Capitolo 8. La nuova figlia delle tenebre

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Sono già pronta quando bussa alla porta della camera che subito mi accingo ad aprire, quando lo vedo un sorriso spontaneo si affaccia sulle mie labbra, e uno divertito quando mi rendo conto che abbiamo scelto abbigliamenti molto simili.
Entrambi indossiamo jeans blu e una maglietta nera senza maniche, io ho deciso di mettere degli scarponcini neri per stare più comoda, mentre lui delle comode scarpe da ginnastica di un bel nero intenso.
Anche lui sembra divertito quando osserva il mio look casual proprio come il suo, sopra alla maglietta io indosso un giacchetto di jeans che lascio sbottonato mentre lui indossa una giacca nera elegante seppur molto casual rispetto al solito completo nero che gli ho sempre visto.
Devo ammettere che vederlo vestito in questo modo lo fa apparire anche più attraente del normale, potrebbe anche indossare degli stracci e sembrerebbe comunque uscito da una rivista di alta moda.
Ho deciso di mettere un filo di Kajal per mettere in risalto gli occhi e - sorprendendo anche me stessa - ho messo un rossetto viola scura che non credevo neanche di amare, ma quando ho visto l'effetto finale mi sono convinta a lasciarlo, crea un bel contrasto con la carnagione del mio viso.

-Pronta?- mi chiede riportando lo sguardo nel mio, sembra molto compiaciuto del look che ho scelto e questo non può che farmi un sommo piacere.

-Assolutamente.- gli dico decidendo di portare il giacchetto allacciato in vita per il momento.

-Bene, Astaroth ci sta già aspettando fuori.- mi dice mentre mi porge il braccio che io subito afferro senza la minima esitazione, anzi la sua galanteria mi fa battere un po' più forte il cuore.

-Verrà anche Astaroth?- gli chiedo spinta più dalla curiosità che da altro, strano ma non mi infastidisce per niente che anche l'altro demone si unirà a noi, sento di potermi fidare anche di lui seppur non come ho fatto con Lucifero ore prima ormai.

-Sì, potrebbe rivelarsi utile la sua presenza se dovessi perdere il controllo.- mi dice alzando gli occhi al cielo esasperato quando ci incamminiamo per il corridoio deserto, la sua affermazione inspiegabilmente mi dona una certa gioia al cuore, e mi fa anche sorridere divertita anche se non ne comprendo il motivo fino in fondo ma alla fine non mi interessa neanche, voglio solo poter essere me stessa e con lui ora so di poterlo e volerlo fare.

-A quanto pare ti sto complicando l'esistenza, mio Re.- gli dico divertita al che la sua risatina divertita mi scalda il cuore proprio come ha fatto chissà quanto tempo prima.

-Complicazioni piacevoli mia cara ragazza, davvero piacevoli.- mi dice con un sorrisetto furbesco sulle labbra che mi ritrovo a ricambiare in neanche un secondo.
Così ci limitiamo a camminare per i corridoi in un placido silenzio per niente pesante, anzi la tranquillità invade i nostri esseri e in breve tempo sbuchiamo all'esterno dove i primi timidi raggi solari ci accarezzano i volti.
Astaroth ci attende a poca distanza proprio all'ingresso della foresta - o meglio della piccola stradina sterrata che la attraversa - accanto a due moto sportive, una nera come la notte e l'altra rossa fiammante.
Inarco le sopracciglia vedendo i mezzi di trasporto così tipici del mondo umano, e la risata calda di Lucifero è un colpo al cuore da quanto è straordinaria, come se milioni di cristallo fossero mossi da un vento fantasma.

-A New York è meglio la moto piuttosto che la macchina.- mi dice facendo una mezza risata divertita di fronte al mio sconcerto.

-Sì questo lo so, mi chiedo solo il perché.- gli dico quando ormai mancano pochi passi sia ad Astaroth sia alle moto.

-Non danno nell'occhio e questi gioiellini umani ci piacciono da morire.- mi dice Astaroth già in completa modalità frenetica che fa alzare gli occhi al cielo a Lucifero, ma anche il suo sguardo è elettrizzato.
Probabilmente la velocità deve fare loro questo effetto, e chissà forse anche a me... Dopo tutto questa sarà la prima volta che cavalcherò uno di questi aggeggi.

Et lux in tenebris: infernumМесто, где живут истории. Откройте их для себя