capitolo 13

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Cinque si teletrasporto nella stanza di luna dove stava ancora dormendo tranquillamente.
"C'è mancato poco che tutta la famiglia venisse a sapere di noi due " sussuro nell'orecchio di luna. " per fortuna sono riuscito a teleltraspirtarmi prima che ci vedessero tutti."
Luna si rigirò nel letto e si mise a pancia in su.
"Prima di tutto ,buongiorno anche a te" disse tirandosi su e stampandolgi un bacio "e secondo ,perché non possono saperlo, direi che ora mai è ovvio che tra di noi non ci sia solo amicizia."
"Beh perché è la mia famiglia e non voglio si intrometta nelle mie relazioni"
"Ma anche io sono una di famiglia ora"
"Beh messa così sembra incesto " disse ridendo.
"Oddio meglio di no"
" tieni " disse porgendogli il panino che aveva fatto per lei.
"Grazie " disse stampandogli un bacio sulla guancia e addentando il panino.
Finito di mangiare,si mise una maglia bianca e dei jeans. Sbircio nell'armadio di cinque e prese uno dei suoi blazer blu.
"Ti sta benissimo " disse mangiandola con gli occhi." Pero vorrei toglierti tutto di nuovo "
"Piantala " rise "dobbiamo andare "
"Dove ?" Chiese cinque.
"Voglio vedere una cosa che avrei dovuto controllare già da un po"
Prese il telefono e cinque per mano e si avviarono alla porta. " buongiorno a tutti " disse salutando mentre usciva.
"Buongiorno eh "rispose allison "quanta fretta."
Mano nella mano , luna e cinque corsero fuori dalla casa e si diressero a nord. "Ho bisogno di un favore,teletrasportaci in campagna, a Leavenworth "
"Cosa stiamo cercando ?"
"Mia madre..."
" ma avevi detto che era morta?"
" si beh , voglio tornare a casa "
"E allora torniamo a casa " disse prendendole la mano. Avvolti da un fascio di luce blu ,si teletrasportarono davanti alla casa, oramai distrutta e contornata da un nastro della polizia.
"Oddio " disse luna correndo verso l'ingresso oramai inesistente.
"Sono stata io " disse a cinque , che l'aveva seguita rimannedo in disparte.
"A fare cosa?" Chiese.
"Tutto ciò.." disse piangendo " l'ho uccisa io "
"Amore che cosa stai dicendo ?"
" i mei poteri" disse "hanno ucciso mia madre e la nostra casa" in lacrime.
"Non l'hanno fatto invece"disse una voce alle loro spalle. C'era una donna in piedi che li fissava. Era mora ,con un vestito sgargiante che faceva risaltare ancora di più la tristezza nei suoi occhi. Luna si girò di scatto e rimase di stucco. Sembrava avesse visto un fantasma. Effettivamente però era così. Dietro di lei cera sua madre ,viva e vegeta ,con le braccia tese verso di lei in un abbraccio.  Luna le corse incontro e la abbracciò il più stretta possibile. "Sei ancora viva? " disse " ho sempre pensato di averti uccissa"
"In relata hai solo ucciso la casa " le rispose "mi ha salvato un uomo che passava di qui" disse indicando un uomo che l'aspettava in auto. " ti presento Harland ,l'uomo che ho sposato" Si avvicinò lentamente e strinse la mano a luna. "Sono la figlia "si presentò "grazie per aver salvato mia madre"
" era mio dovere , e poi mi sono innamorato " disse guardandola dolcemente.
"Dove sei stata?"chiese la madre " ti ho aspettata per mesi "
"Ero all'Umbrella accademy in città "
" è una scuola ?"chiede
"Una specie,ma per supereroi"
"Beh ti si addice " e rise " e lui sarebbe?"
"Oh lui è cinque , uno dei mei compagni di classe"
" piacere "
"Piacere mio " disse stringendo la mano.
"Qual'è il tuo potere?" Chiese.
" si teletrasportarmi e viaggiare nel tempo "spiego.
" wow e come mai sei cosi giovane ?" Devi essere un nuovo alunno"
"In realtà ha 58 anni " rispose luna.
"È una storia troppo lunga da spiegare , piuttosto tu dove sei stata ?"
"Harol è uno psicologo mto famoso ,ho vissuto con lui nella sua villa fuori città e ho viaggiato molto " disse sorridendo.
"Ti vedo felice finalmente "
"Lo sono "
"Beh se vuoi possiamo fare un pranzo insieme "propose luna "ce una tavola calda qui vicino"
"In relata noi dovevamo partire "disse "ci trasferiamo in un l'altra citta ed ero venuta qui per salutare la vecchia casa"
A luna si spezzò il cuore. Aveva appena ritrovato sua mamma e doveva già dirle addio. "Ma possiamo tenerci in contatto " prorpose " voglio rivederti e potresti venire a casa con noi "
"Ma io ora abito qui ,con loro "
"Puoi fare ciò che vuoi tesoro ,ricorda solo che mi sei mancata tanto "
"Anche tu mamma "
"Vai "le sussuro in un orecchio 5.
"Cosa? No non ti lascio "
" non mi devi lasciare ,ti verro a trovare quando vorrai ,ricorda che per me non è un problema "
"E con vanya ? "
"La terrò sotto controllo io " le disse.
Cinque l'aveva convinta. Al massimo sarebbe andata a trovarli ogni weekend.
"E va bene verro con voi " disse.
"Perfetto,ti accompagniamo a casa per prendere le tue cose "
Salirono sulla macchina e luna diede loro le indicazioni per arrivare all'accademia. Luna preparo la valigia e saluto tutti.
"Verro a trovarvi ogni weekend. Cercate di non scananrvi troppo senza di me" disse ridendo.
"Ci proveremo " rispose abbracciandola allison.
"Mi mancherai "le confesso vanya "anche a me "urlo Klaus correndole addosso.
"Mi spiace che dobbiamo lasciarci cosi, ci mancherai piccolina "le disse luther mentre diego da dietro la salutava con un bacio a distanza.
"Ci vediamo domani "disse a cinque. Gli diede un bacio sulla guancia e salì sull'auto. Si legò la cintura,mise le cuffiette e fece partire la sua playlist preferita. Il viaggio non era lungo ma voelva comuqnue goderselo tranquillamente e senza essere disturbata. Ci misero poco e nessuno dei tre riferì parola per tutto il tempo. Arrivati alla casa , luna rimase sbalordita. Era un enorme villa bianca Immacolata avvolta da un bosco fitto. Non cera nessuno intorno a loro ,il che la rendeva leggermente inquietante. L'intento era grande e spazioso, ovviamente di marmo bianco. Era elegante e sofisticato,prorio da uomo ricco. Di sicuro Harold era più che benestante. "Wow " esordì luna "che casa enorme "
"Ti piace?" Le chiese la madre.
"Eccome " e poi chiese "da fastidio se viene un mio amico domani?"
"No certo " rispose "è casa tua ora , puoi invitare chi vuoi "gli disse Harold tranquillanete.
" posso vedere camera mia ?"chiese.
"Certo ,secondo piano prima stanza a destra "
Luna sali le scale correndo e apri la porta. Cio che trovo davanti fu da perdere il fiato. Un enorme stanza completamente in vetro e marmo bianco ,con un letto matrimoniale in acqua. Luna ci si lanciò senza pensarci 2 volte e rimbalzo per terra. Scoppio a ridere per poi pensare a come si sarebbero divertiti lui e cinque su quel letto. Alla fine il trasferimento non era cosi male ,per ora.

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