22° - Ti prego.

1.1K 119 158
                                    

//Errori li correggerò dopo

- AH-HA! LO SAPEVO! -

- No, ora ti devo dare centotrenta yen... -

- Io te lo dicevo che ce lo avrebbero annunciato così di botto il fatto che si fossero messi insieme! Bakugou non è il tipo da discorsi -

- Grazie grazie, puoi evitare di rinfacciarmelo a vita, almeno? -

- No, assolutamente no Uraraka. -

- Uffa, già sono povera così, figurati ora che devo pure darti dei soldi... -

- Nah, stai tranquilla, mi basta la sensazione nel vederti rosicare per la mancata vincita. -

- Simpatia portami via vedo, eh? -

- Come al solito. Come al solito. -

Mentre le due ragazze discutevano sui risultati delle loro scommesse, qualcun altro sembrava invece più stupito, ma nessuno particolarmente scioccato dalla cosa.
Infondo dai, lo sapevano tutti, era praticamente ovvio che quelli si sarebbero messi insieme.
- Oh! Congratulazioni Kacchan! -

- Per una volta le mie teorie cospirazioniste ci avevano visto giusto. -

- Bah, era abbastanza evidente. Felice per voi, Ribbet. -

C'erano diversi commenti positivi, mentre i due si allontanavano, leggermente imbarazzati.
Il ragazzo dai capelli color del rubino aveva le guance che sembravano aver preso la stessa sfumatura della sua capigliatura, mentre il secondo era arrossito, ma di meno.
- Allora, vecchio del cavolo? - iniziò il biondo, guardandolo - Ti ha fatto così schifo?! -

Quello non rispose, ma chiuse la porta di botto e rientrò in casa sua.
- Non ho la minima idea del perché ci sia un branco di ragazzini qua fuori a preoccuparsi per quel ragazzo asociale - disse, con tono irritato e nervoso - Ma non ho intenzione di mettermi in mezzo, né moralmente né economicamente. Se quel malato doveva morire, be', che muoia, non è affar mio. Andate a fare le prediche da qualche altra parte... Froci. -

Bakugou dovette inspirare ed espirare diverse volte per 'calmarsi'. Alla fine, quando era nuovamente tranquillo (sempre a suo modo), prese la mano di Kirishima e se ne andò.
- È inutile! - urlava - Quella coppia di deficienti non ci ascolterà mai, quindi è inutile restare qui. -

Non potevano dargli torto, ovviamente: la cosa era andata decisamente male.
Lo sapevano, dopotutto, che sarebbe andata a finire così. Ma avevano tante altre cose da chiarire in quel momento.
Per gli altri ragazzi, molte parti del discorso sembravano non avere senso.
Prima di tutto, chi era il ragazzo di Shinsou? Avevano ipotizzato, ma avevano scartato l'idea, dato che la persona a cui pensavano era già insieme alla viola.
E forse in quel momento, reduci da una discussione non proprio piacevole con una mandria di cretini seriali, quello non era un quesito da porre, ma a volte la curiosità è troppo forte per non fare una semplice e diretta domanda.
- Jirou - chiese quindi dopo poco Mina - Chi è il ragazzo di Shinsou? -

Tutta la classe, o almeno, la parte arrivata dopo, fissò la ragazza interrogativa. Lei sospirò, e rifletté un attimo.
Sapeva benissimo che in realtà quella persona era tecnicamente il suo di ragazzo, ma ormai era ovvio che non sarebbe potuta andare avanti. Fu in quei brevi attimi di riflessione che sembrò capire tutto, anche la strana passeggiata della sera prima.
Voleva lasciarla. Ecco cosa voleva fare.
Se da una parte era un po' addolorata e delusa dalla cosa, dall'altra era contenta che in realtà l'altro non avesse voluto convincerla, e invece avesse intenzione di finirla subito.
- Tecnicamente, non è il suo ragazzo - disse - ma... Se... Se si sveglierà, ecco... - mormorava.

𝐒𝐇𝐈𝐍𝐊𝐀𝐌𝐈❞ˌ˚» 𝘀𝗶𝗹𝗲𝗻𝗰𝗲 ˡˡ 𝚑𝚊𝚗𝚊𝚑𝚊𝚔𝚒 𝚍𝚒𝚜𝚎𝚊𝚜𝚎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora