Regali di Natale

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Sembra di essere tornati a cinque anni o più anni prima, sono tutti riuniti intorno ad una tavola addobbata a festa, Gemma e Niall continuano a prendersi in giro per i propri maglioni natalizi o qualche pietanza uscita male, Zayn parla di tradizioni ed alcool insieme a Louis ed Harry ascolta le avventure di Alexander e, diverso dai Natali precedenti, i versi concitati di sua nipote Alice.

La sua solitudine è svanita, non ha voce, mentre è circondato dalle persone che ama e Louis sembra come leggere dentro di lui, interpretando quel pensiero, gli afferra la mano sotto il tavolino e la stringe delicatamente, a voler sottolineare di non essere più sole. Il calore di quel tocco va dritta al cuore dell'attore che, senza riuscire a controllare le parole, si volta verso di lui e gli mima un 'Ti amo'. Non ricorda un momento in cui è stato più felice di questo, nemmeno dopo esser stato confermato in 'Agents' come uno dei protagonisti, nemmeno dopo il suo primo Golden Globe.

Alexander sembra percepire la serenità che irradia suo padre grazie ad Harry e sorride raggiante mentre scarta i regali che un finto Babbo Natale molto somigliante a suo Zio Niall gli ha consegnato. Ciò che aveva chiesto al centro commerciale sulle gambe di uno sconosciuto signore e sussurrato all'orecchio di Harry, sembra essere arrivato: suo padre è felice. Forse Babbo Natale esiste davvero ed ha ascoltato il suo desiderio.

"C'è un altro regalo per te", lo richiama l'attore, indicando una grande scatola rossa. Louis sta già protestando, aveva espressamente detto di non spendere altri soldi per suo figlio, ha già fatto troppo per lui e la sua istruzione ma Harry sembra non sentire ragioni - "Vizierò questo bambino il più possibile, recupererò tutto il tempo che ho perso e tu non puoi fermarmi", mormora beffardo a pochi centimetri dal viso del suo compagno, "E farò lo stesso con te".

Mentre il bambino scarta il regalo con l'aiuto dei suoi due zii acquisiti, urla di eccitazione vedendo un set Lego di una caserma di polizia - "Mi aiuterai a montarlo, vero?", chiede al giovane eccitato per il suo nuovo regalo.
"Certo! Qualsiasi cosa per te", risponde, prima di voltarsi verso un brillante Louis, "Ho anche un regalo per te".
È ancora indeciso sul dargli o meno ciò che ha preparato, soprattutto dopo ciò che Louis ha regalato lui, non può eguagliare l'importanza di quella chiave e delle successive parole ma vuole dimostrargli che nonostante il tempo passato, nessuno lo conosce meglio di lui.
"Non è molto, non dopo quello che mi hai dato prima", mormora, non vuole farsi sentire dagli altri presenti, vuole che sia un momento solo loro, "So che odi le cose costose ma spero che ti piaccia".
"Harry non dove..."
"Aprilo e zitto!" - Louis arrossisce mentre afferra il regalo, lo scarta e sorride. Farebbe qualsiasi per vedere sempre quel sorriso, se n'è privato per troppo tempo. Solo lui poteva pensare ad un regalo del genere: è una piccola placca d'argento.
"È scontata, lo so" - inizia Harry. L'ha acquistata qualche giorno prima di sapere cosa sarebbe successo tra di loro ma dopo ieri sera, sapeva di doverla rendere unica e speciale. Per questo ha corso per l'intera Holmes Chapel, quel pomeriggio, imporrando un orefice di incidere una piccola casa.
"È molto semplice ma puoi aggiungerla alla collana che hai già, quella con il tuo nome ed il tuo gruppo sanguigno e spero ti possa piacere e..."
"Harry respira", lo interrompe l'altro, "L'adoro, è perfetta".
"Si? Perché ho praticamente pregato in ginocchio di poterla incidere anche se stava chiudendo. So che non è una chiave di casa mia, ti darò anche quella appena ne riuscirò a fare una copia in più, ma non lo so, scusa".
"Harry, smettila! È perfetta", lo zittisce mentre continua a girare tra le mani il piccolo dono, "Grazie. Hai progetti per dopo? Voglio darti la seconda parte del tuo regalo".
Il modo in cui la voce di Louis si abbassa ed i suoi occhi azzurri si scuriscono, fanno tremare Harry di pura eccitazione.
"Gemma!" - richiama l'amica, fingendo innocenza davanti al resto degli invitati riuniti sotto l'albero di Natale - "È vero che stavi pensando di organizzare un pigiama party? Con tutti i bambini?"
Lui e Niall si scambiano uno sguardo fin troppo consapevole mentre il viso di Harry diventa rosso dall'imbarazzo davanti a tutti i suoi ospiti.
"Certo, domani mattina prepariamo anche i biscotti alla cannella. Alex, ti unisci a noi?", chiede al bambino. Per quanto sia sfacciata la richiesta di Louis tutti sanno che il piccolo ha delle necessità, deve essere lui ad acquisire il pensiero di restare a dormire fuori casa, deve sentirsi sicuro. Gemma è parte della sua quotidianità, non è spaventato dalla sua presenza, è un ambiente familiare in cui il bambino si sente protetto ma devono essere sicuri che sia ciò che Alexander vuole. Per questo Harry si inginocchia davanti a lui e gli sussurra - "Vuoi prepararmi dei biscotti anche per me? Domani mattina io e papà passiamo a fare colazione con voi".
"Sì, va bene. A te aggiungo una doppia dose di cannella".

Il cuore di Harry non è mai stato così pieno.

La teoria delle braccia vuote || Larry StylinsonWhere stories live. Discover now