☙ 21.

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Non avevo dormito.

Un volo di quattordici ore e non avevo avuto nemmeno un accenno di sonno.

Ogni volta che mi permettevo di chiudere gli occhi, l'immagine di mia sorella piena di sangue sul letto mi faceva ritornare alla realtà in un attimo.

Perfino gli assistenti di volo mi avevano chiesto se stessi bene.

Potevo solo annuire e sorridere, nella speranza che capissero andando a fanculo.

Poteva sembrare crudele ma io ero in panico. Stavo impazzendo, senza nessuno a cui aggrapparmi.

E' stato in quel momento che avevo sperato che qualcuno tornasse a Seoul con me.

E' un tuo problema adesso, Sora. Sei stata tu ad averlo respinto così.

Non hai nessuno da biasimare se non te stessa.

Frustrata, guardo fuori dal finestrino. Osservando come la notte si mescolava al giorno mentre l'aereo atterrava in Corea del Sud.

L'aereo atterra dolcemente. Mi slaccio la cintura ed esco dal mezzo afferrando la mia valigia.

Mi precipito attraverso i controlli di sicurezza e presto lascio l'aeroporto. Prendo un taxi e ordino al conducente di avviarsi verso l'ospedale centrale.

L'auto corre tra le simili pericolosamente a tutta velocità mentre superiamo i semafori rossi.

L'ospedale era grande, con parecchie persone all'interno. La maggior parte sedute, con la testa tra le mani.

"Yoon Sora?"

"Oh mio Dio, la conosc-"

"Per quale motivo una modella come lei è all'ospedale-"

Ignoro i mormorii e corro verso la reception.

"Dov'è ricoverata Han Somi?!"

"Potrei sapere lei chi è?"

Ringhio. "Sai chi sono io!" esclamo. "Sono sua sorella!"

"E' fuori pericolo." spiega la segretaria in modo calmo.

Potevo quasi percepire la pietà nel suo tono di voce.

"La prego si calmi, signorina Yoon, l'operazione è andata a buon fine."

"Dove si trovano le sue figlie?" pretendo.

"Z-Zia?"

Mi blocco. Mi volto e trovo Chanja che mi fissa con il viso rosso, sgualcito.

Mi scappa un singhiozzo.

"Zia!" piange, correndo verso di me. Mi fa quasi cadere a terra mentre mi getta le braccia al collo e mi stritola con tutte le sue forze.

"Z-Zia-" continua a piangere, il suo viso è premuto sul mio ventre e non accenna a smettere.

Mi inginocchio, avvolgendo le braccia attorno a lei mentre le lacrime scappano da me.

"ZIA-"

Una bimba in fiamme di quattro anni tenta di liberarsi dalla presa di un'infermiera. Chanmi corre più veloce che può con le sue piccole gambine cicciotte e mi piomba addosso.

Avvolge le braccia sul mio collo, nascondendo la testa sulla mia spalla. "Zia, non voglio stare con quell'infermiera, voglio stare con te." piagnucola.

Stringo tra le braccia la piccola, avvicinando entrambe le sorelline a me mentre altre lacrime sgorgano.

Queste due bimbe preziose.

Wild Thoughts | Taehyung ✓ (Traduzione Italiana)Where stories live. Discover now