POV: Bucky Barnes si trova in Messico per una missione importante. Deve vedersi con un suo collaboratore e si danno appuntamento in uno strip club, dove lavori come barista.
Stai pulendo i bicchieri da cocktail e nel mentre chiacchieri con la tua collega. Sono solo le dieci di mattina ma il locale è già aperto: ci sono i soliti quattro maniaci nullafacenti, già ubriachi che stanno guardando le due ballerine che danzano sul palco. La mattina non c'è quasi nessuno, le vere stripper lavorano la sera quando ci sono più clienti. A quest'ora di solito sono di turno le nuove arrivate che devono ancora fare pratica.
- Mia nonna si muove meglio di lei! - Commenta Molly sistemando le bottiglie.
- No, dai! Ha un bel culo però... - Rispondi divertita.
- Sì, ma non lo sa muovere. -
- Quel vecchio sembra apprezzare, però. - Indichi l'uomo che sta letteralmente sbavando sotto il palco. Il suo naso è tutto rosso per quanta birra ha bevuto.
- Con tutto l'alcool che ha in corpo apprezzerebbe anche mia nonna in tanga. - Esclama Molly. Vi piace lavorare la mattina, l'atmosfera è più tranquilla e non ci sono decine di maiali che corrono per il locale ubriachi affamati di fica.
La porta di ingresso si spalanca facendo entrare la luce del giorno. Appare la figura di un uomo, è sicuramente uno straniero, un tipo dell'Est. È vestito completamente di nero, con un paio di jeans scuri e una giacca di pelle, e la testa è coperta da un berretto da cui si intravedono i suoi lunghi capelli scuri. Si guarda intorno in cerca di qualcuno e poi si avvicina al banco.Ti incammini verso di lui. - Salve!
- Salve! - Ti saluta schivo continuando a guardarsi intorno.
- Ti servo qualcosa da bere? -
- Rum, grazie. -
- Va bene. - Prendi la bottiglia e gli riempi il bicchiere. - Cerchi qualcuno? - Domandi curiosa.
- Sto aspettando un amico. - Risponde secco lui. Gli passi il bicchiere mettendo sotto un tovagliolo, lui tira fuori la mano da sotto il banco e lo afferra. Rimani stupita nel vedere che al posto della mano ha una protesi di metallo.
- Sei un veterano di guerra? - Domandi.
- Come, scusa? -
- La tua mano, l'hai persa in guerra o te l'hanno mozzata per un debito non saldato con brutta gente? -
Lui si tira su la manica facendo vedere che non è solo la sua mano ad essere di metallo. - In realtà è tutto il braccio... - Fa una smorfia divertita. - L'ho perso in guerra, un secola fa. La cosa assurda è che è stata proprio quella brutta gente a darmi questo braccio. -
- E ora? Lavori per loro? -
Lui ti rivolge un veloce sguardo e ti passa il bicchiere facendoti cenno di riempirlo. - Tu fai troppe domande... -
- Mi piace conversare. Sono del parere che una parte del mio lavoro consista proprio nell'impicciarmi degli affari dei clienti a cui servo da bere. - Scherzi servendogli altro rum.
- Ah, non sei una ballerina?! Che peccato, mi sarebbe piaciuto vederti ballare... - Ti ammicca bevendo il suo drink.
- Se lasci una bella mancia forse ti posso accontentare più tardi... - Lo prendi in giro. - Un altro giro? -
- No, basta! Devo restare lucido, grazie comunque.
- Il tuo amico è in ritardo? -
Lui sbuffa guardando l'orologio. - A quanto pare sì. Doveva essere già arrivato da un po'. - Si toglie il beretto e una cascata di capelli neri gli cade sul volto, con una mano li tira indietro mostrandoti finalmente i suoi grandi occhi verdi.

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Marvel | One Shots |
Fanfiction➳ ℛaccolta di storie brevi con protagonisti i personaggi del mondo della Marvel. Sono scritte da me, molte di queste avranno un tono spinto (smut) e se questo genere non vi aggrada vi avverto fin da subito di scorrere oltre. Buona lettura e vi augur...