Lily

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Quel ragazzo era la sua rovina.

Come aveva fatto a pensare anche solo lontanamente che qualcosa di buono regnasse dentro James Potter? Come aveva potuto sperare che tra loro potesse esserci altro? Lily, devi tornare nella realta. Non c'è futuro per uno come lui e una come te, si ripeté l'ennesima volta rigirandosi fra le coperte del dormitorio. Era esausta per la precedente notte insonne, ma ancora non riusciva a prendere sonno. La sua mente era invasa da preoccupazioni, e il discorso di Silente non aveva migliorato la situazione. Il preside diceva che Voldemort era davvero la causa di tutte quelle morti fra i babbani e che aveva dei seguaci sparsi nel Ministero Della Magia e nella scuola. Lily sapeva benissimo quanto fosse pericoloso quel mago oscuro, ma lei aveva un'idea ben precisa da tempo ormai. Voleva diventare un Auror e proteggere il mondo della magia. Avrebbe voluto entrare nell'Ordine della Fenice immediatamente, ma aveva ancora 16 anni. E poi chissà se l'avrebbero accolta. Insomma lei era una strega eccellente, ma non era in grado di usare la scopa e non era sicura di riuscire a reggere la presenza dei malandrini. Sì, perché quei quattro sarebbero entrati sicuramente nell'ordine. Nonostante il loro carattere irriverente, erano dei maghi fantastici e avevano a cuore la lotta contro Lord Voldemort. James, soprattutto, era un volatore eccellente, non per caso Cercatore della squadra di quidditch del Grifondoro. Quando Lily si accorse, controvoglia, che i suoi pensieri erano tornati nuovamente su quel ragazzo, si abbandonò esasperata alla notte, e si addormentò.
Era in una stanza buia e vuota al centro della quale c'era un tavolo rettangolare di pietra nera. Non riusciva a vedere il volto della gente seduta lungo i lati, erano come delle sagome nere inespressive, ma nessuno sembrava notare la presenza di Lily. La ragazza fece dei passi verso la tavolata e vide che erano degli uomini incappucciati. A capo tavola, però, c'era un uomo orribile. Aveva il volto liscio e pallido sul quale spiccavano due occhi neri, inespressivi. Il naso era appiattito e gli dava le sembianze di un serpente. Accanto aveva lo stesso animale di enormi dimensioni e lo accarezzava con un dito bianco quasi fosse un cagnolino. Lily si trovava davanti al mago più oscuro di tutti i tempi. La mano scattò istintivamente sulla tasca dove teneva la bacchetta, ma la trovò vuota. Voldemort parlò. -Nagini- cominciò rivolto all'animale -presto potremo scatenare la nostra forza sul mondo e su Hogwarts.-
Una delle figure incappucciate internevenne timidamente, dalla voce sembrava una giovane donna. -Signore, l'Ordine della Fenice si sta avvicinando. Dovremmo agire!-. L'affermazione scatenò un mormorio di gruppo.
-Non siamo ancora abbastanza forti.-
-Non possiamo aspettare, dobbiamo attaccare l'Ordine.-
-Dobbiamo dimostrare la nostra forza.-
-Se uccidessimo il fulcro dell'organizzazione loro si ritirerebbero e noi diventeremmo invincibili.-
-Davvero pensi di poter uccidere Albus Silente?-
-Non riusciremo mai ad entrare in quel castello!-
L'Oscuro Signore riprese la parola.
-Oh, verrà lui da noi.-

Until The End Of TimeWhere stories live. Discover now