Capitolo 14

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La sera Luna scese per cenare, aspettando che la madre preparasse decide di scambiare 2 chiacchere con Harold.
" Allora, come mai lo psicologo ?" chiese.
"da piccolo ho avuto problemi ,non parlavo molto ed ero poco socievole. Mia madre mi ha sempre aiutato mentre mio padre è venuto a mancare quando ero piccolo. Sono andato da uno psicologo che pero non mi ha davvero aiutato. Fù il dottor. Robert Dennis a aiutarmi davvero. " spiegò Harold.
"wow, mi dispiace tanto, è commovente che tu abbia scelto questo lavoro in onore del dottore che ti ha aiutato." A Luna piaceva molto Harold anche se c'era qualcosa che non andava nel suo comportamento e nella storia che le raccontava. "è pronto" urlò sua madre dalla stanza accanto. Si accomodarono a tavola e diviserò la scodella di pasta che la madre aveva messo al centro della tavola. Era da mesi che non cenava più con sua madre e le era mancata molto.
"Allora" chiese la madre " che cosa c'è tra te e quel ragazzo, eh ?"
" cosa?" rispose strozzandosi con uno spaghetto " assolutamente nulla"
" Luna sono tua madre, è inutile che provi a mentirmi, ti conosco come le mie tasche"
"mamma davvero, non c'è nulla " mentì.
"e va bene , ora finiamo di mangiare e poi mettiamoci sul divano: ora che sei di nuovo con me voglio passare più tempo possibile insieme."
"in realtà dopo dovrei vedermi con cinque ,ma posso rimandare se volete guardare  un film insieme" disse. "no tranquilla, lo possiamo vedere domani "
"grazie mamma" disse baciandola sulla testa e portando via il suo piatto vuoto. Svuotò nel lavandino il piatto e si chiuse in camera. Non fece in tempo a girarsi che una voce la prese di sorpresa. "hey tesoro mi sei mancata" disse cinque prendendola per i fianchi e facendola girare verso di lui. Avvicino il viso al suo e posò le labbra sulle sue. Erano morbide e calde , e davano conforto a Luna. "Ciao cinque ,è bello rivederti " disse staccandosi dal bacio. "che stanza assurda" esclamo cinque. "gia ,Harold è abbastanza ricco e mi ha lasciato questa camera tutta per me" disse luna girando per la stanza. "e non hai sentito il letto " aggiunse indicandolo. Cinque si sedette e rimbalzò a terra "ma che cazzo?" scoppio a ridere. "aspetta,non ti sai sedere" disse ridendo luna. " vieni stenditi " Cinque provo a stendersi ma rotolò addosso Luna finendo sdraiato sopra di lui. Entrambi scoppiarono a ridere ma bastò poco per rendersi conto della posizione compromettente in cui si trovavano. "Bè non è la prima volta che ci troviamo così " disse ridendo luna. "non è male tornarci però " disse stuzzicandole il seno. "non possiamo, ci sono i miei in casa"
"basta che non facciamo troppo rumore" disse continuando a girare il dito intorno al suo capezzolo.
"cinque.. " disse incurvandosi con la schiena. "ammettilo ,non vuoi che io smetta vero?" disse spostando la mano per stuzzicarla. Luna si lamentò e cinque rimise la mano. Sembrava fosse fatta apposta per stare dove stava , combaciava perfettamente con il seno di Luna. "tranquilla ora mi sposto" disse cinque levandosi da sopra di lei. "dove vai?" le chiese luna. "da nessuna parte"  disse stendendosi di fianco a lei. " mi lasci cosi ?"
"mica non volevi fare rumore?" rise cinque. "certo ,ma non devi neanche lasciarmi insoddisfatta" lo stuzzicò luna. Presa da un momento di confidenza si mise sopra di lui e gli levò la maglia "ora però è il momento che io ti renda insoddisfatto" disse . Fece passare le sue labbra sul suo collo per poi scendere fino al petto e girando attorno il capezzolo.
"cazzo luna" disse cinque.
Arrivo fino al basso addome poi passo le mani sul suo membro. Passò con movimenti circolari per poi fermarsi poco prima che potesse venire. "luna " gemitò  cinque. "non dobbiamo fare rumore giusto?" disse alzandosi. "oh andiamo " si lamentò.
"il bagno è fuori a destra se vuoi finire per conto tuo " disse luna indicando la porta. "Ho capito , vorra dire che tornerò a casa se tu qui non mi vuoi" e scomparì in un fascio di luce blu. Luna non ci credeva ,se ne era davvero andato. "ah beh simpatico il ragazzo" si stese sul letto e accese la tv. All' improvviso però cinque comparì di nuovo. "LUNA" urlò.
" che succede?" chiese preoccupata. "Ero di sotto per aspettare di teletrasportarmi di nuovo in camera e spaventarti quando ho sentito tua madre urlare nello studio. Sono andato a controllare e ho visto Harold tenerla sospesa in aria dicendo che se l'avesse lasciato se ne sarebbe pentito. Luna, Harold sta costringendo tua madre a stare con lui, dobbiamo aiutarla"
Luna era sbalordita e spaventata. Sentiva che qualcosa non andava , vedeva sua madre spenta e triste in quei giorni ma non si aspettava ciò. Scese di corsa e trovò la madre tranquilla sul divano. " ciao tesoro , va tutto bene ?" chiese.
"mamma ho sentito delle grida " disse guardandola negli occhi cercando un segnale di aiuto da parte sua . "certo tesoro" disse per poi alzare la mano e richiuderla in un pugno. Era il segno di abuso. Si diresse verso Harold. "tu brutto bastardo" disse lanciandogli addosso un coltello da cucina con la telecinesi. Il coltello si fermò a metà strada e cambio rotta ,puntato verso luna. Cinque si teletrasporto di fianco e lo prese prima che potessero colpirla." Quando intendevo aiutarla non intendevo assalirlo cosi " disse cinque. "Prima o poi avrei dovuto affrontarti , tua madre mi aveva parlato dei tuoi poteri ,ma non li avevo mai visti dal vivo" disse Harold alzandosi e incamminandosi verso di loro. Luna inizio a lanciare oggetti verso di lui ma tutti si fermavano prima ancora di raggiungerlo. "non ci provare neanche ,il tuo potere non vale nulla"
"il mio si però" disse cinque teletrasportandosi proprio dietro di lui , per poi accoltellarlo alle spalle. "ORA" urlo cinque. Luna sferrò il coltello per affettare la carne ,che lo colpì in pieno petto. Cinque lo lascio andare, dove cadde per terra in una pozza di sangue. "ce l'abbiamo fatta " disse luna correndo in contro a cinque e baciandolo. "Luna " esultò la madre abbracciandola. "grazie tesoro sei la mia salvatrice, avevo provato varie volte a scappare ma non c'ero mai riuscita a causa dei poteri che mi controllavano." Luna la abbraccio e le propose di venire a vivere all'umbrella con loro. "grazie tesoro ma credo sia arrivato il momento per te di farti una vita tua"
"grazie mamma " disse salutandola. Non sapeva che sarebbe stata l'ultima volta che l'avrebbe rivista viva.

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