Prologo

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Luna Patel era una bambina dolcissima. Cresciuta in campagna fino hai 13 anni ,ha sempre pensato che quello fosse l'unico mondo di cui lei aveva bisogno. Fino a quando non le venne voglia di viaggiare ,di conoscere gente nuova. Ai 15 anni chiese alla madre se poteva uscire da Leavenworth, il piccolo paesino in campagna dove abitava.
Sua madre sapeva che Luna non era una bambina normale e aveva paura a lasciarla libera senza che lei ancora avesse scoperto cio che la distingueva. Fu così che decise di andare contro le volontà della figlia,che insistendo continuamente sul perché lei non potesse andare come chiunque altro ,divenne quasi fastidiosa. Cosi fastidiosa per la stessa madre che venne rinchiusa in una capsula donata dalla Commissione, associazione che controlla il tempo e che conosce di questi bambini speciali , quando erano venuti a visitarli qualche anno fa. Cio che gli dissero fu traumatizzante: "sua figlia è speciale , ha qualcosa che gli altri bambini non hanno e non avranno mai. Quando crescerà dovrà sfruttare il potere che ha dentro di sé per aiutare l'umanità e la commissione. Se mai dovesse opporsi al suo destino , le doniamo questa capsula corretrice, che ferma il tempo per le persone all'interno senza danneggiare il soggetto. Speriamo di esserle stata utile".
E sparirono nel nulla ,con i loro completi blu e le loro valigette luminose. Probabilmente non aveva visto niente di più strano ,fortunatamente la piccola non era abbastanza grande per comprendere ciò che succedeva e sapeva che non avrebbe fatto domande in futuro. Che poi cosi intendevano per potere ,lei non lo aveva ancora capito. Sapeva che sua figlia fosse speciale, era nata da una gravidanza impossibile , che la mattina non era presente nel suo corpo. Si pose queste domande fino a quando sua figlia ,nel 2002, le mostro cosa intendevano per potere.
Luna ,nel sonno, ebbe un incubo spaventoso, e il giorno dopo lo racconto alla madre. Degli uomini in tutte bianche con dei capelli platino la rapivano e cercavano di ucciderla ma lei riusciva a schivare tutti i colpi perché aveva un superpotere. La madre rideva a questo sogno, perche sapeva fossero fantasie infantili ,ma quando la figlia le mostro di poterlo fare veramente ,essa fu sconvolta.
Sua figlia poteva fermare gli oggetti e le persone e scaraventargli dove voleva. Come se avesse la telecinesi.
Si era informata e aveva scoperto il nome proprio di questo potere e ciò che può fare. Era spaventata dalla stessa figlia ,aveva paura quando litigavano e lei alzava un po troppo la voce o quando dormiva ,che potesse scaraventare qualcosa nel sonno.
Fortunatamente per lei, questi avvenimenti non accadero mai e la bambina dimostrò di saper perfettamente come controllarlo senza bisogno di un maestro. Si esercitava sui bersagli del padre ,e molto spesso immaginava fosse lui li sopra e la rabbia la spingeva a scagliare tiri inimmaginabili. Il padre di Luna ,anche se non era il vero padre biologico ,era sparito quando lei aveva 4 anni ,abbandonando la madre con i debiti dovuti al suo cognome. Lara aveva poi cambiato cognome, per non ereditare il fardello che il padre aveva lasciato sulla loro famiglia.
La madre le aveva raccontato poco di lui ,l'unica cosa che sapeva è che era molto intellettuale e che lavorava in una scuola per insegnare a dei ragazzi il controllo. La scuola era molto piccola ,infatti conteneva solo 8 alunni , ma il padre ci passava le intere giornate  ad aiutarli. Quando spari , sparirono anche le foto di lui in giro per la casa ,come se volessero che luna lo dimenticasse completamente. Non si ricordava quasi nulla del suo viso , tranne il fatto che avesse semrpe un piccolo occhiello sull'occhio destro e una barbetta grigia molto curata. Ricordava come amava toccarla e giocarci anche se a lui dava molto fastidio. Spesso si metteva addirittura a piangere ricordando ciò che lei non aveva mai potuto avere a causa della sua scomparsa ,ma poi si ricordava che era una donna forte e che non piangeva su degli stupidi uomini.
La giornata ideale di Luna era molto semplice, si svegliava e faceva una abbondante colazione per avere la forza durante il giorno di aiutare la madre in fattoria. Possedevano un piccolo capanno dove tenevano il fieno per le mucche e qualche gallina che scorrazza in giro. Luna amava giocare con gli animali,anche se spesso la beccavano o mordevano e lei tornava a casa piangendo con qualche livido e graffio in più rispetto a come era uscita. La sua vita andò avanti così fino hai 13 anni , quando scoprì appunto il suo potere. Da lì cambio tutto. Rimase comuqnue in campagna ma appena compiuti i 15 volle come regalo il permesso di allontanarsi da quel paesino misero e conoscere la città. E da qui riprendiamo da dove mi ero fermata prima. La madre la rinchiuse nella capsula e la lascio lì finché lei non promise che non sarebbe scappata dalla campagna. Dovette aspettare ben 16 anni , ma il suo corpo non cambiò minimamente. La capsula permetteva al soggetto al suo interno di rimanere giovane mentre il suo cervello cresceva di età. Il tempo passava più velocemente dentro la capsula. Un anno poteva sembrare una settimana e 16
anni potevano sembrare qualche mese. Quando finalmente la madre decise di lasciarla libera , la rabbia di Luna esplose verso di lei e il potere prese il sopravvento sulla povera ragazza che , senza volerlo intenzionalmente, distrusse la sua casa con la madre all'interno. La scena fu così tragica che spinse Luna a non utilizzare mai più i suoi poteri. Sapeva che se fosse rimasta lì, le avrebbero fatto domande si cosa fosse successo e lei non era pronta a ciò,così scappo ,diretta verso la città,sperando di poter avere delle risposte. Scappando però, Luna non seppe mai che la madre non era morta ma ben si ferita e che un uomo l'avrebbe salvata e poi sposata.

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