☙ 8.

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Solo per essere nella parte della ragione, ero arrivata alla sede centrale un'ora in anticipo.

La segretaria di Taehyung mi aveva informata di un altro appuntamento con il capo. Aveva detto che riguardava la pubblicazione del mio servizio fotografico.

"Il signor Kim può riceverla ora, signorina Yoon." dice la vecchia donna.

Abbasso lo sguardo su me stessa. Questa volta indossavo una camicia blu e dei pantaloni neri insieme a dei tacchi dello stesso colore ad abbellire i miei piedi.

E ancora una volta lo stesso chignon disordinato. Non potevo evitarlo, veramente. Mi rendeva molto più adorabile di quanto fossi in realtà.

"Okay." rispondo all'impiegata e mi dirigo verso la porta, spingendola.

Taehyung era seduto dietro la scrivania, uno degli unici mobili salvo per il divano e il tavolo di lato.

Solo restando seduto al centro aveva un aspetto così potente. Qualcuno che riuscirebbe a cambiarti l'intera vita.

Il multimilionario si accorge della mia presenza e subito sorride ampiamente.

"Signorina Yoon! Ecco la persona che volevo vedere!" mi accompagna con un gesto della mano.

Raggiungo la sua scrivania e mi siedo su una delle sedie, con la stessa sensazione di nervoso che avevo provato l'ultima volta.

Taehyung tira fuori una rivista. Jeon, si legge.

Oh mio Dio. Questa era la versione coreana di Vogue o Elle.

Ma la cosa che mi rende scioccata è un'altra.

Ero sulla copertina. Le mie mani intrecciate sul bacino. Un sorriso fantasma giocava sulle mie labbra rosse.

Mi sfugge un sussulto.

"Davvero stupefacente, non è vero?" pronuncia Taehyung.

Indica le parole accanto alla mia testa sulla rivista. "Ha perfino il tuo nome sopra. Yoon Sora."

Il modo in cui aveva pronunciato il mio nome era stato glorioso, quasi subito oscurato dal mio eccitamento. "Non posso crederci." parlo senza fiato.

"E invece dovresti perchè questo è solo l'inizio." risponde Taehyung.

Ripone la rivista cautamente sul tavolo. "Ho centinaia di persone che l'hanno recensita. E lasciami dire che sono innamorati di te."

Un sorriso raggiunge le mie labbra. "Io..."

"Non hanno neanche fatto caso al pessimo outfit che stavi indossando perchè tutto ciò che contava era in quello scatto."

"E signorina Yoon," sussurra Taehyung, avvicinandosi leggermente. "Hai preso quel look e lo hai reso il migliore."

"Io-io..." balbetto. Era difficile e perchè no, abbastanza imbarazzante, sentire quei complimenti.

Molti potevano pensare che ne ero abituata, essendo una modella eccetera. Ma era questo il punto.

Non ero mai stata elogiata. Non dai miei genitori o dai miei datori di lavoro, da nessuno.

Solo Somi mi faceva i complimenti. La mia dolce sorella, che ha creduto in me fin dall'inizio.

Quando avevo guardato Taehyung, avevo trovato un'altra persona che la pensava allo stesso modo.

C'era ad ogni modo, una domanda che dovevo fare.

"Perchè proprio il terzo scatto?" chiedo. "Preferivo gli altri due."

"Vedi, gli altri due avevano uno sguardo serio," spiega Taehyung . "Ma il terzo scatto..."

La bocca dell'uomo si incurva di alto. "Quel sorriso in quello scatto." sospira. "I critici hanno detto che è bastato quel sorriso per far impazzire i clienti."

"Non sono sorpreso, signorina Yoon. Ha fatto provare cose perfino a me."

Ero sicura che il mio cuore avesse saltato un battito e arrossisco.

Taehyung intreccia le proprie mani. "Chiaramente questo va festeggiato."

Sbatto gli occhi. "Cosa?"

"Mi hai sentito." Taehyung si alza in piedi, abbottonandosi il cappotto. "Vieni. Ti offro il pranzo."

Per quanto fosse allettante, declino. Avevo già pranzato con lui. Una routine quotidiana sarebbe diventata una seccatura per lui.

In più, dovevo vedermi con Somi. Doveva sapere del mio nuovo contratto e di questa situazione improvvisa.

"Non importa, signor Kim, sono apposto così."

Taehyung mi guarda intensamente. Stringe gli occhi in due fessure. "Hai piani con qualcun'altro?"

"Beh, no, ma ho intenzione di vedermi con qualcuno." rispondo.

L'uomo si blocca. Potrei giurare di aver visto i muscoli della sua mascella tirare. "D'accordo allora, signorina Yoon," grugnisce. "Passa una buona giornata."

Taehyung mi sorpassa verso la porta, aprendola. Mi guarda esitante.

Mi alzo in piedi. "Vuoi che me ne vada?"

"Non dovevi vederti con qualcuno?" sputa lentamente.

Ma che gli succede? Penso. Il suo sarcasmo mi irrita un po' anche se immediatamente me ne pento.

"Mi dispiace," mormoro, andando verso la porta.

Nel momento in cui lo supero, mormora. "Non esserlo."

Non mi guardo indietro mentre mi dirigo in direzione degli ascensori.

Riesco a sentire in lontananza la conversazione tra Taehyung e la sua segretaria ma non mi preoccupo di prestarvi attenzione.

Premo il pulsante, le porte si aprono strisciando. Entro velocemente e schiaccio per il piano terra, sperando che possa chiudersi prima dell'arrivo di Taehyung.

Fortunatamente fu così, mentre il mio capo lo aveva semplicemente perso.

Mi sarei dovuta sentire in colpa ma allo stesso tempo mi stavo leggermente incazzando.

Perchè cambia umore così spesso? Prima era sulla luna e poi all'improvviso sembrava avere un cactus infilato in culo.

Ad ogni modo. Taehyung probabilmente pensa che navigare tra i soldi gli conceda il permesso di avere cambi d'umore non necessari.

Ridacchio. Ricconi.

L'ascensore si apre ed io metto un piede fuori, uscendo dall'edificio.

Fuori in città, scrivo a Somi di raggiungermi al café di Jin. Accetta, dicendo che sarebbe arrivata in venti minuti.

Bene. Ciò significa che Chanhyeok è fuori a lavorare su un caso importante e non sta controllando sua moglie come un falco.

Fottuto bastardo. I suoi cambi d'umore sono persino peggiori di quelli di Taehyung. Avrei potuto scommetterci il mio primo stipendio.

Dopo circa dieci minuti arrivo al café di Jin. Mi siedo, non ordinando niente. Lo farò non appena arriva Somi.

Esco il cellulare, controllando ancora una volta i messaggi. Somi era al primo posto e proprio di seguito, la segretaria.

Taehyung allora non manda messaggi ai suoi dipendenti.

Come potrebbe, Sora? Non ha nemmeno il tuo numero.

Appoggio il telefono sul tavolino e sospiro. Guardando fuori dalla finestra mi ritrovo ad avere i miei pensieri a farmi compagnia mentre aspetto.

Wild Thoughts | Taehyung ✓ (Traduzione Italiana)Where stories live. Discover now