cap.1 Una ragazza normale

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È un normale venerdì mattina a Londra, ma per me, Lena Jones è un giorno speciale perché compio 15 anni.

Peccato però che devo andare a scuola e come ogni mattina alle 6.00 è suonata quella maledetta sveglia. Mi sono vestita normalmente : Jeans strappato, una felpa nera con su scritto " life is too short to wear boring clothes" e degli stivali neri con un po' di tacco. Mi definisco una ragazza normale, capelli castani chiari, lunghi e mossi, magra e occhi verdi.

Sono scesa al piano di sotto dove si trova mia nonna , lei è tutto per me ed è una delle persone più importanti della mia vita.
"Buongiorno amore buon compleanno!" .
"Buongiorno nonna, grazie!".
"Io vado a scuola sono già in ritardo". "Aspetta un attimo tieni, vuoi andare a scuola senza aver mangiato nulla?" E mi mise in mano un Pancake con la nutella."Fai attenzione". "Ok ciao!" E ho chiuso la porta. Arrivata a scuola ho trovato il mio gruppo di amici : Rose, Mark, Jack e Jane nonché la mia migliore amica.

"Ehi Lena".
"Ehi buon compleanno". Disse Jane abbracciandomi.
"Sicura che non vuoi fare niente? Voglio dire quindici anni non si festeggiano tutti i giorni".
"No, dopo scuola possiamo benissimo andare ad un bar,ma io devo tornare a casa per le 18".
"Ok andiamo a lezione".
Finite le lezioni sono andata al bar e sono tornata a casa alle 18 in punto.

"Ehi Lena prima che tu vada in camera tua tieni, tua madre mi aveva chiesto di dartela il giorno del tuo quindicesimo compleanno". E mi diede una scatola di legno. "Grazie nonna" E sono andata in camera mia.
Mi sono messa sul mio letto e scrutai per qualche minuto la scatola per poi aprirla, dentro c'era una lettera che diceva:

Cara Lena,se stai leggendo questa lettera vuol dire che hai compiuto 15 anni... Auguri! Ti voglio un mondo di bene e voglio che tu sappia la tua storia. Guarda il contenuto della scatola.
Mamma.

Finito di leggere la lettera guardai dentro la scatola c'era una chiave e un libro, aperto il libro notai che c'era il disegno di una porta e che non potevo sfogliarlo.

All'inizio non capivo, ma poi ho guardato la chiave "No... non è possibile". Ho preso la chiave e l'ho messa nel libro dove c'era l'apertura per la chiave.

La chiave ha oltrepassato il libro, l'ho girata; Ad un certo punto mi sentivo precipitare, sentivo i brividi e il freddo della notte. Poi sono caduta in mare.

Ciao bella gente, questo è il primo capitolo di questa storia, 419 paroline, un po' lungo ma dovevo spiegare la storia.E niente ciauu.
Mery🐚🦋

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