☙ 43.

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Fortunatamente sono riuscita a finirlo e a correggerlo in tempo, preparate i fazzoletti !! Questo capitolo mi ha resa ipersensibile. Sigh...

Ros.

Fisso la donna e lei ignora il tutto mentre tira fuori delle chiavi dalla tasca.

"Non..." la osservo studiarne una in particolare e poi la inserisce nella toppa. "Non mi avevi detto che non sarei mai entrata qui?"

"A una persona non è permesso cambiare idea?" esige lei, girando la chiave con un click.

"Okay, okay..." dico io, non ribattendo oltre.

Mi sconcerta però, il fatto di come abbia cambiato improvvisamente idea per mostrarmi veramente cosa c'è dietro quella porta.

Che cosa si nasconde dietro quella porta? Questa domanda continua a porsi di continuo nella mia testa, ancora una volta.

Beh, immagino che lo scopriremo.

La signora Kim appoggia la mano sulla maniglia e la abbassa.

Spinge la porta e la apre, facendola oscillare di lato.

Entra lei per prima e io la seguo.

La prima cosa che mi colpisce sono le foto.

Tante foto, sparpagliate sui muri come ricordi che sovraffollano la mente, come immagini satellitari dei paesi illuminati sotto il cielo notturno.

Erano centinaia, se non migliaia di fotografie, e ognuna rivelava un ricordo sfocato di persone impegnate a fare qualcosa che sembrava quasi di una vita fa.

Rimango a bocca aperta, attraverso un lato della stanza ed esamino il muro insieme a tutti quei piccoli ricordi attaccati ad esso.

I miei occhi ricadono su una fotografia in particolare, proprio di fronte a me.

La stacco, tenendola tra il pollice e l'indice.

Mi scappa una risatina.

Con uno spesso, asciugamano bianco in cima alla testa e attorno alla vita, c'era un piccolo Kim Taehyung; un ghigno sfacciato ad increspargli le labbra mentre sorrideva alla persona dietro l'obiettivo.

Era come una magia, il fatto che fossi riuscita a trovare il suo sorriso così rapidamente.

La felicità di questo bambino era contagiosa. Nonostante tutto il tempo passato.

"Io..."

Le mie labbra si schiudono e continuo a fissare quella foto sbalordita.

"E'...è così preziosa."

Percepisco una presenza alle mie spalle che osserva la foto che tengo in mano.

"E' stata scattata proprio in questa casa vent'anni fa," spiega la signora Kim.

Sollevo le sopracciglia sorpresa. "Davvero?"

"Mmm, hmm. Avevo appena fatto il bagno al bambino quando suo padre decise di tirare fuori la fotocamera e solo a vederla era riuscito a renderlo felice come un bambino a Natale."

Ridacchio e poi riattacco la foto al suo posto.

Mi guardo intorno ancora una volta, tentando di familiarizzare in maniera appropriata con i dintorni.

In parte al muro di fotografie c'era un enorme scrivania in legno, una poltrona in pelle e diversi documenti insieme a delle cornici poste sulla superficie.

Wild Thoughts | Taehyung ✓ (Traduzione Italiana)Where stories live. Discover now