☙ 36.

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La mia testa scatta verso Taehyung.

"Che?"

Lui non nota nemmeno il mio shock. Troppo preso da sé stesso e con gli occhi incollati sulla donna che aveva appena fatto la dichiarazione più grande che io avessi mai sentito.

Capelli argentati come fili morbidi accarezzavano le sue spalle. E il suo viso, nonostante fosse leggermente rugato, non dimostrava più di cinquant'anni. Aveva gli occhi assottigliati e la bocca sottile tinta in una linea crudele.

Una pelliccia marrone e dorata la ricopriva dal collo fino agli stivali con il tacco.

Mi mordo il labbro. Quella vecchia donna era magnifica. Più di qualunque altra ragazza giovane qui dentro, inclusa me.

Notando l'espressione inorridita del figlio, ridacchia. "Non essere così sconvolto. Alla fine ti ho tramandato io questa faccia."

E per mio stupore, Taehyung non controbatte. Si limita semplicemente a fissare sua madre come se avesse visto un fantasma.

La donna sghignazza e si trascina dietro la propria borsa. "Non rimanere lì con la bocca aperta, figlio mio. Voglio parlarti."

Lui non sta a sentire. Sembra quasi che non abbia compreso quelle parole che le erano appena uscite di bocca.

Improvvisamente fa scattare la testa in direzione dei suoi dipendenti, i quali stavano osservando la scena con occhi sgranati e sottili risatine.

"Tor...tornate a lavorare," pronuncia Taehyung, schioccando le dita in segno di congedo.

Tutti avevano esitato, non facendo nessuna mossa. Impiccioni.

"Non mi avete sentito?"

Un dito puntato in avanti e il viso del milionario si era contorto per la rabbia. "Ho detto, tornate a lavoro!"

All'istante sia donne che uomini si affrettano a ritornare ai propri posti, probabilmente maledicendosi per via del suo repentino cambiamento d'umore.

"Ahh," si lamenta lui e le dita premono contro le tempie in maniera da calmarsi.

Avrei avuto voglia di stringergli la mano con fare rassicurante ma il modo in cui sua madre ci valutava da lontano, mi aveva trattenuta dal fare qualsiasi cosa.

"Ho sempre pensato che tu fossi bipolare, Taehyung." pronuncia lei con fare strascicato, mangiucchiandosi le unghie beige, finte.

"Che cosa vuoi?" sbotta lui, qualsiasi tono beffardo o risposta spiritosa erano spariti.

"Mio Dio, non hai nemmeno intenzione di chiedere alla tua cara madre come sta? Come se l'è cavata in questi anni?"

Lo sguardo di suo figlio era bastato per farle schioccare la lingua al palato. "Meglio se non rispondi."

"Vai al punto, mamma." scatta Taehyung, con le mani strette in due pugni sui fianchi.

"Pazienza, cavalletta," lo schernisce lei, allungando le labbra scure in un sorriso perfetto.

"Sono venuta qui per diverse ragione per cui ne discuteremo nel tuo ufficio."

Taehyung ridacchia. "Non penso propr-"

Lei gira su sé stessa, puntando lo sguardo oltre la spalla. "Vedi di salire tra cinque minuti. E porta anche la ragazza."

Io sussulto mentre lei si fa strada da sola. Ma che-

"Signore, abbi pietà..." mormora Taehyung, chiudendo gli occhi e rilasciando un sospiro pieno di agitazione, fatica, esaurimento per via della madre, per sé stesso e per il mondo intero.

Wild Thoughts | Taehyung ✓ (Traduzione Italiana)Where stories live. Discover now