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Stiles sentì la porta di casa aprirsi e sapeva che era suo padre. Infatti non si scomodò nemmeno ad andare a vedere chi fosse o andargli incontro. Sentì lo sceriffo avvicinarsi alla cucina ed entrarci.

<<Stiles. Mi dici cosa hai combinato sta volta?>>

<<Niente papà, avevo un po' di tempo libero e ho pensato che questa sera potessi fare un piccolo strappo alla tua dieta. Ho fatto le lasagne e le scaloppine con i funghi. Dai, vai a lavare le mani che tra poco metto in tavola.>>

Lo sceriffo guardò di sbieco suo figlio, ma senza dire nulla andò al piano superiore si mise i vestiti da casa, si lavò le mani e scese in cucina di nuovo. Cenarono in tranquillità, chiacchierando del più e del meno, di come erano andate le rispettive giornate.

<<Figliolo, questo cibo è davvero fantastico. Peccato solo che non possa mangiare così ad ogni pasto.>>

<<Grazie papà. Meglio evitare. Ti vorrei qua con me ancora per parecchio tempo.>>

<<Hai ragione. Voglio vedere il tuo diploma, essere presente alla tua laurea, vederti sposare, avere dei nipoti, ma non corriamo troppo. Parlando di laurea. Hai avuto notizie dal college?>>

<<Mi sembra presto per parlare di matrimonio e figli. Per il college no. Ma è ancora presto. Si potevano mandare le domande di iscrizione fino alla settimana scorsa, quindi dobbiamo ancora attendere.>>

<<E Attenderemo. Dimmi, come va con il branco?>>

<<Tutto bene anche con loro. Scott migliora di giorno in giorno. Lydia, Malia, Kira ed Allison sono sempre fantastiche. Isaac, Boyd ed Erica fanno comunella tra loro come sempre e Derek è... Derek.>> disse Stiles sbuffando.

<<E tu come vai?>>

<<Bene papà, mi sto allenando con diverse armi e diciamo che me la cavo meglio con le armi da fuoco che non con arco e freccia o balestra. Però sto cercando di migliorare anche con quelle.>>

Dopo cena lo scieriffo si fece una doccia, mentre Stiles lavava i piatti e sistemava la cucina. Poi si misero insieme a guardare una partita di basket di cui a Stiles non importava nulla. Mentre John guardava la televisione Stiles leggeva un libro per la verifica di letteratura inglese fino a che non gli squillò il cellulare e vedendo che era Scott si alzò, diede la buona notte al padre e si diresse in camera sua.

-Ciao Scottino! Tutto bene?-

-Stiles? Io sto benissimo. Tu come stai, piuttosto? Oggi sei scappato via e mi sono preoccupato quando non ti ho più sentito.-

-Si, sto bene. Solo un imbarazzo di stomaco. Mi sono fatto una camomilla, una doccia e mi sono steso a letto.-

-Sicuro? Derek è venuto a cercarti, ma non è più tornato all'allenamento. Mi ha scritto 5 minuti fa scusandosi e dicendomi che ci saremmo visti domani.-

-Si, Derek è passato da me. Me lo sono trovato in camera appena uscito dalla doccia. Appena ha visto che stavo bene se n'è andato.-

-Ok. Domani vieni a scuola?-

-Certo Scottino, non posso abbandonarti proprio domani che abbiamo il compito di chimica.-

-Compito di chimica? Che stai dicendo Stiles? È domani? Ma non abbiamo quello di letteratura inglese domani?Cavolo, pensavo di avere più tempo.-

-Si, è domani. E sì, abbiamo anche quello di letteratura. Tu vai a studiare, così quello che riesci lo fai da solo. Per il resto ti aiuto io.-

-Grazie fratello. Allora a domani. Buonanotte!-

-Buonanotte Scott.-

Appena chiusa la chiamata Stiles si mise a leggere di nuovo steso a letto, ma non ci riuscì. La sua mente iperattiva cominciò quasi immediatamente a pensare e a farsi mille film mentali diversi. Cominciò ad immaginarsi diversi scenari possibili, tutti che si concludevano con lui e Derek a letto. Si addormentaò così, con quelle fantasie che tanto gli sarebbe piaciuto che potessero essere realtà, ma che credeva fermamente non sarebbero potuto diventarlo.

Sarò il tuo cavaliere dall'armatura splendente. [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora