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"Sei molto amica dei Màrquez" chiese Maverick cercando si sembrare il più tranquillo possibile, anche se dentro la curiosità di capire era molta. Quando al telefono gli aveva detto di essere da loro, sentì un tuffo allo stomaco. Sapeva che fossero amici, ma aveva paura di essersi perso qualcosa. 

"Sì, ieri mi sono addormentata sul loro divano." spiegò Clara, che si aspettava una domanda del genere data la risposta poco convinta che gli aveva dato al telefono. Sapeva di non doversi giustificare, ma la curiosità del pilota in qualche modo le fece piacere. 

"Bene. Sono sincero, pensavo mi stesse sfuggendo qualcosa" disse grattandosi la nuca imbarazzato.

"Oh no...no" rispose lei altrettanto. 

"Non ti vedo la tipa adatta a Marc"

"Non so se prenderla come un complimento o meno" sorrise all'affermazaione di lui.

"Secondo me è un semplice dato di fatto ecco" cercò di spiegarsi senza voler essere offensivo nei confronti del rivale. Lo aveva visto più volte con ragazze diverse nelle varie trasferte, e nel paddock le voci circolavano veloci. Sapeva che Clara non era il tipo di ragazza da storia di una notte o due; aveva imparato a conoscerla nel tempo e poteva affermarlo con sicurezza.

"e chi sarebbe il mio tipo?" lo provocò lei fermandosi tutto ad un tratto parandoglisi davanti. 

Il sorriso che le riservò fu uno dei più aperti mai dati: era già una risposta. 

"Non lo so, diciamo che ne conosco uno. Un bravo ragazzo che fa il pilota. Se vuoi te lo faccio conoscere" scherzò lui avvicinandosi e questa volta nessuno li interruppe. Voleva fare quello che non era riuscito prima e gli sembrò il momento adatto. 

Si avvicinò  e le accarezzò il viso come se fosse la cosa più preziosa e delicata al mondo e si prese un secondo per guardarla fissa negli occhi, neri e profondi come non li aveva mai visti. Tanto espressivi che avrebbe potuto in quel momento leggerle dentro senza farsi dire una parola.

Lei dall'altro canto mise le braccia intorno al collo del ragazzo e non si frenò più. Concluse ciò che lui aveva iniziato colmando  gli ultimi centrimetri che li separavano. Capì in quel momento di averlo voluto da tempo e mai nulla le sembrò così giusto, e lontano dalle sensazione di errore che aveva provato baciando Marc.

Erano poco fuori il paddock e per le strade c'era ancora pochissima gente, tuttavia se fosse stato il contrario la percezione del mondo sarebbe stata la stessa per loro. Era come se fossero in una bolla.

"E adesso come faccio a lasciarti prendere quell'aereo?" sospirò Maverick sulle labbra di lei, che ancora stava cercando di tornare con i piedi a terra. 

"Non voglio neanche io" replicò mettendo la fronte sul suo petto. Tutto ad un tratto non voleva più fare altro che rimanere in quel piccolo microcosmo in cui c'erano solo gli occhi grandi di Maverick, che la guardavano come mai nessuno l'aveva guardata.

...

"Non te lo volevo dire, ma devo: Te lo avevo detto!" Urlò Victoria dall'altra parte della cornetta.

"Non urlare!" rise Clara alla reazione dell'amica.

"Perchè? c'è qualche Márquez all'ascolto?" 

"No, a tal proprosito devo andare. Mi stanno aspettando per andare a fare cross" 

"Vai, vai, ma ricordati che appena torni a Barcellona mi devi dire tutto" 

"Te lo prometto. Ora vado, ciao pazza" si condedò attaccando. 

Giusto in tempo prima di essere chiamata per la seconda volta da Alex che la aspettava per partire. 

Dopo la gara la famiglia Márquez l'aveva invitata a casa per qualche giorno. Non era la prima volta che era lì ospite e soprattutto Roser si era affezionata molto.
Aveva un bellissimo rapporto con i figli, ma una figlia femmina sotto certi punti di vista le mancava. Ma i più felici per la sua presenza erano soprattutto Stich e Shira; quando Alex decise di prendere la seconda lei era con lui. La cagnolina era talmente piccola da entrarle nel palmo di una mano.

Sempre e solo tu (Completa)Where stories live. Discover now