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Era difficile, per London, doversi ritrovare di nuovo faccia a faccia con le situazioni che poco per volta l'avevano spinto a chiudersi, a temere il mondo esterno, mentre si sentiva pieno di dolore e arrabbiato perché sentiva che tutto lo respingevano. Lui vedeva la realtà in modo diverso. Era stato "costretto" a chiudersi, ad alzare intorno alla genuinità dei suoi buoni sentimenti; ogni volta che aveva tentato di aprirsi, cercando solo un pò di comprensione, aveva trovato solo innumerevoli maschere, mani che piuttosto di concedere aiuto, brandivano ogni tipo di lama, molto affilata; per ogni parola pronunciata, lo trafiggevano in ogni parte del corpo, soprattutto nel cuore. Dopo ogni ferita, di cui non riusciva a comprendere il significato, decise di non esporsi più, di diventare invisibile. Si rese conto che a nessuno importava cosa provasse davvero, quanto dolore London sentiva crescere dentro di sé; si nascondeva dietro i sorrisi, non rispondeva più alle stupide battute degli altri, nella loro mente erano divertenti e originali, in realtà si rivelavano superficiali e noiosi. Fingeva che andasse tutto bene e di essere contento, ma dentro aveva un groviglio di dolore e si sentiva morire. Tante, troppe volte, aveva tentato di esprimere la sua logica, ma gli hypnotizzati non erano interessati ad ascoltare le sue parole. Fino al momento in cui London si era rassegnato a tenere tutto per sé; la sua essenzialità, era sempre più forte, a volte era proprio insopportabile trattenersi. Non riusciva assolutamente a comprendere perché fosse tanto diverso da chiunque, la differenza tra lui e loro era abissale. London era uno che voleva sempre guardare oltre le apparenze, comprendere la vera natura, le origini, invece tutti gli altri erano superficiali, gli bastava solo quello che sembrava, forse per paura, forse per indifferenza, non ero certo.
Spesso aveva sentito il desiderio di essere come chiunque, per sentirsi parte di qualcosa, per essere apprezzato da qualcuno. Gli risultava spesso difficile sopportare la propria diversità. Si rendeva conto di essere e si sentiva solo, soprattutto nel dialogo. Gli piaceva il confronto, lo desiderava e lo cercava, ma era solo un sogno.
In quel momento, qualcosa stava cominciando a cambiare, anche se in modo lento e quasi impercettibile.
Ricominciava a farsi sentire anche il desiderio e la curiosità, di comprendere cosa stesse accadendo.

Hypnö Where stories live. Discover now