Angelina

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"Chi può essere secondo te la mia?"
Chiese George disteso sul letto mentre fissava il soffitto senza guardarlo realmente, il fratello nell'altro letto girò la testa verso il suo compagno, sospirò e sembrò pensarci un secondo.
"Non so, magari Hermione?"
I due si fissarono seri per un attimo e scoppiarono a ridere.
"Te lo immagini? Una vita passata in biblioteca.
Poi Ron mi ammazzerebbe, non me la raccontano giusta quei due"
"Già secondo me è lei la sua anima gemella, sicuramente".
Ci furono attimi di silenzio fino a che Fred non si perse nei suoi pensieri e George se ne accorse.
"Cosa?" Chiese il secondo.
"Secondo te chi è la mia?"
George si tirò su a sedere sul letto e si rivolse al fratello senza pensarci troppo.
"Angelina"
"Lo dici solo perchè è l'unica ragazza con cui sono stato, così non è giusto."
"Già, beh abbiamo passato troppo tempo a pensare a scemenze come gli scherzi, non abbiamo mai passato del tempo con altri apparte che con Lee, harry ron e Hermione, e vabbè, te anche con Angelina"
"Pensi davvero che abbiamo sprecato tempo?"
I due si guardarano riflettendoci, ma poi esclmarono un "nah" nello stesso momento.
Fred aprì un cassetto del comodino posizionato tra i due letti e guardò dentro. George lo imitò.
"6 minuti, andiamo" dissero all'unisono guardandosi in faccia.
I due si alzarono dai corrispettivi letti, Fred prese qualcosa da sotto di esso e uscirono dalla camera.
Era quasi mezzanotte, tutti dormivano, l'unico sveglio era Leo, nella stanza di Ron, lo si sentiva bubolare, troppo euforico per aver probabilmente cacciato un topo.
I gemelli ormai si trovavano davanti alla porta di casa, uscirono e si misero sugli scalini della veranda.
"Lumos"
Disse fred facendo luce a George che maneggiava qualcosa.
"Iniziano a essere sempre di più"
Disse fred guardando uno gnomo che si avvicinava furtivo curioso di sapere cosa stessero facendo i due, ma quando George finì quel che stava facendo, Fred puntò la bacchetta verso lo gnomo ed egli accorgendosi di essere stato scoperto sparì correndo di nuovo tra l'erba alta.
I due aspettarono pochi secondi e poi sentirono il suono dell'orologio in casa che scoccava la mezzanotte.
Si alzarono di scatto in piedi e si guardarono in faccia.
"Buon compleanno Fred"
"Buon compleanno George" dissero insieme.
"Incendio" dissero entrambi puntando le bacchette verso ciò che si erano portati dalla camera e qualcosa si liberò nel cielo.
Fuochi d'artificio.
Scoppiarono facendo dei rumori assurdi e illuminando la casa e gran parte del giardino di casa Weasley.
Dalla casa si levarono degli urli e parte della famiglia arrivò di corsa in giardino in pigiama.
Tutti urlavano chiedendo cosa fosse successo.
Molly Weasley guardò con le mani nei capelli i due che correvano e saltellavano per il giardino, guardando il cielo, da dove provenivano i botti.
Quel manto scuro era ricoperto per una breve parte da fuocherello colorati di rosso verde bianco e blu.
"FRED E GEORGE WEASLEY, COSA STATE FACENDO?"
I due la guardarono e le corsero incontro
"Auguri mamma!"
"Oggi è 17 anni"
"Che hai messo al mondo"
"Le due persone migliori che ci siano"
Dissero saltellandole intorno completandosi la frase a vicenda.
La madre li guardò divertita e li prese in un abbraccio, baciandoli e augurando buon compleanno ad entrambi.
Ginny fu la seconda ad abbracciare i suoi fratelli e ad augurargli buon compleanno, poi toccò al padre, che si congratulò per i fuochi d'artificio innescati con il fuoco, che a detta sua erano meno rumorosi di quelli innescati ad acqua.
E infine ci fu Ron ancora addormentato che fece gli auguri a entrambi in un gran sbadiglio.
"Si può sapere cosa è questo baccano? Qui c'è chi ha bisogno di dormire, io domani devo lavorare sapete?
Basta essere così sciocchi alla vostra età" disse Percy sulla soglia di casa appena arrivato.
"Almeno una persona normale ci doveva essere in questa casa" disse George rivolgendosi a Percy con un sorriso caloroso, il diretto interessato gli sorrise e lo ringraziò per il rispetto
"Per questo ci siamo noi, altrimenti pensa se fossimo stati tutti come te Perce" disse Fred finendo la frase del fratello, lì Percy capì che Fred lo aveva solo preso in giro e che intendeva che erano loro due ad essere normali, e non lui.
Allora augurò a entrambi 'buon compleanno' in modo scontroso e tornò a letto.
"Dai torniamo tutti a dormire ora" disse Molly dopo che i fuochi d'artificio cessarono.
"Si andiamo a dormire" dissero Fred e George.
Ognuno si diresse verso la propria camera, Fred e George entrarono nella loro e vi trovarono un gufo, un barbagianni che conoscevano bene, quello del loro migliore amico Lee Jordan.
George si avvicinò e prese il bigliettino dalla zampa del gufo, mentre Fred tornava in camera con dei biscotti per gufi e una ciotolina d'acqua presi dalla camera di Ron.
Li mise sulla scrivania e li indicò al gufo.
"Tieni, non molto gentilmente offerti da Leo, bevi" andò verso il fratello che stava aprendo il bigliettino.
Conteneva degli auguri da parte del loro amico,e diceva che accettava la proposta di stare a casa loro per il loro compleanno, e che sarebbe arrivato in tarda mattinata, chiedeva inoltre di far restare il gufo da loro fino a che lui non fosse arrivato.
Fred e George annuirono e George andò in camera di Ron a prendere la gabbia di Leo.
"Se vuoi puoi uscire a caccia, quando tornerai potrai dormire qui" dissero al gufo che spiccò il volo e uscì dalla finestra.
I gemelli si misero a letto, si diedero la buona notte e si addormentarono in poco tempo.
Vennero svegliati la mattina dopo molto presto, quando il barbagianni di Lee tornò e si mise nella gabbia di Leo, Leo iniziò a far un rumore incessante e a volare per tutta la stanza felice.
Fred si svegliò e chiamò il fratello, entrambi stanchi iniziarono ad innervosirsi per il baccano, Fred prese la grande gabbia con i due gufi e là portò nella camera di Ron per poi tornare nella sua stanza.
Sentirono però Ron lamentarsi, si scambiarono di sfuggita uno sguardo per poi sdraiarsi nel letto ed esclamare all'unisono un "meglio lui che noi", per poi addormentarsi.

Weasley, Fred WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora