La Mia Stella -Parte Due-

937 69 3
                                    

Malphas si gira dalla mia parte e mi rivolge un sorriso appoggiando una mano sull'erba accanto a me -Allora come sta procedendo la tua permanenza?-

Penso alle parole di Jessemine, alla storia della ragazza di nome Rosaline che vagava su queste terre come me e che è morta. Vorrei chiedergli perché è morta ma ho intuito che la ragazza avesse un legame con lui e non vorrei rovinare il momento.

Devo chiedergli anche del termine Aroah ma lui sembra evitare anche quel discorso.

Allora per una volta decido di lasciare da parte la mia curiosità.

Momentaneamente.

-È tutto così diverso, ci sono così tante cose da imparare, posti da conoscere- affermo scacciando i pensieri che mi turbinano in testa.

Lui annuisce -Lo capisco, è completamente diverso da Adamantis e i suoi Regni ma imparerai a viverci- mi lancia un'occhiata dubbiosa -Se vorrai ovviamente-

Vorrei tendere la mano e accarezzare quei capelli così morbidi ma mi trattengo -Sono una persona curiosa, lo sai, e quelle come me imparano in fretta per saperne di più-

Sta per ribattere ma veniamo interrotti da una voce -Signore ho bisogno di parlarle-

Un uomo dall'età che potrebbe variare dai diciotto ai cinquant'anni è in piedi a qualche metro da noi. La pelle interamente blu brilla sotto la luce delle due lune. Gli occhi gialli non si posano neanche per un istante su di me. Capelli di un rosso intensissimo sono intrecciati con fiori bianchi e gli sfiorano le caviglie.

Mai visto niente del genere, è strano ma la bellezza così discordante rispetto alla nostra ha un non so che di affascinante.

Malphas si alza in piedi in modo più rigido del solito, sembra in allerta -Andiamo nel mio studio-

Mi lancia solo un'occhiata di scuse prima dissolversi nell'ombra insieme all'uomo.

Resto a guardare il vuoto per svariati minuti prima di realizzare il tutto.

Sembrava davvero importante, per questo non mi ha neanche salutata.

Sospiro pesantemente circondandomi la testa con entrambe le mani -Mi dovrò abituare anche a questo- borbotto tra me e me.

Quando entro nel castello mi accorgo che è già l'ora di pranzo e che Ellie e Mor stanno già mangiando avidamente tutto ciò che hanno davanti.

-Finirete per stozzarvi così- ridacchio sedendomi di fianco a El.

Mor mi guarda sorridendo -Abbiamo iniziato perché non sapevamo se ti saresti unita a noi-

-Si lo vedo- mi volto verso Huadiathilla che sembra una piccola ombra nascosta in un angolo della sala -Malphas non viene? -

Lei scuote la testa rotonda -No, il Signore ha delle faccende da sbrigare-

Non domando altro perché so che qui la riservatezza è all'ordine del giorno.

Inizio a mangiare e cerco di distrarmi -Avete fatto qualcosa di interessante oggi?-

Ovviamente è Ellie a parlare per prima -Ho visto il castello, è gigantesco- afferma enfatizzando per bene l'ultima parola -Ho una stanza tutta mia per giocare e ho anche delle amiche che volano!-

Lancio un'occhiata interrogativa a Mor.

Lei sorride ampiamente -Sono spiritelli dell'aria, grandi quanto un mignolo e sono molto giocherellone. Ellie ha un dono per comunicare con ogni creatura di Kraai. Riesce a farsi amici ovunque-

Sono contenta che si trovi bene, avevo paura che accadesse il contrario e non mi sarei mai perdonata la sua infelicità.

-Loro vogliono essere miei amici- ribatte la piccola scrollando le spalle -Tu cos'hai fatto invece? -

-Ho visitato il giardino, è molto grande ed è popolato da creature sorprendenti. Domani facciamo un giro se vuoi-

Ometto la presenza di Malphas. Sarebbe strano dire che sono stata tutta la mattinata con lui.

-Si! Per favore-

Sorrido per il suo entusiasmo ma ben presto i pensieri che fino a quel momento ho cercato di reprimere ritornano a galla più invadenti di prima.

Forse l'unica soluzione è trovare Jessamine e farmi spiegare la storia completa o trovare direttamente il fantasma di Rosaline potrebbe aiutarmi.

Peccato che non ho mai dato la caccia a un fantasma e non saprei da dove iniziare.

Non so perchè questa storia mi disturbi tanto ma sono sicura che fino a quando non ne saprò abbastanza la mia anima non avrà pace.

-Mi sono ricordata di fare una cosa- dico alzandomi in piedi e maledicendomi per non aver trovato una scusa migliore -Ci vediamo dopo-

Esco dalla sala prima di incrociare i loro occhi confusi.

Mi dirigo a passo spedito lungo il giardino camminando sull'erba color cobalto, illuminata dalle due Lune.

Vedo gli alberi in lontananza e so che la mia meta è quella. Non sono mai arrivata così lontano ma non ho affatto paura.

Sento l'aria passare tra le fronde degli alberi come sospiri di amanti, mi accarezzano il volto. Un dolce invito a continuare, un benvenuto così invitante.

Una delle regole è proprio quella di non aggirarmi da sola su queste terre ma penso che Malphas abbia già capito che nelle regole ci sto stretta. Non voglio farlo arrabbiare ma penso che a lui dovrò pensarci più tardi.

Dopo qualche minuto mi blocco accorgendomi di colpo che la foresta è silenziosa. 

Tremendamente silenziosa. Non un solo suono. Un verso di un animale, uno scricchiolio di foglie, il fischio del vento.

Niente.

Non è un buon segno ma dopotutto non sono mai stata in una foresta di Kraai. Magari qui le cose funzionano diversamente. 

Continuo a camminare, questa volta con meno sicurezza di prima.

Non sono più una debole umana. Non lo sono più. Non da quando Lilith...

Il rumore di un ramo spezzato mi fa girare di scatto. Sembrava quasi che qualcuno mi stesse respirando sul collo.

Chiudo gli occhi e faccio un respiro profondo prima di continuare, sono vicina lo sento.

-Non dovresti proseguire sai-

Una voce leggera come piume si solleva a ritmo del vento. Non riesco a capire da dove provenga dato che sembra venire da ogni direzione.

-Chi sei?- domando girando su me stessa a caccia di quella presenza.

-La foresta non è fatta per essere esplorata da quelle come te-

Anche questa volta la voce emerge dal terreno, dall'aria, dagli alberi e da ogni singola cosa  che mi circonda.

-Cosa intendi?- socchiudo gli occhi alzando la testa al cielo. Forse la creatura si trova tra gli alberi.

Ma non c'è alcun segno di movimento neanche lì.

-Chi cammina tra i due mondi porta sempre distruzione, ogni volta, secolo dopo secolo. Niente di buono è mai accaduto con uno di voi in vita-

Faccio un passo avanti ignorando la stretta al petto che pare soffocarmi -Noi?-

Una risata lieve come un sospiro aleggia intorno a me -Sempre le stesse domande, sempre la stessa fine-

Chiudo le mani a pugno -Spiegati-

Un'altra risata -La ruota gira sempre allo stesso modo Diane Morrigan-

-Cosa intendi? Spiegati meglio!- urlo sull'orlo della disperazione.

-Sei la pedina di un disegno molto più grande, non fidarti di nessuno-

E poi lo sento. Sento quella presenza sparire all'improvviso e lasciare all'aria solo il suo vuoto.

Cado in ginocchio sbattendo furiosamente i pugni su questa terra antica.

I segreti mi uccideranno.





Unione Suprema 2 -The Dark Crow and the Phoenix of Light-Where stories live. Discover now