le rose nere, le tue preferite

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L'ispettore Paolo Corsi esamina le foto del luogo del delitto. Guarda fuori dalla finestra e corruga la fronte guardando l'insistente pioggia.
Guarda la fotografia della vittima, Linda Giordana: una giovane attrice di teatro trovata morta nel suo camerino.
Entra Luca Silla.
- Ci sono novità dal coroner, - si siede di fronte a lui, - Linda Giordana è morta per un'insufficienza respiratoria dovuta ad una sostanza venefica che ha inalato.
Paolo dispone le fotografie della scena del delitto, in ordine sulla scrivania.
- Guarda, - indica la sedia a terra e ai piedi del tavolo la tovaglia, la tazzina di caffè e un vaso rotto e delle rose nere.
Batte l'indice sulle rose nere.
- Guarda il cadavere, - Silla prende la foto, la esamina accuratamente.
- Voleva uscire per cercare aiuto, ma è sopraggiunta la morte.
- La mano che stringe il collo, gli occhi spalancati e la bocca aperta nel disperato tentativo di inspirare, il viso cianotico sono evidenti indizi.
- Sono sicuro che il veleno l'ha inalato attraverso le rose nere. Probabilmente quando il respiro è venuto a mancare, ha capito che la causa erano le rose e le ha strappate dal gambo.
Paolo si accarezza la mascella, un gesto che fa quando riflette. Si alza e cerca nella scatola dove sono conservati gli oggetti ritrovati sul luogo del delitto.
Prende una busta trasparente che contiene un bigliettino di accompagnamento per i fiori, è bianco, neutro, scritto con una grafia piccola e precisa.

Le tue preferite. C. B.

Bussano.
- Avanti.
Entra un poliziotto in divisa.
- La signora Dana Caroli è arrivata, attende fuori.
- Bene, falla accomodare. - Paolo dice a Silla, - troviamo l'autore del biglietto e abbiamo il nostro assassino.
Dana Caroli è una donna esile, sulla quarantina.
- Buongiorno signora, prego si accomodi, - Silla le lascia il suo posto.
- Buongiorno, - Paolo si alza e le porge la mano, - signora l'abbiamo convocata per un breve colloquio come persona informata dei fatti. La prego di rispondere con tranquillità e il più precisamente possibile.
Dana Caroli annuisce.
- Da quanto tempo lavora nel teatro Verdi?
- Da circa cinque anni.
- la signora Giordana ha ricevuto delle rose nere in regalo, ricorda il fioraio che gliel'ha consegnate?
- No, non era uno dei soliti ragazzi delle consegne, non molto alto, era vestito con un trench scuro e un cappello nero e ora che mi ci fa pensare mi è parso strano perché la serata non era poi così fredda da giustificare l'abbigliamento.
- Ha notato qualche altra cosa?
- No... sì... forse... quando ho consegnato le rose a Linda, mi è sembrata molto felice, mi ha detto che erano le sue preferite. Ha letto il biglietto e ha cambiato espressione, sembrava turbata.
Dana ha un tremito.
- Sono tornata dopo circa un quarto d'ora a prendere la tazzina di caffè che di solito beveva e...
scoppia in pianto.
- Va bene, adesso si calmi, basta così, - dice Paolo, - Silla, per favore, accompagna la signora e offrirle qualcosa e aspetta che si calmi.
- Grazie ispettore, - si alza e i due escono.
- Gargiulo, - chiama e il poliziotto entra, - chiama la signora Sara Nanni.
Dopo qualche minuto si apre la porta ed entra una donna alta con lunghi capelli neri e ricci.
- Prego si accomodi, - Paolo le indica la sedia, - arrivo subito al punto.
Lei sorride ironica, si siede, accavalla le gambe e incrocia le braccia guardandolo sfacciatamente.
Lui alza il sopracciglio:
- Dunque che rapporti aveva con la signora Giordana?
- Non sta bene parlare male dei morti, ma Linda era ricca e viziata. Indubbiamente una discreta attrice, ma aiutata dal suo denaro. L'ho vista cedere ad un'emozione solo quando mi ha parlato di Brandon, il suo ex marito, e di come l'avesse delusa. In fondo chi la fa l'aspetti...
- In che senso? - Chiede l'ispettore.
- Nel senso che Linda aveva sedotto il fidanzato della sua migliore amica. Pochi giorni prima del matrimonio erano stati sorpresi da Claudia. Le riviste mondane ci montarono uno scandalo anche perché non aveva una buona reputazione.
- Perché "chi la fa l'aspetti" ? - Interroga Paolo.
- Subito dopo il matrimonio Brandon si faceva mantenere dalla moglie, cominciò a tradirla da subito ed era anche piuttosto violento. Linda con l'appoggio della sua famiglia divorziò e riuscì a non dargli neanche un soldo.
- Grazie per il momento è tutto, si tenga a disposizione. - Paolo l'accompagna alla porta, Sara gli fa un sorriso inequivocabile.
- Spero che mi convochi di nuovo quanto prima.
L'ispettore le sorride e le fa il baciamano.
Silla che l'ha raggiunto alza gli occhi al cielo. Sara Nanni evidentemente lusingata va via.
- Non te ne scappa una! - Esclama il collega.
Paolo lo guarda e sorride:
- L'unica per me è Cinzia, ma sono debole al fascino delle belle donne!
- Buon per te amico mio, - si poggia sulla scrivania, - Ho chiamato la scientifica e ha confermato i nostri sospetti. Le rose nere erano avvelenate, il loro colore hanno aiutato ad occultare alla vista e il loro profumo all'odorato, la sostanza venefica.
- Ho due probabili sospetti: l'ex marito e l'ex amica.
Guarda l'orologio, prende il giubbotto e le chiavi della macchina.
- Sono le 16, andiamo a casa Giordana, vorrei parlare con la sua famiglia e avere informazioni più approfondite sui nostri due principali sospettati.

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