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Erano tutti pronti per la partenza e Clara si era svegliata con molta più carica del solito. Non vedeva Maverick dal giorno dopo la serata a Barcellona e gli era mancato.

Non le erano sfuggite alcune foto che erano state scattate loro e non sapeva come giustificare allo zio. Santi non le aveva detto nulla, quindi si sentì più tranquilla.
L' unico a cui non lo aveva detto era stato Marc e si disse lo avrebbe fatto di persona. Senza troppe cerimonie.
Parlare con lui di certe cose l' avrebbe imbarazzata, ma nasconderle sarebbe stato peggio.
Cercò di avvicinarglisi ma era sempre molto impegnato in qualche conversazione. I loro posti a bordo erano lontani, quindi decise di rimandare a quella sera; in fin dei conti non c'era fretta.

Quando arrivarono furono tutti presi della prove e le migliorie da adottare sulla moto.
I meccanici parlavano animatamente, ma senza venire alla risoluzione di diversi problemi. Clara intervenne facendo pensare ad una terza alternativa rispetto alle altre proposte e gli altri furono ben contenti di accettarla. Sembrava poter essere la soluzione, ma non tutti erano  della stessa opinione. Marc era rimasto seduto ad ascoltare senza parlare e  scelse il momento meno opportuno per farlo.

"Da quando parlano gli ospiti?" bisbigliò velenoso e tutti si voltarono a guardarlo stupiti.
Clara si sentì talmente tanto mortificata che fece un passo indietro per uscire. Fu intercettata immediatamente dallo zio che le prese il braccio fermandola.

Addirittura il telemetrista, giapponese fino al midollo, nel volto mostrava lo stupore per quanto aveva detto il pilota. Gli diede uno scappellotto sulla nuca a mò di rimprovero e gli altri sembrarono approvare.
Le volevano un gran bene e la ritenevano una ragazza in gamba che ci sapeva fare con i motori; non di certo degna di quel trattamento.

"Andiamo avanti" ruppe il silenzio Santi riprendendo in mano i fogli.
Clara fissava esterrefatta Marc chiedendosi il perché di quel veleno e lui fece fatica a sostenere il suo sguardo.
Si era pentito di averle detto quelle cose, ma era arrabbiato e deluso. Vederla lì dentro al box raggiante e con un sorriso da parte a parte lo infastidiva perchè non ne era lui il motivo.

Non si guardarono per tutta la mattinata e, finite le prove, Clara sparì senza lasciare traccia.
Aveva abbandonato il proposito di parlare con il cerverino, almeno non prima di aver ricevuto le sue scuse.
Il suo pensiero era importante per lei e l'aveva fatta sentire un'estranea, confermando un verità che forse aveva cercato di nascondere nel tempo: era una delle poche persone in grado di ferirla veramente. Era una ragazza forte e sapeva cosa voleva, ma aveva i suoi punti deboli.

Marc aveva il potere di cambiargli l' umore e quando incontrò Maverick se ne accorse subito.Cercò di non fargli pesare quanto si portava dentro, ma con scarsi risultati.

"Sei strana, direi incazzata nera" osservò.

"Probelmi ai box" chiuse lei senza dare troppe spiegazioni "Scusami non voglio rovinare uno dei pochi momenti in cui siamo insieme" si scusò abbracciandolo.
Sentendo il suo profumo quasi si calmò e per un momento decise di lasciare fuori i problemi con il pilota Honda.

" Non mi piace vederti corrucciata. Sei sempre bella, ma quando sorridi sei la fine del mondo, Hernandez" cercò di tirarla su.

" Troppi complimenti. Potrei abituarmici" sorrise

" Fai pure. Mi basta che sorridi" disse e la sincerità nei suoi occhi la colpì. Era una delle cose che amava di più di quel ragazzo: i suoi occhi parlavano.

Cercò di riprendersi e passare quelle poche ore che avevano in serenità. Vederlo era stato un toccasana e per questo lo ringraziò.

" Come ti senti per domani?"

Sempre e solo tu (Completa)Where stories live. Discover now