono davvero un libro aperto per lui o forse è in grado di leggermi la mente?

-Patetica, davvero patetica.- borbottò abbassando lo sguardo sui miei piedi, e rimango piacevolmente sorpresa quando lui ridacchia esasperato mentre mi fa sollevare di nuovo la testa posandomi due dita sotto al mento.

-Mia cara ragazza, tu non sai neanche cosa vuol dire essere patetici.- mi dice guardandomi intensamente negli occhi, nei suoi leggo solo una profonda sincerità che mi fa sorridere felice come una povera cretina, ma lui ricambia il sorriso con tranquillità e naturalezza.

-Dormi serena Jo.- mi sussurra a mo' di buona notte per poi sfiorarmi la guancia con le dita, al suo tocco delicato come una piuma il sangue mi ribolle nelle vene come se fosse stato il sole a toccarmi.

-Buona notte Lucifero.- mormoro quando lui si allontana per andare nella sua camera, sapere che lui è vicino a me mi rincuora immediatamente.
Ed è con un sorriso alquanto ebete che entro in camera, con lo stesso sorriso mi libero dei vestiti ed indosso la camicia da notte di una morbida seta nera già piegata sul letto, nel quale mi infilo subito dopo.

Casa... Sono a casa.

Penso con un moto di gioia nel cuore, una gioia così immensa che non credo di aver mai provato prima neanche per errore.
Mi addormento nel giro di pochi minuti con quel sorriso ebete sulle labbra, e con il volto di Lucifero che mi accompagna nel tenero oblio che mi accoglie a braccia aperte.

Non mi ricordo come ho fatto ad arrivare in questo luogo, la foresta mi circonda nella tenebra notte che ammanta ogni cosa attorno a me.
L'unica cosa che ricordo è che mi sono infilata sotto alle coperte nella mia stanza, dopo devo essermi addormentata in fretta ma... Come diamine sono finita nella foresta fuori dal castello allora?
E ancora, perché diamine ho le braccia legate dietro alla schiena?
Anzi, piccola precisazione, le braccia sono legate dietro la schiena sì ma sono legate al tronco stretto di un piccolo albero seppur robusto come gli altri.
Un moto grande di panico si impossessa del mio cuore mentre inizio a dibattermi come una pazza furiosa nel vano tentativo di liberarmi dalla corda che mi sta quasi bloccando la circolazione.
E poi di colpo vengo illuminata dalla consapevolezza che sicuramente Lucifero ed Astaroth si saranno di certo messi sulle mie tracce, di sicuro si saranno accorti che non sono più nel castello e in un qualche modo riusciranno a trovarmi.
Ed è proprio grazie a questa consapevolezza che inizio ad invocare a gran voce i loro nomi, di Lucifero in particolare, ma ciò che mi torna indietro è la mia voce che riecheggia in mezzo agli alberi.
Così continuo ad urlare e torno a strattonare le braccia per allentare la fune, ma questa non cede di un solo maledetto millimetro.
Mi accorgo che la mia camicia da notte è strappata in più punti, segno certo che qualcuno deve aver fatto irruzione in camera e portata qui... Ma come ha fatto a farmi rimanere incosciente per tutto questo tempo?
E come ha fatto Lucifero a non accorgersi di niente essendo così vicino alla mia camera?
Ma in realtà ciò che mi preme sapere è chi è il demone talmente stupido e vigliacco da aver fatto una cosa simile, e a che pro poi? Lasciarmi legata come un salame nel bel mezzo della foresta?

Et lux in tenebris: infernumWhere stories live. Discover now