Marvel | One Shots |

➳Ikaris

🦋Angolo autrice: Miei amati lettori, non so quanti di voi sono rimasti, in ogni caso mi rivolgo a tutti quanti. Negli ultimi 3 mesi non sono stata molto attiva a causa dei miei impegni universitari. E bene sì ragazzi, l'università è davvero così difficile come la descrivono e purtroppo prosciuga ogni mia energia.
A modo mio però voglio comunque provare a pubblicare di tanto in tanto. Ricordo di aver cominciato questa raccolta per puro divertimento e quale miglior modo per passare il tempo se non scrivere qualche storia divertente e un po' spicy per le mie amate lettrici?!

Ovviamente non vi posso promettere la massima attività su wattpad, ma farò del mio meglio per non sparire completamente.
🦋

TORNIAMO A NOI!
Anzi torniamo ad Ikaris, o meglio Richard Madden. Lui è stato la mia prima vera celebrity crush. Prima di Chris Evans, prima di Tom Hiddleston, prima di qualsiasi altro attore c'è stato Richard, il mio bellissimo Re del Nord, il mio Cosimone de Medici!
Sono andata al cinema per vedere Eternals, e che dite signori...SPETTACOLARE!

Quindi bando alle ciance cominciamo!

🔴🔥🔥🔥🔥Sono sparita da tre mesi quindi in questo immagina ci andrò giù pesante.

POV: Sei una studentessa di storia dell'arte e mentre stai studiando per un esame importante un uomo misterioso si avvicina a te...

«Un caffè latte bollente con panna, grazie.» Dissi alla cameriera mentre mi accomodavo sul tavolino più nascosto di tutto il locale. Avevo bisogno di un angolo appartato, per poter studiare in pace senza essere disturbata dall'altra clientela.

«Arriva subito!» Esclamò la ragazza correndo a preparare il mio ordine.

Nel frattempo io cominciai a tirare fuori dalla mia borsa tutto il materiale per iniziare a studiare. Il mio amato libro di storia mi seguiva ovunque, non importa dove fossi lo portavo sempre con me. Avevo un importantissimo esame di storia alle porte ed ero indietro con lo studio.

«Ecco a lei signorina!» La ragazza si precipitò con il mio caffè al tavolo e poi corse immediatamente via.

Rimasi con il muso nascosto tra i libri per ben oltre un'ora e non mi ero minimamente accorta di quello che stava succedendo intorno a me. Senza farmi troppi problemi cominciai a ripetere a voce alta tutte quelle nozioni che avevo studiato scrupolosamente nell'ultima ora.

«L'anfiteatro Flavio è una delle costruzioni più importanti della storia romana...la struttura ospitava i più grandi tornei dei gladiatori...giochi...in occasione di questi ci fu il primo martirio dei cristiani...» Blateravo frasi sconnesse sperando di riuscire a rammentare ogni parola chiave del capitolo. «I gladiatori lottavano per conquistare la loro libertà...»

«...i gladiatori lottavano per conquistare la gloria!» Esclamò una voce alle mie spalle, interrompendo il mio monologo sconnesso.

«Come prego?» Mi girai velocemente, per vedere chi avesse parlato.

«I gladiatori non lottavano per la loro libertà, non esisteva libertà per quegli sventurati schiavi. La loro intera vita apparteneva a Roma e all'imperatore. L'unico modo che avevano per dare un senso alla loro esistenza era lottare per vincere la gloria, vincere l'amore di Roma e dei suoi abitanti.» Continuò a spiegare l'uomo mentre mescolava la sua tazza di caffè.
Non lo avevo mai visto prima, di certo mi sarei ricordata di un tipo come lui. Era un uomo molto giovane, indossava un cappotto scuro elegante da cui si intravedeva il colletto della sua camicia bianca. Sembrava un tipo a modo, ben curato e anche con una spiccata conoscenza, in sostanza era un affascinante erudita misterioso.