Capitolo 12 Una festa di fidanzamento

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Mr. Hatrow, quella sera, giunse alla festa di fidanzamento del suo amico e della sua giovane promessa, ad Hatfield House, con la speranza di trovare un momento per poter chiedere perdono a Rose, Miss Griffiths, del suo disdicevole comportamento durante il balletto.
Hatfield House era addobbata a festa, come non mai, ma nonostante lo sfarzo delle decorazioni l'essere in un ambiente che, nei mesi precedenti gli era ormai divenuto familiare, lo rassicurò rispetto a quello che stava per fare.
Mentre lasciava il cappotto e il cappello all'uomo all'ingresso, non poté fare a meno di pensare ad un'altra festa di fidanzamento, forse meno lontana di quanto avrebbe mai pensato nel futuro, forse proprio in quello stesso luogo.
Suo fratello erano mesi che aveva preso a guardarlo in tralice, ogni qual volta Elizabeth iniziasse a proporgli giovani signorine che, a suo parere, avrebbero rappresentato un ottimo partito.
Una pratica che non era nuova a casa Hatrow, nonché fortemente incoraggiata da sua madre, che nonostante la vecchiaia avrebbe continuato a vivere per sempre pur di vedere sposati entrambi i suoi figli, ma che da ultimo l'aveva toccato più che in altri tempi.
Un tempo si era reputato troppo giovane per fare certi pensieri, e se non molto recentemente non aveva mai trovato alcuno con cui potesse prefigurarsi passare i prossimi dieci, venti o cinquanta anni della sua vita.

Ad accoglierlo, nel salotto riservato ad occasioni come quelle, più grande e lussuoso di quello in cui i Duvette solevano riceverlo, Charles e Miss Duvette, l'uno più raggiante dell'altro.
Se Charles era sempre stato un uomo affascinante, sin da quando non erano poco più che ragazzi, Mr. Hatrow non poteva che riconoscere come Miss Duvette, anche se non come la minore delle due sorelle, era di una bellezza particolare, più popolare che raffinata, con il volto e gli occhi tondi, i capelli scuri e un sorriso largo e genuino.
Non avrebbe potuto davvero desiderare per il suo amico una compagna migliore, allegra e onesta, senza un grammo d'interesse nelle ossa, nonostante il cospicuo patrimonio in possesso del suo futuro marito.
Una volta Miss Griffiths gli aveva detto, durante uno dei loro pomeriggi passati a seguire la coppia con lo sguardo per Hyde Park, che sua cugina aveva le stesse possibilità di sposare un gentiluomo che quelle di convolare a nozze con un panettiere, per la disperazione dei suoi genitori.
Lei, al contrario della giovane coppia di futuri sposi, sembrava non essere da nessuna parte, e Mr. Hatrow dovette reprimere la preoccupazione che sentì al pensiero che non fosse lì.
Ma come avrebbe potuto, dal momento in cui quella era casa sua, e l'occasione celebrata era il fidanzamento della sua cugina preferita?
- William, sei arrivato! Come va? -
Gli disse, facendoglisi incontro, Charles, Miss Duvette alle calcagna.
La ragazza gli rivolse un sorriso cortese, che però non le arrivò agli occhi.
Non che la cosa lo stupisse, viste le modalità con cui si era separato da sua cugina durante il loro ultimo incontro: per il suo comportamento, senza dubbio riprovevole, e finché non si fosse scusato, meritava ben più che una fredda accoglienza.
- Charles! – esclamò, stringendo la mano all'amico, prima di piegare appena la testa in direzione della sua fidanzata – Miss Duvette, vedervi in una così lieta occasione mi rende molto felice. Posso affermare con una certa sicurezza che difficilmente ho avuto occasione di fare da chaperon ad una coppia così ben assortita – aggiunse poi, non perdendosi lo sguardo compiaciuto del suo amico alle sue parole e Miss Duvette arrossire appena.
- Non posso che definirmi un uomo fortunato – gli rispose Charles, voltandosi a guardare la sua fidanzata, il cui viso si aprì finalmente in un sorriso genuino.
- Concordo pienamente – fece infatti, prima di voltarsi verso la sala da pranzo, da cui proveniva la voce di Mrs. Duvette, appena più che alta che qualche secondo prima – Penso sia meglio che vada a controllare quello che sta accadendo, a dopo Mr. Hatrow -
Mr. Hatrow non fece in tempo a risponderle, che la giovane era lontana, mentre il suo fidanzato la seguiva con lo sguardo, prima di voltarsi di nuovo verso di lui.
- Meglio che vada anch'io, a dopo Will! –

Dopo essere stato così congedato dai due futuri sposi, e con Miss Griffiths ancora assente dalla sala, Mr. Hatrow fu abbordato dal vecchio socio d'affari di suo fratello, Mr. Cruise.
Suo padre era stato fra i primi a prendere l'uomo sul serio quando non era che un giovane imprenditore, e suo fratello, quando aveva preso in mano l'azienda di famiglia, non aveva fatto altro che rafforzare i loro legami d'amicizia e commerciali con la famiglia Cruise.
L'uomo, ai suoi occhi, era negli anni divenuto più conservatore e timoroso di quanto anche suo fratello avrebbe gradito, ma la sua esperienza negli affari e la fiducia che inspirava ancora nei clienti, soprattutto dopo che loro padre era venuto a mancare, aveva fatto in modo che la loro collaborazione rimanesse costante nel tempo.
C'era stato un tempo in cui le loro famiglie avevano addirittura pensato ad un matrimonio fra lui e la giovane figlia di Cruise, quella che si era da poco sposata, ma la sua resistenza quanto quella della ragazza, che come gli aveva rivelato tempo dopo sua cognata "non lo reputava proprio per niente attraente", era stata sufficiente a sventare quello che senza dubbio non sarebbe stata una coppia felice.
Mr. Cruise gli stava raccontando, un bicchiere di vino in mano, come sua figlia si fosse ben sistemata ormai nello ...Shire con il suo nuovo marito, Mr. Jeremy Hill, un giovanotto che gli era sempre sembrato più amabile che sveglio, soprattutto nel campo degli affari, ma che per sua fortuna viveva di una rendita tutta legata alla terra.

Stagione ad Hatfield HouseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora